Maria SS. dell’Altomare - R. Di Gioia

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Cenni storici sull'antica catacomba

di

Maria SS. dell’Altomare

di Riccardo di Gioia

È ormai a conoscenza di tutti la Cisterna Altomare, ove comparve la Madre di Dio, Maria, a salvare la fanciulla caduta nelle acque.

In codesta Cisterna si osservano presentemente antichi dipinti, di cui alcuni rimontano ai primi secoli della Chiesa: altri vi erano; di maggiore valore storico, di somma importanza, infatti la tradizione ci riferisce, che nella scala, sotto l’organo, sulla parete della Cisterna ivi una volta esistente, vi era dipinto il Calvario, Gesù Crocifisso, coi relativi personaggi di grandezza naturale.

Sul lato opposto, nel mezzo, in direzione delle estremità dei due cancelli laterali, vi era l’Immagine della Madonna, che poi venne tagliata dal masso, sfondato dietro, e messa nell'abside, su uno splendido ed artistico Trono, donde di continuo effonde, sulla nostra cittadinanza e fuori, grazie e benedizioni: cosicché la Cisterna Altomare era al completo adorna di antiche sacre Immagini.

Ora potevano mai in una Cisterna dipingere tante sacre Immagini? a che scopo? significa che in origine non era Cisterna, ma Catacomba, dove si nascondevano i primi Cristiani a pregare ed a celebrare i divini misteri: infatti abbiamo diversi dipinti che rimontano ai primi secoli della Chiesa; è quindi da supporre, che concessa la pace Costantino alla Chiesa, queste furono erette fuori, all’aperto, e le Catacombe rimasero abbandonate, per cui in seguito la si dovette adibire a Cisterna. Avvenuto poi il prodigioso avvenimento della bambina caduta in quelle acque e salvata da Maria, la Cisterna, rinvenuta con tutti i dipinti, fu aperta al pubblico e solenne Culto, che lo si è continuato sempre fino a noi, raggiungendo, in questi nostri tempi, il suo pieno splendore.

Viene ora spontaneo il desiderio in ognuno di sapere lo storico avvenimento della fanciulla caduta nelle acque della Cisterna e da Maria salvata. Su tal riguardo ecco quello che ci riferisce la Storia e la Tradizione:

Nel 1598 una bambina di quattro anni, mentre andava scherzando su di un’ampia Cisterna, che era lontana dalla Città un cento passi, inavvedutamente cadde nelle acque. I genitori con la più grande desolazione ed amarezza del loro cuore, andarono da per ogni dove, per tre giorni e per tre notti, cercandola invano. Il quarto giorno, che fu il martedì di Pentecoste, un contadino a nome Pietro Circiello, mentre accingevasi ad attingere l’acqua da quel pozzo, gli sembrò di ascoltare una voce fioca, un lamento indistinto... sorpreso, tende l’orecchio, vi si abbassa con la testa sull’imboccatura... sente..... sì (dice tra sé), è voce umana! e preso da indescrivibile gioia, fugge da forsennato, gridando: Correte, correte..... una voce, un lamento... lì in quella Cisterna... forse la bambina... correte, correte... In men che si dica, vedesi la Cisterna gremita di gente. Fra gli accorsi vi erano i genitori della perduta bambina; i quali affannosi e piangenti aprivansi, premurosi, a stento il varco, per giungere tosto alla Cisterna, ove speravano, ansiosi, ritrovare la smarrita loro bambina.

Gran parte del popolo Andriese è aggruppata all’imboccatura, alcuni si sforzano a ficcarvi il viso dentro, per vedere, per sentire; altri più ansiosi sforzansi e con grida e con minacce, far di lì distaccare alcuni, per curiosarvi essi meglio che gli altri. Ma già la fune è pronta, cui si lega un uomo, che sollecitamente vien calato nella Cisterna, ed oh! stupendo prodigio! la bambina, veduto l’uomo sulle acque, corre a lui, come se terra e non acqua fosse, si getta fra le sue braccia, indi a poco la bambina è fuori la Cisterna sana e salva, tutta asciutta, bella, rosea, giuliva e paffuta. Ella si slancia fra le braccia dei genitori, che la ricolmano di fervidi amorosi baci e carezze e con gran premura le si fanno a domandare: Chi ti ha salvata, chi ti ha nutrita per tre giorni? E la bambina col dolce sorriso sulle labbra risponde: Quella Signora, che sta lì dipinta in faccia alla parete della Cisterna, mi ha sostenuta fra le sue braccia, e mi ha nutrita.

Tale nuova si sparse in un baleno per la intera nostra Città, che allora contava circa 15 mila abitanti, e presto si videro le strade tutte rigurgitar di genti, che sollecite portavansi a vedere lo strepitoso prodigio, ed a venerare la miracolosa Immagine. La fama di tale prodigio si estese ben tosto alle Città circonvicine, e migliaia di pellegrini portaronsi ansiosi a questo novello Santuario, ad ammirare la prodigiosa Immagine, a venerarla, a pregarla. Tale stupendo prodigio avveniva il Martedì di Pentecoste dell’anno del Signore 1598. Tutti portaronsi alle loro case l’acqua benedetta dalla celeste Signora apparsa in quelle acque: dalle vicine e lontane città ne venivano a prendere anche con barili: in breve tempo la Cisterna rimase vuota. Allora Monsignore D. Vincenzo Bassi, Vescovo di Andria, fece aprire a fianco della Cisterna, nel masso, una grande scala, che è quella tuttora esistente a un lato della Chiesa, per la quale scesi nella Cisterna, fu trovata realmente l’Immagine veneranda di Maria SS., la quale, come scorgevasi dalla segnatura lasciata dall'acqua sul muro, perché era a fior d’acqua, sembrava come fosse in alto mare, donde il suo speciale titolo di Maria SS. di Altomare.

Il popolo andriese fin d’allora prese a venerare ed a pregare mattina e sera codesta prodigiosa Immagine; a celebrare in suo onore i divini misteri: la Cisterna tornò ad essere Chiesa, e Maria SS. addivenne Protettrice di Andria.

Ora stante che ogni cosa avviene sempre per volere di Dio, perché tale prodigioso avvenimento in quell’epoca del 1598?

Considerando la cosa al lume della Fede, in rapporto all’avvenimento ed alla speciale circostanza che lo accompagnò, diciamo che in detta epoca, essendosi diffuse anche in Italia le eresie di Lutero con grande strage di anime, per l’empietà e corruzione che largamente favorivano, Maria SS., per liberare Andria da sì deplorevole rovina, operò questo strepitoso prodigio.

In simil modo ci facciamo a domandare: perché lo scoprimento della Catacomba Altomare nei tempi nostri, tempi di generale pervertimento e di depravati costumi?

Nei tempi nostri pare che gli increduli d’ogni sorta, tediati delle loro continue disfatte, collegatisi, abbiano raccolto tutte le loro forze, lusingandosi ancora una volta di potere con le persecuzioni le più fiere ed ostinate, abbattere il Cattolicismo, e far ritornare il mondo all'antico paganesimo. Ma viva Dio, la sua potenza è sempre ammirabile! Dappertutto nel mondo Cattolico fa sorgere nuovi potenti mezzi, che distruggono la satanica loro opera pervertitrice e corrompitrice, e li costringe vergognosi a battere in ritirata. Tale ammirabile potenza di Dio si è manifestata ancora in mezzo a noi con lo scoprimento della Catacomba di Maria SS. di Altomare. Questa Catacomba, più persuasiva del più convincente filosofico e teologico argomento; costringe chiunque a piegare il ginocchio dinanzi a questi dipinti; dinanzi a queste sue vetuste secolari Immagini, che nel loro muto e pur eloquente linguaggio, pare che ci ripetano : Christus heri, hodie et in saecula; Cristo col fulgore dei prodigi fu, è, sarà il medesimo dimani, sempre benedetto, sempre adorato e glorificato da tutte le umane generazioni.

Maria SS. di Altomare ha messo perciò oggi in luce codesta antica Catacomba, onde ravvivare nella sua diletta Andria, la pericolante fede avita, quella fede che i nostri antenati appresero in questa Catacomba, e gelosamente custodirono, ispirandosi agli esempi di Gesù e dei Santi, che su queste sacre pareti trovansi dipinti, affinché si sapesse, che i nostri padri abbracciarono vivamente quella fede, che tanti figli snaturati oggi empiamente rifiutano: che amarono di cuore quel Dio, che tanti figli degeneri oggi oltraggiano e bestemmiano; affinché tutti potessero così ricredersi dei loro errori, e ritornare pentiti quali prodighi figliuoli, fra le braccia dell’amorosissimo Divin Padre, rinunziando per sempre al novello Giudaismo.

Infatti, mentre il soffio dell’incredulità ha pervaso gli animi di tutti, ed in chi più ed in chi meno, la fede ne è rimasta scossa e direi quasi spenta; dinanzi a questa Catacomba, testimonio irrefragabile della viva fede dei padri nostri, i quali per sfuggire l’ira nemica, qui raccoglievansi a pregare a piè di Gesù Crocifisso qui dipinto: a pregare la loro divina Madre in quella venaranda Immagine di Maria SS. di Altomare, i loro Santi protettori in tante altre sacre Immagini; dinanzi a questa antica Catacomba, dico, è indiscutibile; si corrobora la nostra fede, si ravviva potentemente, e ci sentiamo costretti ad abbracciarla.

Oh vengano, vengano pure tanti nostri traviati fratelli, che hanno disertato la fede, vengano pure a visitare questo Santuario, a studiare seriamente questa Catacomba, ad ammirare queste secolari sacre Immagini, e nulla sarà per loro muto, tutto invece parlerà loro l’arcano linguaggio della conversione.

E voi o Maria, Madre di Dio e Madre nostra, che vi benignaste salvare la fanciulla caduta nelle acque di questo pozzo, deh! non isdegnate di salvare questa società, fanciulla naufragante nelle acque tempestose della miscredenza e della corruzione: fate o Maria, che essa venga sempre alimentata col pane della .verità, che è Gesù Cristo, perché si abbia sempre vita, ordine, pace; sostenetela nelle dure tempeste, che nell’ora presente più che mai terribilmente la scuotono, la sconvolgono e minacciano travolgerla negli abissi d’infiniti mali; traetela a salvamento dalle onde procellose dell’empietà e della corruzione e la fanciulla, tratta in salvo, rinsavirà: l’esperienza del passato, le sarà di scuola per l’avvenire.

[dall'opuscolo “Cenni storici sull'antica catacomba di Maria SS. dell'Altomare” di Riccardo Di Gioia,Scuola Tip. per sordomuti Apicella, Molfetta, VIII edizione, 1938]