Istanza del Priore di S.Riccardo alla Curia Vescovile del 6 Apr 1854

Contenuto

[“Processo Canonico della causa in possesorio sul Patronato della Chiesa di Porta Santa
sostenuta in questa Reverenda Curia Vescovile dalla Venerabile Arciconfraternita de’ Bianchi
contro il Priore della Cappella di S. Riccardo”]


2ª Istanza del Priore di S. Riccardo
N° 8

Copia A ― Presentata die 6.ª Aplis 1854 in hac Eplĩ Curia. Ioseph Can.cus Zinni Canc.us Eplĩs.

Nella Rmã Curia Vescovile di Andria si presenta D. Vincenzo Latilla Can.co e Priore, e per quest’ultimo titolo avente dritto al Patronato attivo sulla Cappella di S. Riccardo, e sulla Chiesa di S. Maria di Porta Santa, ed impugnando quanto si assume nella istanza presentata da parte della Congrega del Gesù di Andria, con tanto ritardo comunicata al deducente; anzi con sorpresa si comunica nello stesso giorno un’altra istanza della medesima Confraternita con data artificiosa de’ 13 marzo, mentre il richiedente, che nel dì 18 dello stesso Marzo produceva una sua, non gli si faceva motto di dimanda alcuna della Congrega, e che perciò la dimanda del richiedente dovette comunicarsi la prima alla sudetta Congrega, giusta la procedura Canonica.

Quindi l’istante rileva,

che l’intiera Chiesa di S. Maria di Porta Santa è di libero Patronato Laicale di questo Comune di Andria, e di diritto devoluta alla Dignità del Priore, che v’esercita il Patronato attivo.

2.° Che quest’appartenenza è sostenuta da titoli ineluttabili a contare dalla Bolla di Fondazione di Monsig.r Lupicino nel nono anno del Pontificato di Leone X del dì 8. Marzo millecinquecento ventidue.

3.° Che il Priore pro tempore non ha mai desistito di esercitare i diritti rivenienti dalla sua investitura e principalmente da quello di eseguire una festa annuale in ogni primo Sabato di Ottobre, sacro a S. Maria di Porta Santa, giusta la Sinodo di M.r Resta, non che in ogni Agosto con far celebrare delle Messe, ed altri Divini Uffizii.

4.° Che la Congrega del Gesù non ha mai avuto in detta Chiesa altro, che un semplicissimo ricovero a titolo di cortesia, giammai con titolo di diritto, e molto meno con quello di appropriarsi la intera Chiesa, come con patente stranezza si fa a pretendere.
Il deducente quindi mentre insiste nel suo pretendere, chiede che preliminarmente si dia comunicazione legale de’ Documenti tutti, da’ quali la Congregazione crederà valersi.

5.° E che in esito sia il deducente abilitato provare con titoli, e testimoni lo immemorabile possesso senz’interruzione esercitato non meno da esso lui, che per secoli da’ Priori pro tempore, e tutto ciò con dritto assoluto, e come Dono della Chiesa intera, e de’ dritti alla medesima annessi.

Si riserva ogni altra deduzione.

Il Priore di S. Maria di Porta Santa,
e della Cappella di S. Riccardo
Can.co Vincenzo Latilla.

Andria li 6 aplẽ 1854.

Per Rmũm Dnũm Pro Vicarium Glẽm fuit provisum, quod omnia in suprascripta comparitione contenta notificentur parti adversæ; et interim terminus præfixus pro examine tertium, et exhibitione documentorum prorogetur ad alios duos deis utrique parti comunis.

Et ita Joannes Archip.r Pastina Pro Vicarius G.lĩs.

Præsens copia extracta est e suo Originali, cum quo, facta collatione, concordat.

Datum Andriæ ex Eplĩ Curia die 6.° Aplĩs 1854.

Joseph Can.[oni]cus Zinni Canc.[ellari]us Eplĩs.

[c’è il timbro ovale contenente il testo “CURIA VESCOVILE | DI | ANDRIA”]

[dal manoscritto originale “Processo Canonico ed Amministrativo sul diritto di Patronato di Porta Santa”, vol. I, ff. 25r-26v]