la vegetazione

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Copertina

Città di Andria - Assessorato alla Cultura
WWF Sezione di Andria

Il Gurgo di Andria

Aspetti speleologici, geologici, botanici e faunistici
Un bene ambientale da valorizzare e recuperare


Composizione della vegetazione di Gurgo

di N. Montepulciano (già Responsabile della Sezione WWF di Andria), G. Muschitiello (Dottore in Scienze Agrarie)

Introduzione

Il pulo di Gurgo, come gran parte del territorio della Puglia, è stato interessato da un'attività agricola particolarmente intensa, distribuita in ogni settore di suolo utilizzabile (Colamonico, 1919). Fino alla fine degli anni 60, vi si esercitava un'arboricultura da frutto soprattutto sui versanti meno ripidi, grazie anche all'esecuzione di opere di sistemazione, come testimoniano i numerosi piccoli terrazzamenti. Venivano allevati olivi, fichi, gelsi, noci, noccioli, viti e ficodindia. Sul fondo, invece, inizialmente erano coltivati ortaggi e cereali che, successivamente, hanno lasciato il posto ad una coltura intensiva di noce. In seguito, tutte le pratiche agricole sono state abbandonate e nel Gurgo si è andata insediando una ricca vegetazione spontanea prevalentemente erbacea ed arbustiva.

Puglia: Zone climatico-forestali
[Fig.1 Fasce climatico-forestali in Puglia]

Aspetti climatici

Dal punto di vista climatico l'area del Gurgo è caratterizzata dagli stessi parametri che definiscono la subregione costiera della Puglia, appartenente al "Lauretum" (Fig.1), secondo la classificazione del Pavari (in G. Tassinari 1991), che rappresenta, a tutt'oggi, uno dei metodi più idonei a descrivere le fasce climatiche-forestali in Italia. Il Lauretum consiste in una zona molto ampia che nei paesi del bacino mediterraneo corrisponde all'estensione della vegetazione sempreverde, e che è diffusa, più o meno intensamente, dal mare sino all'interno, ed è rappresentata da boschi, macchie, garighe, composti da specie termofile e più o meno xerofile. Le specie tipiche sono l'olivo, il pino d'Aleppo, il leccio e il lentisco. Tale area in buona parte del territorio peninsulare e insulare italiano, dal litorale raggiunge altitudini intorno ai 600 m.

La temperatura media annua oscilla tra i 15 e i 16 °C, la media delle minime ha valori tra 4 e 5 °C, la media delle massime è intorno a 26 °C. Il numero medio dei giorni estivi è di circa 120, i giorni di gelo sono intorno a 15. L'escursione termica annua si aggira sui 16 °C, (Bissanti, 1974).

Le precipitazioni sono dell'ordine di 600 mm annui, più abbondanti nel periodo che va da ottobre ad aprile; il numero medio dei giorni piovosi è tra 60 e 65 (Bissanti 1968). Tuttavia si verificano di anno in anno, fluttuazioni anche marcate nella quantità e nella distribuzione delle piogge e frequenti sono le annate siccitose.

La caratteristica conformazione della struttura carsica di Gurgo, nonostante la superficie piuttosto ridotta, favorisce la presenza di particolari microclimi. Le pareti rocciose più o meno acclivi, secondo 1'esposizione risentono di un diverso irraggiamento solare e quindi di differenti condizioni termiche. Inoltre le pendenze sono molto varie: le pareti orientali e sud-orientali sono quasi verticali e la vegetazione vi si insedia solo negli anfratti; le pareti occidentali sono meno ripide e presentano cengie di terreno agrario, a volte profonde, e alcune delle quali contenute da muretti a secco. Sul fondo, quasi completamente pianeggiante, il terreno raggiunge lo spessore maggiore, ciò dovuto all'azione di trasporto e deposizione da parte delle acque piovane. Qui si creano spesso condizioni di ristagno di freddo e umidità e perciò, rispetto al territorio circostante, il Gurgo conserva più a lungo le acque di precipitazione e può quindi permettere l'attecchimento di specie a temperamento più mesofilo.

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GurgoBoscaglia-NMontepulciano.jpg
[Fig.2 Aspetto della boscaglia all'interno del pulo (foto N.Montepulciano)]

Principali specie vegetali

Nell'insieme la vegetazione presente nel Gurgo assume l'aspetto di una boscaglia molto irregolare (Fig.2): a tratti molto densi si alternano ampie radure. La copertura arborea è costituita da maestosi esemplari di noce (Iuglans regia L. Fig.3), molti dei quali con evidenti segni di deperimento, da alcuni impianti molto fitti di noccioli (Coryllus avellana L.) e piante sparse di olivo (Olea europea L.), fico (Ficus carica L.), pero (Pirus communis L.) e gelso bianco (Morus alba L ). Un particolare degno di nota risulta essere la diffusa rinnovazione spontanea di noce e gelso.

Gurgo: Panoramica del pulo
[Fig.3 Panoramica del pulo; sono visibili le ampie chiome dei noci (Juglans regia L.)]

Accanto alle specie introdotte dall'uomo, si va diffondendo in maniera cospicua il bagolaro (Celtis australis L), latifoglia decidua delle Ulmacee. Concorrono a formare l'intricato strato arbustivo, il biancospino (Crataegus monogyna Burgsd Jacq., Fig. 4), il melastro (Malus silvestris Miller), la madreselva (Lonicera implexa Ait.), il prugnolo (Prunus spinosa L.), il rovo (Rubus ulmifolius Schott.). Tra le sclerofille sempreverdi si segnalano il lentisco (Pistacia lentiscus L., Fig.5), la fillirea (Phillyrea latifolia L.) e il cappero (Capparis spinosa L.), quest'ultimo localizzato sulle pareti. Sui versanti meridionali abbonda il ficodindia (Opuntia ficus indica Mill.).

GurgoBiancospino-GMuschitiello.jpg  GurgoLentisco-GMuschitiello.jpg
[Fig.4 Abbondante fioritura di biancospino (Crataegus monogyna Bur.Jacq) (foto G.Muschitiello) - Fig.5 Ramo di lentisco (Pistacia lentiscus L.) con frutti maturi (foto G.Muschitiello)]

La vegetazione erbacea è composta da un gran numero di specie di ampia diffusione tipiche dei campi, degli incolti e comunque di ambienti antropizzati. Le famiglie più rappresentate sono le graminacee, le leguminose, le composite. Le forme biologiche prevalenti risultano le terofite che sono piante annuali che superano la stagione avversa allo stadio di seme (Hordeum murinum L., etc.), le emicriptofite, piante perenni con le gemme al livello del terreno (Bellis perennis L., etc..), le geofite, piante perenni con gemme sotterranee e dotate di bulbi o rizomi (Sternbergia lutea Ker-Gawl, Fig.6). Molto poche sono le specie propriamente nemorali (es. Cvclamen hederifolium Aiton). Nelle zone più assolate si trovano piante spiccatamente xerofile (Sedum alhum L. Fig.7)

GurgoZafferano-GMuschitiello.jpg  GurgoErbaPignola-GMuschitiello.jpg
[Fig.6 Una geofita, lo zafferano giallo (Sternbergia lutea Ker-Gawl.) (foto G.Muschitiello) - Fig.7 Fiori di erba pignola (Sedum album L.) (foto G.Muschitiello)]

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In tabella vengono elencate le specie censite, il numero delle quali deve ancora ritenersi incompleto. In futuro si procederà con ulteriori ricerche e non si esclude la possibilità di risultati di particolare interesse.

Tabella l.
Specie componenti il piano erbaceo, suffruticoso, arbustivo ed arboreo censite nel Gurgo

Piante erbacee

Urticaceae
Ortica comune(Urtica dioica L.)
Muraiola (Parietaria diffusa )

Santalaceae
Osiride o ginestrella (Osyris alba L.)

Chenopodiaceae
Farinello murale (Chenopodium murale L.)

Amaranthaceae
Amaranto (Amaranthus deflexus)

Caryophyllaceae
Silene (Silene vulgaris Moench)
Centonchio (Stellaria media Cyr.)

Ranunculaceae
Damigella campestre (Nigella arvensis L)
Anemone stellato (Anemone ortensis )
Favagello (Ranunculus ficaria L.)

Papaveraceae
Papavero (Papaver rhoeas L.)
Fumaria (Fumaria officinalis L.)
Fumaria bianca (Pumaria capreolata L.)

Cruciferae
Borsa del pastore (Capsella bursa pastoris. Medic)
Ruchetta (Diplotaxis erucoides DC.)
Ruchetta dei muri (Diplotaxis muralis DC.)
Rucola (Eruca sativa Mill.)
Lattona (Lepidium draba L.)

Crassulaceae
Erba pignola (Sedum album L.)
Ombelico di Venere (Umbilicus erectus D.C.)

Leguminosae
Sferracavallo (Hippcrepis Multisiliquosa L)
Afaga (Lathyrus aphaca L.)
Ginestrino (Lotus corniculatus L.)
Erba medica orbicolare (Medicago orbicolaris All)
Meliloto (Melilotus officinalis Lam)
Pisello (Pisum sativum L.)
Trifoglio bituminoso (Psoralea bituminosa L.)
Trifoglio bianco (Trifolium repens)
Veccia piccola (Vicia cracca L.)

Oxalidaceae
Acetosella (Oxalis cernua Thumb )

Geraniaceae
Cicutaria (Erodium cicutarium L. Her)
Erba roberta (Geranium robertianum L.)

Zigophyllaceae
Tribolo (Tribulus terrestris L. )

Euphorbiaceae
Euforbia (Euphorbia dendroides L.)
Euforbia (Euphorbia helioscopia L.)
Mercorella (Mercurialis annua L.)

Malvaceae
Malva arborea (Lavatera arborea L.)
Malva selvatica (Malva sylvestris L.)
Malva domestica (Malva neglecta L.)

Cucurbitaceae
Cocomero asinino (Ecballium elaterium Rich)

Umbelliferae
Carota (Daucus carota L.)
Calcatreppola (Eryngium campestre L.)
Pettine di Venere (Scandix-pecten-veneris L.)
Pastinaca di Puglia (Tordylium apulum L.)

Primulaceae
Ciclamino a foglie d'edera (Cyclamen hederifolium Aiton)

Plumbaginaceae
Caprinella (Plumbago europea L.)

Rubiaceae
Asperella (Asperula arvensis L.)
Robbia (Rubia peregrina L.)
Toccamano (Sherardia arvensis L)

Convolvulaceae
Convolvolo (Convolvulus arvensis L.)

Boraginaceae
Borraggine (Borago officinalis L.)
Erba vaiola (Cerinthe Major L )
Erba viperina (Echium vulgare L.)

Labiatae
Clinopodio (Acinos arvensis Lan. Daudy )
Mentuccia nepetella (Calamintha nepeta Savi)
Erba ruota (Lamium amplexiculae L.)
Cataria (Nepeta cataria L.)
Salvia (Salvia virgata jacq.)
Camedrio bianco (Prasium majus L)

Solanaceae
Stramonio (Datura stramonium L.)

Scrophulariaceae
Cimbalaria (Cymbalatia muralis Gaertn.)
Verbasco (Verbascum thapsus L.)
Veronica querciola (Veronica persica Poir)

Acanthaceae
Acanto (Acanthus mollis L.)

Plantaginaceae
Piantaggine minore (Plantago lanceolata)

Dipsaceae
Ambretta (Knautia arvensis Coult.)

Compositeae
Camomilla bastarda (Anthemis arvensis L.)
Pratolina (Bellis perennis L.)
Calendula (Calendula arvensis L.)
Margherita (Chrysanthenum leucantenum L.)
Crisantemo o margherita campestre (Chrysanthenum segetum L.)
Cicoria (Cichorium intybus L.)
Cardo campestre (Cirsium arvense Scop.)
Vescicaria (Crepis vesicaria L.)
Erigero (Erigeron canadensis L.)
Inula (Inula viscosa L.)
Camomilla vera (Matricaria chamomilla L.)
Cardo (Scolymus hispanicus L.)
Cardo mariano (Sylibum marianum Gaertn)
Grespino (Sonchus asper L.)
Tarassaco (Taraxacum officinalis Web)
Barba di becco (Tragopogon pratensis L.)

Liliaceae
Porraccio (Allium ampeloprasum L.)
Aglio (Allium subhirsutum L.)
Asparago (Asparagus acutifolius L.)
Cipollaccio (Muscari botryoides Mill.)
Cipollaccio (Muscari comosum Mill.)
Latte di gallina (Ornithogalum umbellatum L.)
Salsapariglia (Smilax aspera L.)

Amaryllidaceae
Zafferano giallo (Sternbergia lutea Ker-Gawl.)

Dioscoreaceae
Tamaro (Tamus communis)

Iridaceae
Gladiolo dei campi (Gladiolus segetum Ker-Gawl. L.)
Bocca di lupo (Hermodactylus tuberosus Mill)

Graminaceae
Cerere (Aegilops geniculata Roth)
Gramigna comune (Agropyron repens P.B.)
Coda di topo (Alopecurus myosuroides L.)
Avena selvatica (Avena fatua L.)
Sonaglini (Briza maxima L.)
Forasacco (Bromus hordeaceus L.)
Covetta dei prati (Cynosurus cristatus L.)
Orzo selvatico (Hordeum murinum L.)
Piumino (Lagurus ovatus L.)
Loglio (Lolium perenne L.)
Melica barbata (Melica ciliata L.)
Fienarola comune (Poa annua L.)

Araceae
Gigalo (Arum italicum Mill)

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Piante arboree ed arbustive

Juglandaceae
Noce (Juglans regia L.)

Corylaceae
Nocciolo (Corylus avellana L.)

Ulinaceae
Bagolaro (Celtis australis L.)

Moraceae
Ficus (Ficus carica L.)
Gelso bianco (Morus alba L.)

Cactaceae
Fico d'India (Opuntia ficus indica Mill)

Capparidaceae
Cappero (Capparis spinosa L.)

Rosaceae
Mandorlo (Amygdalus communis L)
Biancospino (Crataegus monogyna Burgsd Jacq.)
Melastro (Malus sylvestris Miller.)
Pero (Pirus communis L.)
Perastro (Pirus pyraster L.)
Prugnolo (Prunus spinosa L.)
Rosa selvatica (Rosa sempervirens L.)
Rosa canina (Rosa canina L.)
Rovo (Rubus fruticosus L.)

Anacardiaceae
Lentisco (Pistacia lentiscus L.)

Vitaceae
Vite (Vitis vinifera L.)

Malvaceae
Malva arborea (Lavatera arborea L.)

Oleaceae
Olivo (Olea europea L.)
Olivastro (Olea var. oleaster L.)
Filirrea (Phillyrea latifolia L.)

Caprifoliaceae
Madreselva (Lonicera implexa Ait.)