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Panoramica d'insieme della Colonia Agricola - Scuola Pratica di Agricoltura, inizi Novecento
[Panoramica d'insieme della Colonia Agricola - Scuola Pratica di Agricoltura, inizi Novecento]

L’Istituto Tecnico Agrario Provinciale “Umberto I”
Andria

di Giuseppe Boccardi


La progettazione del nuovo oleificio

Sommario: — La nuova Amministrazione presieduta dall’On. Attilio Busseti — Sistemazione del Caseificio — Sistemazione in ruolo di cinque professori in possesso di Abilitazione con un punteggio di 7/10 — Corsi di Specializzazione in Olivicoltura, Viticoltura e Ortofloricoltura — Impianto di olive da tavola a cespuglio nel Podere Agresti — Costituzione dell’Associazione degli ex allievi dell’Istituto — Installazione di cinque casotti in muratura per la custodia dei lanciarazzi per la difesa delle colture contro i danni atmosferici a Papparicotta — Richiesta del Prof. Gino Di Paola, direttore dell’Istituto di Meccanica Agraria della Facoltà Agraria di Bari, di un appezzamento a Papparicotta per la costruzione della “pista di collaudo di macchine agricole” — Ingresso in ruolo di quattro professori in base alla legge 2-IV-1968 N° 498 — Installazione di un inceneritore all’Istituto — Congresso Nazionale dei Giovani Avvocati — Convegno Nazionale sull’olio di oliva — Recinzione del campo sportivo e del podere Agresti — Trasformazione dei due grandi cameroni del Convitto in piccole camerate da 8-10 posti letto — Richiesta dell’Ispettorato Agrario Provinciale della creazione dimostrativa di un nuovo impianto di olive da tavola “Sant’Agostino”.

L’oleificio della Scuola, logoro e vetusto (risaliva agli anni 30) non rispondeva più alle esigenze di un moderno oleificio ed era indispensabile la sostituzione, per costruirne uno nuovo, in considerazione dello sviluppo didattico della scuola e del Corso di Specializzazione in Olivicoltura ed Oleificio. La nuova costruzione, inoltre, guardava agli utili economici aziendali che sarebbero venuti agli olivicoltori della zona che, pur servendosi dei cinquanta frantoi locali, non riuscivano nelle annate favorevoli a produrre l’olio in tempi brevi. (206)

Il nuovo Consiglio Direttivo costituito da: On. Avv. Attilio Busseti, Presidente; dai consiglieri: Comm. Prudente Gianbattista; p.a. Verderosa Pasquale; On. Avv. Scamarcio Gaetano; Sig. Inchingolo Francesco; Avv. Bisceglia Francesco; Sig. Lippolis Giuseppe. (207)

La nuova Amministrazione, insediatasi il 9 giugno 1965, prese in considerazione il riattamento del Caseificio. Vennero sistemati i locali destinati a tale industria con la sostituzione del pavimento, il rivestimento delle pareti e dell’impianto elettrico ed idrico. I lavori vennero aggiudicati alla Ditte Guantario Giacinto di Andria, Matera Giuseppe e Savino di Andria e alla Ditta Tateo Parisi di Gioia del Colle: ciascuna doveva provvedere alle opere murarie di installazione, alla fornitura della caldaia, del bruciatore e serbatoio combustibile; la Ditta Tateo Parisi fornì una zangola impastatrice motorizzata Mod. R/1/E, una scrematrice e un carrello porta-burro. (208)

Installata la caldaia dei termosifoni, venne esteso il riscaldamento alle serre adiacenti alla centrale elettrica. (209)

Come per gli anni passati, l’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura affidò all’Istituto tre corsi di specializzazione in Olivicoltura, Viticoltura e Ortofloricoltura, da tenersi nell’Azienda, della durata di venti giorni ciascuno e per venti allievi.

Nel podere Agresti fu eseguito un impianto di olive da tavola a cespuglio, trasformato poi ad alberello basso. Le varie piante provenivano da Paesi del Mediterraneo.

L'oleificio moderno   Inaugurazione del nuovo Oleificio
[L'oleificio moderno e sua inaugurazione con la presenza del Presidente della Provincia prf. Giovanni Palumbo, S. Ecc. mons. Giuseppe Lanave vescovo di Andria
l'on. Vito Lattanzio, il Presidente del Consiglio di Amministrazione Domenico Frisone e il Preside Boccardi.]

Per la progettazione del nuovo Oleificio, resasi indispensabile per il Corso di Specializzazione in Olivicoltura ed Oleificio, vennero incaricati gli Ingegneri Palladino, Brescia e Azzariti, Insegnanti dell’Istituto.

Fu sostituita la vecchia pensilina di travature lignee, sovrastante la banchina di scarico delle uve della cantina, con una in cemento armato che dava garanzia di massima sicurezza. (210)

Poiché i vari laboratori non erano ancora attrezzati secondo i nuovi programmi di insegnamento, si acquistò materiale didattico-scientifico per la somma di £ 2.000.000 per l’immediata necessità segnalata dal Preside e dai Professori interessati. (211)

Molti allievi, ormai rinomati professionisti sparsi in tutta Italia, avevano manifestato il desiderio di costituire una libera Associazione con lo scopo di riunirsi periodicamente almeno una volta all’anno, per conservare e ravvivare i sentimenti di riconoscenza verso l’Istituto, consolidare i buoni rapporti di amicizia o di aiuto reciproco in forme di attività personali e di esigenze morali e culturali. Il Presidente fu lieto di accettare l’iniziativa e il Consiglio deliberò di dare mandato al Preside di espletare quanto richiedeva la creazione dell’Associazione degli ex allievi dell’Istituto, approntandone uno schema di Statuto. (212)

Riunione degli ex allievi e famiglie del nostro Istituto
[Riunione degli ex allievi e famiglie del nostro Istituto]

L’Associazione, costituita con atto notarile, diede vita al primo nucleo di associati con la Presidenza affidata al Dott. Nicola Martiradonna. Segretario il Per. Agr. Nino Inchingolo.

In ottemperanza alle disposizioni Ministeriali del Ministro Gui Circ. N° 10/8/226/538, nei giorni 20-25 aprile 1966 venne effettuata una gita scolastica in Toscana-Firenze-Istituto Tecnico Agrario di Pisa, riservata alle quinte classi e all’alunno più meritevole di ciascuna delle altre classi.

Altra gita scolastica verme effettuata alle coltivazioni specializzate della Liguria, di florofrutticole allevate in serre e in pieno campo, e ai mercati ortoflorofrutticoli di Sanremo e Ventimiglia nonché alle coltivazioni di olivo della Liguria (213)

L’Amministrazione Provinciale nel piano di difesa delle colture contro i danni atmosferici, installò N° 5 casotti in muratura per la custodia dei lanciarazzi e della relativa apparecchiatura. La spesa di £ 400.000 venne imputata al bilancio dell’Istituto per l’Assicurazione di vigneti contro la grandine. Tale attività in seguito fu proibita, perché intralciava pericolosamente le linee degli aerei militari.

Il Prof. Gino Di Paola, Direttore dell’Istituto di Meccanica Agraria della Facoltà di Agraria di Bari, chiedeva a titolo gratuito un appezzamento in Andria presso l’Azienda Papparicotta, per la costruzione della “pista di collaudo” di macchine agricole e dei relativi annessi; era la seconda in Italia.

La richiesta era motivata perché la zona, con la sua coltura olivicola e la intensità di quella erbacea, era tra le prime di tutta la Provincia. L’Amministrazione Provinciale aveva già accolto pienamente la proposta dell’Istituto universitario nell’adunanza consiliare del 2-5-1966. Ubicati sulla fascia costeggiante la nazionale Andria-Canosa, furono concessi ettari 6,66 che risultarono terreno adatto per le ricerche della meccanizzazione agricola delle colture erbacee ed arboree e dell’olivo in particolare; ciò favoriva l’attività didattica di livello universitario della scuola media superiore. La progettazione venne fatta dall’Istituto Universitario di Meccanica Agraria. (214) Tale iniziativa non si realizzò per la mancanza di fondi nell’assunzione del personale indispensabile da parte del costituito Consorzio Provinciale Università e Comune di Andria.

Per migliorare i mezzi ricreativi dei convittori, si acquistò un biliardo, sistemando la relativa sala; venne inoltre preparata una sala di proiezione.

Dal 20 al 25 aprile si effettuò una gita scolastica in Emilia Romagna, per 40 alunni e professori, a cui seguì il 1° giugno quella in Capitanata e nel Gargano per tutti gli alunni e insegnanti e l’altro personale. (215)

L’attrezzatura di tutti i gabinetti scientifici fu aggiornata e arricchita per le esigenze didattiche e con urgente segnalazione del Preside e Insegnanti. (216)

A seguito della legge 2-4-1968 N° 468, fu esteso anche agli insegnanti abilitati in servizio preso l’Istituto Agrario, l’ingresso in ruolo ordinario di: Elia Mario, Mazza Sebastiano, Tandoi Francesco e Zonno Onofrio. (217)

I rifiuti della stalla, del convitto e della scuola, raccolti nella concimaia vicina ai campi sportivi e campi di ricreazione determinavano seri pericoli di natura sanitaria. Si deliberò per questo l’acquisto di un inceneritore, con la costruzione di un locale idoneo.

In data 3 novembre 1968 l’Istituto ospitò i convegnisti del 1° Congresso Nazionale dei giovani Avvocati. L’Avv. Lisi, esperto legale della Comunità Economica Europea, trattò il tema: “La Politica Economica Europea: riflessi sul Diritto Agrario”.

Nei giorni 21-22-23 febbraio 1969 l’amministrazione provinciale tenne nell’Istituto un Convegno Nazionale sull’olio di oliva. L’organizzazione del convegno, con una mostra dei prodotti pugliesi, venne effettuata da parte del Preside, dei Professori e personale dell’Istituto. Vi parteciparono autorità politiche, militari, ecclesiastiche, diversi professori universitari, oltre agli agricoltori di Andria e della Puglia. (218)

Autorità al convegno: L'olio d'oliva   pergamena con spilla d'argento offerta ai partecipanti al convegno L'olio d'oliva
[Le autorità: prof. G. Palumbo Presidente dell'Amministrazione Provinciale, Sen Onofrio Iannuzzi, prof. Matteo Fantasia ex Pres. Amm. Prov.
dott. Giuseppe Colasanto Sindaco di Andria, on. Attilio Busseti.]

Per i continui furti perpetrati nel Podere Agresti e per l’ingresso non autorizzato nel Campo Sportivo dell’Istituto, si provvide alla loro recinzione con muro tufaceo e rete metallica. (219)

Allo scopo di sperimentare la coltura floricola e orticola si costruì una serra nel Podere Agresti.

Per migliorare la commerciabilità dei vini prodotti dall’Istituto, venne acquistato un impianto di pasteurizzazione. (220)

Allo scopo di modernizzare la cucina, già vecchia alimentata a legna, e sia per l’igiene e la celerità del funzionamento, vennero acquistati: un forno a gas, una cucina a gas, una pentola a gas, sufficienti per una convivenza di 120 / 150 unità. (221)

Il Convitto con le sue vecchie strutture rimaneva l’unico settore della scuola in cui non erano state apportate le opportune trasformazioni, come richiedevano criteri moderni e preoccupazioni educative. Si era in attesa della costruzione del nuovo edificio scolastico; perciò si utilizzavano tutti gli ambienti del Convento con il tradizionale criterio della struttura collegiale e comunitaria.

I due grandi cameroni, con quaranta o cinquanta letti non erano più concepibili e occorreva con urgenza trasformarli in piccole camerate da 8-10 posti letto, creando anche lavandini per snellire i servizi igienici. (222)

Fu organizzata nella terza decade di aprile dell’anno scolastico 1969-70 una gita di istruzione riservata agli alunni delle ultime classi nelle regioni Emilia e Veneto. Anche questa volta l’escursione ebbe la finalità di inserirla come in un quadro di esercitazioni, considerandole come parti significative e integranti dei programmi di studio. Gli insegnanti vi partecipavano con conversazioni di approfondimento insieme agli esperti del luogo visitato.

L’Ispettorato Provinciale dell’agricoltura di Bari, con nota 227-11 del 8-10-1970 chiese l’Istituzione presso l’Azienda di un’area dimostrativa di un nuovo impianto di uliveto per olive da tavola “S. Agostino”, a coltura intensiva allevata a forma bassa. (223)

I partecipanti al convegno: L'olio d'oliva   pergamena con spilla d'argento offerta ai partecipanti al convegno L'olio d'oliva
[I partecipanti al convegno "L'olio d'oliva" e pergamena con spilla d'argento offerta ai partecipanti.]

[da “L’Istituto Tecnico Agrario Provinciale “Umberto I” — Andria”, di G. Boccardi, tip Zema, Bari, 2004, pp.141-148]


NOTE

(206) R.D.C., VII, N° 363 del 4 febbraio 1965.

(207) R.D.C., VIII, N° 42 del 27 novembre 1965.

(208) R.D.C., VII, N° 236 del 26 ottobre 1963.

(209) R.D.C., VIII, N° 18 del 4 settembre 1965, pag. 19.

(210) R.D.C., VIII, N° 40 del 27 novembre 1965, pag. 37.

(211) R.D.C., VIII, N° 46 del 27 novembre 1965, pag. 44.

(212) R.D.C., VIII, N° 95 del 7 settembre 1966, pag. 92.

(213) R.D.C., VIII, N° 179 del 10 marzo 1967, pag. 154.

(214) R.D.C., VIII, N° 271 del 11 marzo 1968, pag. 236.

(215) R.D.C., VIII, N° 281-282 del 25 giugno 1968, pagg. 243-244.

(216) R.D.C., VIII, N° 295 del 25 giugno 1968, pag. 252.

(217) R.D.C., VIII, N° 299 del 25 giugno 1968, pag. 263.

(218) R.D.C., VIII, N° 352 del 25 maggio 1969, pag. 315.

(219) R.D.C., VIII, N° 403-404 del 23 gennaio 1970, pag. 354.

(220) R.D.C., VIII, N° 406 del 23 gennaio 1970, pag. 355.

(221) R.D.C., VIII, N° 410 del 23 gennaio 1970, pag. 358.

(222) R.D.C., VIII, N° 411 del 23 gennaio 1970, pag. 359.

(223) R.D.C., IX, N° 483 del 8 ottobre 1970.