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[manoscritto - foglio 42, recto]
[traslitterazione in caratteri stampati]
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La lettera, ed ordine, che abbiamo della Sagr. Congreg.e del Concilio sopra
tal proposito sotto li 14 Genn° 1634, senza far'altra innovaz.e, abbiamo de=
terminato, per modo di provisione, e senza pregiudizio delle ragioni
di che che sia, deputare la persona nostra, ed aver cura di raccomandar
l'anime a moribondi, e che li siano amministrati li sagramenti a tem=
po con ogni prestezza, da pigliarsi dalla Colleg.a di S. Nicola: e piu, che
siate tenuto ad insegnare la dottrina cristiana nella chiesa di S. Chiara
di questa Citta, che vi si assegna &, in ciascheduna Domenica: ed anche
usare diligenza d'investigare le povere orfane & acciò se le possa procu=
rare conveniente elemosina & e tutto ciò eseguire nella parte della città
assegnatavi, conforma alla distribuz.e fatta: procurando parimente,
che gl'Infermi abbiano sodisfazione circa l'elezione del confessore &.
Non escludendo però noi dal potere sentire le confessioni de' Fedeli dell'
uno, e l'altro sesso, ed assolverli: come anche di amministrare gli altri
sagramenti, acciò in caso di necessità gl'Infermi non patischino. In quo=
rum fidem &. Andriæ die 15 Augusti 1634. F. Felix episcopus Andriæ = Rdō D°
Leonardo Sgarra vig.e d.d. Litterarum &. In ecclesia S.æ Claræ = D. Angels acivars
   Di questa lettera patentale, Noi, come si disse, già ne trovamo l'origina=
le: dell'altra spedita a D. Francesco Vittoria Accetta non se ne rinviene
monumēto alcuno, forsi disperso, o non curato dall'eletto, poiche non
se ne vidde la prattica; non sapendosi perche non eseguita, sebben
gia disposta, ed ordinata a tenore dell'ordine della S. Cong.e  del Concilio.
Il Giovinetto D. Antonio Carafa Conte di Ruvo, e nominato Duca 'Andria
p°genito del fu Duca Fabrizio, e della Vedova D. Emilia viveva l'anno
circa diciotto di sua eta, e dalla sua Genitrice gia si meritava collocarlo
in matrimonio; ma aggravato da febre letale, fu rapito all'eternità,
ed entra nel suo Ducato il secondogenito D. Carlo. A questo novello Du=
ca sul principio del suo dominio fu rappresentato dalli Governanti dell'
Università, come le vendite dello spedale di S. Maria della Misericordia,
vedendosi in decadenza, mancava insieme il soccorso alli poveri infermi
ch'ivi capitavano, onde da Deputati, e Governadori del medesimo piu per
l'appresso non poteva tenersi quella cura necessaria al bisognevole: e volē=
dosi
dar riparo a tal mancanza, fu stimato opportuno chiamare in esso Spe=
dale la Religione de' Padri di S. Giovanni di Dio. Il Conseglio siccome piacque,
così immediatame fu eseguito: conciosiache, datane parte al P. Ministro Ge=
nerale in Roma Fra Nicola Avignola, cui aggradendo il Progetto, spedì egli
qual suo commissario il P. Epifanio Luciani Provinciale di Napoli, che con=
dottosi in Andria, convene ne' patti colli Governanti, e se ne forma pubblico stro=
mento nel dì 27 8brē 1634
per mano del Publico Reggio Notaio Antonio Pi=
toggio di Andria, in cui si rileva il peso reciproco a cui si obbligarono, che legger
si puote nel suo originale. Dato sesto a quest'opera, cominciò esso Duca a me=
ditar la sua situazione in un matrimonio corrispondente al suo grado,
e dalla Duchessa sua madre li fu scielta per sposa la Sgna D. Costanza
Orsini di Gravina, la quale si portò in Andria alle Nozze nell'anno 1635.
Non ho