Troyli e Molajoli raccontano
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Castel del Monte
"Quantunque però questo Casino di Lagopesole sia ben
ideato, ... , pure fa d'uopo, ch'egli ceda alla
bellezza, alla struttura, ed alla Signoria del
Casino, che è nel territorio di Andria in Puglia, e
che Castel del Monte comunemente si chiama, comechè
collocato sovra di un Monte, da cui tutta la Puglia
viene scoverta: solita stanza dell'imperatore
Federigo II in tempo d'inverno quando colà a cagione
della caccia dimenavasi; per essere buono soltanto
in tempo di state, quello di Lagopesile. ... "
[P. Troyli, "Istoria generale del Reame di Napoli, ... ..." Napoli, 1749, tomo IV, parte I, pag.128]
"Intraducibile è la prima impressione dinnanzi alla grandiosità
dell'edificio, appena si sia giunti ai suoi piedi.
Profilata nel cielo luminoso di Puglia, dorata del sole e inaridita dal vento, nell'incomparabile scenario del panorama vastissimo, l'alta mole federiciana sembra innalzarsi come un'altera affermazione di umana potenza ed esprimere, nella vicenda del tempo, la muta solitudine delle cose durevoli.
Profilata nel cielo luminoso di Puglia, dorata del sole e inaridita dal vento, nell'incomparabile scenario del panorama vastissimo, l'alta mole federiciana sembra innalzarsi come un'altera affermazione di umana potenza ed esprimere, nella vicenda del tempo, la muta solitudine delle cose durevoli.
Unico segno di vita,
biondi falchi s'annidano entro le profonde carie delle pareti - i
«falchi di Federico» - e volteggiano striduli e si fermano
nell'aria, immoti, mentre raffiche di vento si frangon senza requie
contro le muraglie secolari."
[dall'opuscolo "Guida di Castel del Monte" di B.Molajoli, Ed. Gentile, Fabriano, 1934, pag.15]