4ª cappella a sinistra

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4^ cappella a sinistra, di S.Giuseppe  la volta affrescata
[4ª cappella sx, dedicata a S. Giuseppe e particolare della volta affrescata - foto S. Di Tommaso, 04/2014.]

La cappella dedicata a S. Giuseppe

Per visitare questa quarta cappella della navata sinistra, detta di San Giuseppe, ci gioviamo della descrizione riportata nell'opuscolo del 2009 già citato:

Statua di S. Giuseppe
[Statua di S. Giuseppe - foto S.Di Tommaso, 2018.]

"Nella cappella di San Giuseppe giacciono le spoglie del Venerabile Vescovo Mons. Giuseppe Di Donna (1901-1952), trinitario, distintosi per le sue qualità di pastore attento al suo popolo nel difficile periodo della Seconda Guerra mondiale e dell'immediato dopoguerra. Fu traslato in questa cappella dalla sua prima sepoltura a destra del presbiterio nel 1983.
Sulle pareti laterali, in alto, sono dipinte le quattro Virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza. Sulle vele della volta a crociera, quattro angioletti reggono cartigli su cui si legge il nome del Santo accompagnato dall'attributo relativo a ciascuna virtù." [Vi si legge: JOSEPH FORTISSIMUS - JOSEPH CASTISSIMUS - JOSEPH PRUDENTISSIMUS - JOSEPH JUSTISSIMUS].

[stralci da "La Cattedrale di Andria", AA.VV., Grafiche Guglielmi, Andria, 2009, pagg. 50-51]

Ai primi del Novecento la cappella aveva sull'ingresso una cancellata di ferro:
"La quarta Cappella di detta navata sinistra è intitolata al Glorioso Patriarca S. Giuseppe. Essa non ha balaustra, e sino al 1902 era la più negletta fra le Cappelle. Un pio operaio, certo Cannone, a tutte sue spese, vi costruì nel 1902 l'altare di marmo, e ne rifece il pavimento, chiudendolo con una cancellata di ferro.
Nel rimuovere il vecchio altare, furono rinvenuti due stemmi di casa Tesoriere, antica e nobile famiglia di Andria, tanto benemerita della nostra Chiesa Cattedrale, cui assegnò non pochi legati. Da quei stemmi risulta che la famiglia Tesoriere, ora estinta, esercitava un giuspatronato laicale su questa Cappella.
Una grande nicchia di pura noce è messa in cima dell'altare, nella quale è custodita una statua antica in legno, raffigurante S. Giuseppe, Sposo di Maria. Questa statua fu riformata dal valente scultore andriese Michele Brudaglio. [Questa statua è forse quella attualmente presente nella chiesa di S. Giuseppe Artigiano di Andria]
In questa Cappella fu tumulato il famoso Vescovo di Andria Luca Antonio Resta, del quale, al presente, non vi é neppure una lapide, che lo ricordi!..."

[tratto da "Il Duomo di Andria" in "Il Capitolo Cattedrale di Andria ed i suoi tempi", di Michele Agresti, tip. F. Rossignoli, Andria, 1912, vol.II, pagg. 15-16].

Davanti all'altare (come su citato) è da alcuni anni eretto il sepolcro del Venerabile Fr. Giuseppe Di Donna O.SS.T., vescovo di Andria (dall'aprile del 1940 - al 2 gennaio del 1952), amatissimo dal popolo andriese, per la sua grande umiltà, spiritualità, saggezza e generosità.

Nella descrizione succitata l'Agresti non fa menzione degli affreschi oggi esistenti nella crociera della volta, nelle lunette laterali e sulla parete dell'altare ( e prima di lui non ne parla neppure il Borsella): essi sono quindi di epoca posteriore al 1911.
Si osservi inoltre che in questa cappella (e nella successiva) v'è un ulteriore arricchimento architettonico: la cornice aggettante sulle pareti laterali in continuazione con quella proveniente dalla navata; inoltre sull'altare affiancano la nicchia due paraste scanalate con capitelli, sormontate da una ricca trabeazione riportante la dedica "DIVO IOSEPH DICATUM" e un timpano ad arco ellittico ribassato; al di sopra di quest'ultimo un cartiglio, dipinto nell'affresco raffigurante l'ostenzione dell'Eucarestia, riporta la dicitura "ITE ad JOSEPH".

affresco nella lunetta destra affresco nella lunetta sinistra
[lunette del soffitto: fortezza e temperanza, prudenza e giustizia (clicca per ingrandire) - foto M. Monterisi, 2010.]

Riccardo Loconte, nel suo libro "Andria la mia Città" parlando della famiglia Tesoriere, discendente dai Conoscitore, conferma che questa di San Giuseppe era un tempo la loro cappella gentilizia.

"Questa famiglia aveva la sua Cappella gentilizia nel nostro Duomo, e propriamente quella intitolata a S. Giuseppe ..., nella quale furono rinvenute due lapidi, dalle quali risulta che la famiglia Tesoriere fu assai benemerita del Capitolo, cui assegnò non pochi legati."

[tratto da "Andria la mia Città", di Riccardo Loconte, tip. Del Zio, Andria, 1992, pag. 292].