Cappella Nativitą della Vergine nel '600

Contenuto

L'Altare (Cappella) della Nativitą della Beata Maria Vergine
nel Seicento eretta sul Presbiterio della Cattedrale

 

Premessa

Dalle relazioni delle Visite Pastorali di mons Ascanio Cassiano del luglio 1644, di mons. Pietro Vecchia del giugno 1690, di mons. Francesco Antonio Triveri dell'aprile 1694 e di mons. Andrea Ariano del giugno 1697 e del giugno 1704 si estraggono i testi che espongono i dati inerenti l'Altare (Cappella) della Nativitą della Beata Maria Vergine, nel Seicento presente nella parete destra del presbiterio immediatamente a lato della Cappella allora intitolata al SS.mo Sacramento, oggi alla Sacra Spina.


(stralcio da "Acta Sanctę Visitationis Episcoporum Andriensium")

“Visita Pastorale” del luglio 1644 [1]
alla Chiesa Cattedrale

di Ascanio Cassiano (vescovo di Andria dal 1641 al 1657)

[trascrizione dell'originale latino] [traduzione]

Cappella Nativitatis Beatę M. Virginis

Lamina sepulturę, ad quos spectat, eius pars occupatur ą Bradella muro firma cũ calce obducto debeat[ur], et in alia parte os illiq. aperiatur infra mensem sub pœnis &, et o[mn]ia ad usum sacrificij Missę comparentur infra sex menses.

Missę iuxta obligantur statim celebrantur in Altari Sant.mi Crucifixi

Cappella della Nativitą della Beata Maria Vergine

Da chi di dovere sia ben fissata al muro con la calce la pietra della sepoltura sotto la predella [dell’altare] e si realizzi l’apertura della tomba in un altro posto; tanto si faccia entro un mese, su solita pena; si acquisti tutto il necessario per il sacrificio della messa entro sei mesi.

Le messe dovute intanto si celebrino all’altare del Santissimo Crocifisso


“ Visita Pastorale” del giugno 1690
alla Chiesa Cattedrale

di † Pietro Vecchia (vescovo di Andria dal 1690 al 1691)

[trascrizione dell'originale latino] [traduzione]

Altare Nativitatis Beatę Marię Virginis

De iure patronatus de familia De Mionibus, sitũ in Presbiterio ex cornu ep[isto]lę Maioris Altaris, prope et iuxa cancellũ Cappellę SS.mi Sacramenti, invenitq.[ue] illud suspensũ ą multo tempore, taliterq. nec est petra sacra, et deserunt omnia alia ornamenta necessaria,

Confirmavitq[ue] D.s Ill.mus et Rev.mus D.nus Visitator suspensionem pręfatam, salva … facienda de remotione d.[ict]i Altaris, … in locum nõ degendum, et a sacris canonibus prohibitũ, …

Altare della Nativitą della Beata Maria Vergine

[L’Altare della Nativitą della Beata Maria Vergine] di giuspatronato della famiglia dei Mione, eretto in presbiterio sul lato dell’Epistola dell’altare maggiore, presso la cancellata della Cappella del SS.mo Sacramento, lo trovņ sospeso da molto tempo, tanto che non c’č la pietra sacra e manca di tutto l’ornamento necessario;

quindi detto Ill.mo e Rev.mo Signor Visitatore confermņ la predetta sospensione, ordinņ che si rimuovesse l’altare e lo si ponesse in un luogo idoneo e non proibito dai sacri canoni


“ Visita Pastorale” dell’aprile 1694
alla Chiesa Cattedrale

di † Francesco Antonio Triveri (vescovo di Andria dal 1692 al 1696)

[trascrizione dell'originale latino] [traduzione]

Tandem visitatũ fuit
Altare Nativitatis Beat. Virginis Marię

Quia Altare hoc a pluribus annis, et forsan ab immemorabili reperitur suspensũ, eņ quod (creditur) sitũ est in Presbyterio prope Altare predictũ SS.mi Sacram[en]ti, et ideņ si in ipso celebraret[ur], fideles sacrum audientes terga verterent Sant.mo,
ideņ decretũ fuit

Quod trasferat[ur] Icon ad Altare S. Iacobi, ibiq[ue] celebrent[ur] missę,
et cum d. Altari erectũ esset beneficiũ sub titulo sive Nativitatis, sive S. Rochi, quod clarius patebit ex bullis quas Beneficiatus producere debet, oneribus missarum eiusdẽ beneficij iuxtą mentẽ fundatoris satisfaciat Beneficiarius, quod suo loco clarius decernet[ur], quę omnia fieri debent monito prius fundatore, vel Patrono dictę Cappellę, si adest.

Datũ Andrię in Eccl[esi]a Cath[edra]li die 20 Aprilis 1694.

Io[ann]es. Gurgus S. Visit.[ationis] Cancell.

Infine fu visitato l’Altare
della Nativitą della Beatissima Vergine Maria

Poiché questo altare da molti anni, e forse da tempo immemorabile si rinviene sospeso, si crede, perché posto nel presbiterio presso il predetto Altare del SS.mo Sacramento, onde se in esso si celebra la messa, i fedeli in ascolto danno le spalle al Santissimo,
per questo motivo fu deciso

che l’Icona fosse trasferita all’Altare di S. Giacomo, ed ivi si celebrassero le messe;
poiché in detto altare esiste un beneficio intitolato o alla Nativitą [della Vergine] o a S. Rocco, come pił chiaramente potrą vedersi dalle bolle che il beneficiato dovrą mostrare, il beneficiato soddisfi gli oneri di messe di tale beneficio secondo il volere del fondatore, che a suo luogo pił chiaramente si stabilirą, tutto dovendosi fare primieramente secondo il volere del fondatore o, se c’č, del Patrono di detta Cappella.

Dato ad Andria nella Chiesa Cattedrale il 20 aprile 1694.

D. Giovanni Gurgo Cancelliere della Santa Visita

stralcio Visita Pastorale mons.Triveri 20Apr1694: altare Nativitą Maria Vergine
[stralcio Visita Pastorale mons.Triveri 20Apr1694 all'altare Nativitą Maria Vergine]


“ Visita Pastorale” del giugno 1697
alla Chiesa Cattedrale

di Andrea Ariano (vescovo di Andria dal 1697 al 1706)

[trascrizione dell'originale latino] [traduzione]

[ Altare Nativitatis B. M.arię Virginis
seu S.ti Rochi
]

Deinde visitavit Altare Nativitatis B. M.[arię] V.[irginis] quod dicitur etiam Sancti Rochi de iure patronatus, ut asseritur familię Mione

quod existens intra presbyteriũ alijsque de causis legitimis ab immemorabili tempore manet suspensum, et pro extensione decretorum pręteritarum Visitationũ ad honestiorem locum trasferendum est, et interim onera missarum non nisi decreto in Sancta Visitatione, in alio altari celebranda, est decernendum; Iinterimque de numero non constat, et prętenditur factam fuisse Ap[ostoli]ca Aucthoritate reductionem missarum.

Ne igitur animę fundatorum fraudentur debitis suffragijs mandavit R.do Francisco Cocco Procuratori Iosephi Abbate Cola de Civitate Manfredonię qui prętenditur provisus de dicto beneficio q.[uod] infra decem dies producat bullas, documenta erectionis beneficij, et onera missarum, nec non prętensam eam reductionem, et satisfactionem usque adhuc, ad finem providendi super translatione altaris, et alijs prout de iure,
et interim sequestravit fructus et redditus dicti beneficij, et mandavit q[uod] sun pœna suspensionis ipso facto & tam principalis quam Procurator non audeant fructus exigere, nisi prius visis, consideratis, et decretorié resolutis prędictis omnibus.

[ Altare della Nativitą della B. Maria Vergine
o di S. Rocco
]

Di seguito visitņ l’Altare della Nativitą della B. Maria Vergine, detto anche di S. Rocco, di giuspatronato, si dice, della famiglia Mione;

poiché questo altare č eretto nel presbiterio e per varie cause legittime da tempo immemorabile č sospeso e, in base ai decreti delle precedenti visite, č da trasferire ad un posto pił adeguato, ora con decreto emesso nella Santa Visita bisogna decidere in quale altro altare celebrare gli oneri delle messe, ma intanto non si sa il numero di esse mentre si afferma che dall’Autoritą apostolica sia stata ottenuta una riduzione delle messe.

Pertanto affinché le anime dei fondatori dei benefici non siano defraudate dei dovuti suffragi ordinņ al procuratore il Rev. Francesco Cocco che l’abate Giuseppe Cola di Manfredonia, che afferma essere provvisto di tale beneficio, esibisca entro dieci giorni le bolle, i documenti dell’erezione del beneficio, e gli oneri di messe, nonché la pretesa loro riduzione, la soddisfazione fino ad oggi, onde attuare la traslazione dell’altare ed altri doveri giuridici;
nel frattempo sequestrņ i frutti ed il reddito di detto beneficio e ordinņ su pena di immediata sospensione che sia il titolare che il procuratore non osino riscuotere i frutti, se prima egli non abbia visto, valutato e con decreto deciso quanto su detto.


“ Visita Pastorale” del giugno 1704
alla Chiesa Cattedrale

di Andrea Ariano (vescovo di Andria dal 1697 al 1706)

[trascrizione dell'originale latino] [traduzione]

[ Altare Nativitatis B. M.arię Virginis
seu S.ti Rochi
]

In Altari Nativitatis B. M.[ari]ę V.[irgini]s seu S.ti Rochi, in quo cessatum est ą divinis vigore decreti in pręcedentibus visitationibus, eo quia d.[ictu]m altare nequit permanere in Pręsbiterio, est fundatũ Beneficium, quod erat antuquitus extructum ab illis de Mione, ut indicant arma in lapide excussa,
quod possidetur p[er] R.mũ Dnũ D. Dom[ini] Ant[oni]ũ Menafra Gen[era]le Vic:[ar]io ex provisione Ap[osto]lica, cum onere duarũ missarũ in qualibet hębdomada,
quas ill.mus D.nus Visitator decrevit, quod celebrare possit ubilibet sibi placuerit, et sic deinceps continuaret.

[ Altare della Nativitą della B. Maria Vergine
o di S. Rocco
]

Nell’Altare della Nativitą della B. Maria Vergine, o di S. Rocco, che č interdetto alle celebrazioni con i decreti delle precedenti visite, perché detto altare non puņ restare sul presbiterio, č fondato un beneficio, anticamente eretto dai Mione, come indicano gli emblemi scolpiti nella lapide;
tale beneficio č posseduto dal Rev.mo Signor D. Domenico Antonio Menafra vicario generale per approvigionamento apostolico, con l’onere di due messe in qualunque settimana;
l’Ill.mo Signor Visitatore decretņ che le potesse celebrare ovunque gli piacesse, e cosģ poi continuare.

Schema grafico del lato sx del presbiterio a metą Seicento     Stemma dei Mione posto sull'arco di accesso all'altare
[Schema grafico del lato sx del presbiterio a metą Seicento - Stemma dei Mione posto sull'arco di accesso all'altare]


NOTE

[1] Le Visite Pastorali sono state lette e trascritte dalle originali negli "Acta Sanctę Visitationis Episcoporum Andriensium" (ASVEA), presso la Biblioteca Diocesana "S. Tommaso d'Aquino" di Andria.
Le parentesi quadre indicano lettere non presenti per abbreviazione.
I puntini di sospensione (…) o ___ indicano lettere, parole o gruppi di parole di difficile lettura sul manoscritto, non solo molto antico ma anche non perfettamente riprodotto.
Il grassetto ed il corsivo non sono presenti nel testo originale.