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(stralcio da ...)
“Andria le sue vie e i suoi monumenti- a volo d’uccello”
di Nicolò Vaccina - Lamàrtora (1830-____)
Dirett. Emerito R. Ginnasio C. Troja
Duomo (o meglio Cattedrale)
Questo Tempio è accanto al Palazzo Ducale, una volta Castello,
indipendenti l'una dall'altro in origine, ampliandosi poi a loro volta
entrambi, e i due edifici incontrandosi, l'abside della Chiesa e il
giardino pènsile del palazzo, restarono combaciati com'ora si vedono.
Varie volte restaurata ed ampliata, non conserva del
tempo Normanno in cui fu fondata (verso il 1406), se non la pianta delle
tre navi eguali fra loro. Sono scomparsi pure i ricordi del tempo svevo e
fra essi
i tumuli delle due mogli di Federico II, Iolanda di Gerusalemme e
Isabella d'Inghilterra sepolte nella
cripta sottostante al presbitero. Poichè questa fu ridotta ad ossario, piú e più volte si è tentato di
sgombrarla, in cerca degli antichi mausolei e l'ultima nell'aprile del
1904, non avendo ottenuto che frammenti non bastevoli al chiaro
scoprimento. Alcuni hanno opinato essere avvenute quelle distruzioni
per una vendetta degli Angioini, acerrimi nemici degli Svevi; e fare
scempio così di tutto quello che a questi fosse appartenuto. Nessuna prova
sicura però resta a confermare tale opinione, salvo poi se si lasci a
pensare che, nella ricerca di quei mausolei, non avendo altra causa ad
accusarne la scomparsa, qualcuno su le prime abbia giudicato probabile
l'opera malefica di quei due nuovi Padroni del Regno, e ottenuta poi del
tutto affermativa sentenza nei secoli avvenire dai cittadini di buona
fede.
(da "Andria le sue vie e i suoi
monumenti- a volo d’uccello", Nicolò Vaccina -
Lamàrtora, Tip. F.Rossignoli, Andria, 1911, pagg.74-75)