Visita di mons.Ariano in Maggio e Dicembre 1702

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Premessa

La seguente Visita Pastorale del 23 maggio e dell'8 dicembre 1702, effettuata da mons. Andrea Ariano alla Chiesa Cattedrale č una brevissima relazione che riporta i soli decreti emessi in base alle carenze riscontrare nelle cappelle visitate; non cita affatto i luoghi trovati in condizioni soddisfacenti.

Sono comunque degne di particolare attenzione almeno le seguenti annotazioni:

- Nella cappella del Crocifisso sotto l'organo, al termine della navata destra di fronte alla cappella di S. Riccardo, vengono murate le due finestre laterali: “ambę fenestrę laterales muro pleno ostruantur
- Dai redditi della Cappella della Nativitą, detta di S. Maria del Capitolo, vengono d'ora in poi prelevati ogni anno 100 Ducati per le Scuole Pie, da destinare successivamente all'erigendo Seminario, che egli poi erigerą effettivamente nel 1705.
- Il predicatore quaresimale, č nominato entro l'Epifania e pagato dall'Universitą della Cittą di Andria; dopo l'Epifania l'Universitą non potrą pił nominarlo ma dovrą comunque versarne il consueto compenso.

(stralcio da "Acta Sanctę Visitationis Episcoporum Andriensium")

“ Visita Pastorale”
effettuata alla Chiesa Cattedrale
il 23 maggio  e l’8 dicembre  1702[1]

di Andrea Ariano (vescovo di Andria dal 1697 al 1706)


[trascrizione del testo originale in latino] [2]

Anno 1702.

In visitatione die 23 m.[ensi]s May 1702. incepta p[er] Ill. et Rev. Dnũ Andream Ariani E[pisco]pum Andrię cum assistentia eorundem officialibus, de quibus annotatio facta fuit in visitatione anno 1697. in Cath[edra]li fuerunt emanata infrascripta decreta.

 

[traduzione]

Anno 1702.

Nella visita alla Cattedrale, iniziata il 23 maggio 1702 dall’Ill.mo e Rev.mo Signore Andrea Ariani Vescovo di Andria con l’assistenza degli stessi ufficiali nominati nella visita dell’anno 1697, furono emanati i sottoscritti decreti.


[ Altare Sant.mi Sacramenti ]

In altari SS.mi Sacram[en]ti provideat[ur] de pluribus corporalibus, quę sępe dealbent[ur]; tam pro expositione, quam subtus Pixidem intra tabernaculum, ubi insup[er] aciculis firmetur né extremitas impedimento sit extractioni et intromissioni Pixidis. Item mappę altaris semel in mense dealbent[ur]; et etiam aciculis uniant[ur] cum pallio. Renovetur carta secretorum, et ultimi evangelij [3]. Fiat etiam pradella pedaneum, né celebrans pedibus pallium conspurget. Totumque id infra mensem, sub pœna cerę albę laboratę decem.

 

[ Altare del SS.mo Sacramento ]

Nell’altare del SS. Sacramento si procurino molti corporali, che siano spesso sbiancati, sia per l’esposizione, che per sotto la pisside nel tabernacolo, dove il corporale sia fermato negli angoli affinché le punte non impediscano l’estrazione e l’intromissione della pisside. Inoltre si sbianchino una volta al mese le tovaglie dell’altare e si uniscano agli angoli con il pallio. Si rinnovino le carte delle segrete e dell’ultimo vangelo. Si realizzi una pedana, affinché il celebrante non sporchi coi piedi il pallio. Tutto si esegua entro un mese, su pena di dieci libbre di cera bianca lavorata.


[ Fons baptismalis ]

In Fonte Baptismali fiat vas parvum ad baptizandum ad formam coclearis magni, sive pelviculę apertę in cuius uno latere labis formetur veiculũ unde aqua pluat, et ex altero manicula unde teneatur, ut sic detineatur mundum. Item in vasis oleorum formentur literę quioris(?) discernant[ur].

 

[ Fonte battesimale ]

Nel fonte battesimale si faccia un piccolo vaso per battezzare a forma di grande cucchiaio, o brocchetta su un lato della quale dal bordo fatto a beccuccio scenda l’acqua, sul lato opposto stia una manichetta per tenerla; cosģ si conservi pulita. Parimenti si formino i vasi dell’olio cosģ da discernere il liquido.


[ Altare S.ti Iosephi ]

In altari S. Iosephi provident[ur] de tabella ultimi evangelij.

[ Altare di San Giuseppe ]

Nell’altare di S. Giuseppe si procuri la tabella dell’ultimo vangelo.


[ Altare S.ti Lucę ]

In altari S.ti Lucę desunt omnia; renovatum est sequestrum redditum, quorum exactio committitur Rev Prom.ri fiscali ne amplius locus illius Capellę loco devotionis, scandalum prout de cœtero pręseferat(?).

 

[ Altare di San Luca ]

Nell’altare di S. Luca manca tutto; č confermato il sequestro dei redditi, l’esazione dei quali č affidata al Rev. Promotore fiscale perché non oltre la Cappella, luogo di preghiera, permanga luogo sordido in quanto di tutto spoglio.


[ Oratorium SS.mi Crucifixi ]

In altari S.ti Crucifixi intus Oratoriũ fiat supedaneum integrum iuxta longitudinem altaris cum tabula elevata contra pallium. Lapis sacratus situetur in medio altaris, dum vergit nunc ad cornũ epistolę et operiatur tela cera_. Item appendatur in pariete campanula pro elevatione SS.mi Sacram[en]ti.

In Altare B. Conceptionis renovetur tabella secretorũ, ultimi evangelij, et lapis sacratus cooperiatur tela. Nec non fiant diligentię de quodam beneficio in d.° altari de iure ut asseritur patronatus familię Saracino Civitatis Iuvenatij.

In Altare S. Marię de Monte Carmelo provideat[ur] de tobaleis oblongis, ut descendant ad latere altaris, lapis sacratus tela cooperiatur, et exhibeatur status reddituum, bonorũ &.

Pavimentum in ingressu oratorij reaptetur, et desup[er] fornicem provideatur, ita ut aqua in parietes non penetret.

 

[ Oratorio del SS.mo Crocifisso ]

Nell’altare del Santo Crocifisso eretto nell’Oratorio si faccia una pedana ampia quanto l’estensione dell’altare, con un bordo elevato contro il paliotto. Si ponga al centro dell’altare la pietra sacra, che attualmente sta verso il lato epistola, e si copra con la tela cerata. Inoltre si appenda alla parete la campanella per l’elevazione del SS. Sacramento.

Nell’altare della Beata Concezione rinnovare le tabelle delle segrete e dell’ultimo vangelo e si copra con una tela la pietra sacra. Si facciano inoltre ricerche su un certo beneficio, si asserisce, di giuspatronato della famiglia Saracino della Cittą di Giovinazzo.

Nell’altare di S. Maria del monte Carmelo si procurino le tovaglie lunghe cosģ da scendere dai lati dell’altare; si copra con una tela la pietra sacra e si esibisca lo stato dei redditi, dei beni, ecc.

Si aggiusti il pavimento nell’ingresso dell’oratorio e si ripari la volta in modo che non penetri l’acqua nelle pareti.


[ Altare S.ti Iacopi ]

In Altari S. Iacobi provideatur de tabella secretorũ, ultimi evangelij, candelabris, et parietes dealbentur, quę fiant infra duos menses, sun pœna D[ucato]rum quinque.

 

[ Altare di San Giacomo ]

Nell’altare di S. Giacomo si procurino le tabelle delle segrete e dell’ultimo vangelo e i candelieri, si imbianchino le pareti; ciņ si faccia entro due mesi, su pena di cinque ducati.


[ Altare SS.mi Crucifixi ]

In Altari SS.mi Crucifixi subtus organum lapis sacratus tela fixa veletur, ponatur tabella ultimi evangelij, et ambę fenestrę laterales muro pleno ostruantur.

 

[ Altare del SS. Crocifisso ]

Nell’altare del SS. Crocifisso sotto l’organo si copra la pietra sacra con una tela fissa, si ponga la tabella dell’ultimo vangelo e si chiudano con una muratura le due finestre laterali.


In omnibus altaribus lapides sacrati tela cera linita fixa operiant[ur] sub pœna carolenorum viginti pro singulis, et hoc infra mensem.

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Die octava m.[ensi]s X[=dece]mbris 1702 Ill.mus et R.mus D. Andreas Arianus E[pisco]pus Andrien[sis] fuit prosecutus S. Visitationem Ecc[lesi]ę Cathedralis assistentibus Adm. Rdo D. Iosepho Ceri Archid[iaco]no, D. Iosepho Pręposito Damiani adiunctis, alijsque, prope vesperas.

In tutti gli altari si coprano le pietre sacre con una tela cerata fissa, su pena di venti carlini per ognuno di essi; ciņ da eseguire in un mese.

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Il giorno 8 del mese di dicembre 1702, verso il vespro, l’Ill.mo e Rev.mo D. Andrea Ariano Vescovo di Andria proseguģ la Santa Visita della Chiesa Cattedrale con gli aggiunti assistenti Rev. D. Giuseppe Ceri arcidiacono e D. Giuseppe Damiani prevosto [di S. Nicola] e altri.


[ Altare S.ti Richardi ]

Visitavit Cappellam S. Richardi, fuit repertum altare bené ornatũ et decret_ quod provideatur de tela quotidie extendenda supra tobaleas ad arcendam pulverem; item quod exhibeatur status, et inventarium reddituum p[er] R.dũ Priorem, qui exhibeat computa suę administrationis.

 

[ Altare di San Riccardo ]

Visitņ la cappella di S. Riccardo: l’altare fu trovato ben ornato e fu stabilito che si provveda di una tela da stendere quotidianamente sulle tovaglie per impedire la polvere; inoltre fu ordinato al Rev. Priore di esibire lo stato e l’inventario dei redditi e la sua amministrazione.


[ Altare Nativitatis D. N. Iesu Christi
dicti S. Marię de Capitulo ]

In visitatione Cappellę S. Marię de Capitulo, Altare est tolerabiliter ornatum, provideatur de tela straola ad arcendć pulverem. Insup[er] decrevit, quod ex redditibus quę excedunt summam D[ucato]rum biscentum, et pauca onera habet, applicent[ur] ducati centum singulis annis pro subsidio Scholę Pię pro hinc, et deinde Seminarij, postquam fuerit erectum, prout nunc, et in antea, et in perpetuum applicentur, et respectivé singulis annis solvi decrevit.

 

[ Altare della Nativitą
detto “di S. Maria del Capitolo” ]

Nella visita della cappella di S. Maria del Capitolo trovņ che l’altare č sufficientemente ornato: si disponga la tela di copertura a protezione della polvere. Soprattutto decretņ: poiché i redditi superano i duecento ducati e gli oneri sono pochi, si apponga ogni anno un sussidio di cento ducati, per ora a favore delle Scuole Pie, poi per il Seminario dopo che sarą eretto; decretņ che deve erogarsi e versarsi ora, anteriormente e in perpetuo ogni anno.


[ Cappella S.ti Lucę ]

Cappella S. Lucę caret omnibus necessarijs ad celebrationem, et videtur Cappella Campestris, decrevit sequestrari redditus beneficij in ipsa erecti familię de Quarti, exigi p[er] R.dũ Ęconomũ et erogari pro dictis suppellectilibus infra dex menses.

 

[ Cappella di San Luca ]

La cappella di S. Luca manca di tutto il necessario alla celebrazione e sembra una cappella rurale; decretņ di sequestrare i redditi del beneficio ivi eretto dalla famiglia Quarti, che siano riscossi dal Rev. Economo ed erogati per dette suppellettili carenti entro un mese.


[ Cappella SS.mę Conceptionis intus Oratoriũ ]

Visitavit Cappellam SS. Conceptionis intus Oratoriũ, quę caret ornamentis, et quia in eo est erectũ Beneficiũ familię Quarti in quo prętendunt illi de familia Saraceni Civitatis Iuvenatij, decrevit sequestrari redditus domus d.[ic]ti Beneficij, quę est adiacens Turri Orologij d.[ic] Civitatis, et ex dictis fructibus provideri de necessarijs in d.[ic]to Altari.

 

[ La Cappella dellla Concezione nell'Oratorio ]

Visitņ la cappella della SS.ma Concezione eretta nell’Oratorio, la quale manca degli ornamenti; poiché in essa č eretto un beneficio della famiglia Quarti, i cui redditi sono pretesi dalla famiglia Saraceni della Cittą di Giovinazzo, decretņ di sequestrare la casa-reddito di detto beneficio, che sorge adiacente alla torre dell’orologio di detta Cittą, e con tali frutti acquistare quanto serve per detto altare.


[ Suggestum, sive pulpitũ ]

Visitavit suggestũ, sivč Pulpitũ; et quia Mag.[nifi]ca Universitas huius Civitatis solet nominare Concionatorem Quadragesimalem cui suppediat eleemosinam, decrevit, quod dictam nominationem faciat in scriptis p[er] totum diem Ępiphanię singulis annis in manibus Episcopi, quo die elapso, non possint amplius nominare, sed teneatur ad consuetam eleemosinam, iuxta decreta Sac.[rę] Cong.[regatio]nis, et Universalem Praxim, nec non ultimum decretum latum p[er] Sacram Cong.[regatio]nem Episcoporum in Andrię sub die 12 februarij 1700. in consimili causa cum Colleggiata S. Nicolai, prout pręsenti decreto in posterum servari mandavit.

And[rea]s E[pisco]pus Andrien[sis], et Visitator

D. Cęsar Tesse ord.[ina]rius Cancellaius,
et S. Visitat.[io]nis Secretarium.

 

[ Il Pulpito ]

Visitņ il pulpito; poiché la magnifica Universitą di Andria suole nominare il predicatore quaresimale del quale paga la prestazione, decretņ che tale nomina sia ogni anno inviata per iscritto al vescovo entro il giorno dell’Epifania; trascorsa tale data l’Universitą non possa pił nominarlo ma sia tenuta a versare il consueto compenso, in base al decreto della Sacra Congregazione e per prassi universale, nonché per l’ultimo decreto giunto in Andria dalla Sacra Congregazione dei Vescovi il 12 febbraio 1700, su una consimile causa con la Collegiata di S. Nicola; ordinņ pertanto che in avvenire si osservi il presente decreto.

Andrea, Vescovo di Andria e Visitatore

D. Cesare Tesse Cancelliere ordinario
e Segretario della Santa Visita


NOTE

[1] Questa Visita Pastorale č stata letta e trascritta, dall'originale "Acta Sanctę Visitationis Episcoporum Andriensium" (ASVEA), presso la Biblioteca Diocesana "S. Tommaso d'Aquino" di Andria.
[2] Le parentesi quadre indicano lettere non presenti per abbreviazione.
I puntini di sospensione (…) o ___ indicano lettere, parole o gruppi di parole di difficile lettura sul manoscritto, non solo molto antico ma anche non perfettamente riprodotto.
Il grassetto ed il corsivo non sono presenti nel testo originale.
[3] L'insieme delle "carte-gloria" č un trittico di carte incorniciate che, dal Seicento a norma del Concilio di Trento, e fino al Concilio Ecumenico Vaticano II, erano poste sull’altare contenenti alcune formule rituali recitate a voce bassa (perciņ dette anche “segrete”) dal celebrante in vari momenti della messa:
- quella sul lato dell’epistola, chiamata “Lavabo”, riportava le formule recitate appunto alla detersione delle mani ed alla benedizione dell’acqua;
- quella sul lato dell’Evangelo, chiamata “In principio” o anche “Ultimi Evangelij” riportava l’inizio del Vangelo di Giovanni da recitare a fine messa;
- quella centrale, detta “Gloria”, perché riportava il canto del “Gloria in excelsis Deo” e le formule del Canone dell’offertorio e della consacrazione, il Credo e altre della comunione.