Alex. Strozza, Visita ad limina del 04/11/1628

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(stralcio da ...)

“ Visita ad limina” del 4 Novembre 1628 [1]

di Alessandro Strozzi [o Strozza] (vescovo di Andria dal 1626 al 1632)

In Dei nomine Amen.

Nos Alexander Strozza Dei, et S.tæ Sedis Ap.licæ gratia E.pus Andrien.s … … … … [con la formula di rito delega” il presbitero della Cattedrale Antonio Cognitorio a effettuare la “Visita ad limina”] … … …
… … …

sigillo del notaio sulla delega effettuata dela vescovo

Datũ And.æ In Ep.li Palatio Andrien.s Die quarta mens. novembris 1628. 12æ Ind.s

Alex Strozza Ep.us Andrien.s


Relazione dello Stato della Chiesa [2]

In Andria sono dodicimila anime in circa, tra le quali m. in circa da comunione.

Ci sono tre Chiese Collectizie, cioè la Cattedrale, e due Collegiate, una dentro la Città, l’altra fuori poco di essa.
Dieci Chiese dentro la Città, alcune delle quali molti anni a dietro erano curate [funzionavano, cioè, come Parrocchie], hoggi non ve n’è alcuna; ma tutta la cura risiede appresso la Cattedrale, e la Collegiata di S. Niccolò.
Fuori della Città sono da quindici Chiese in circa, tutte benefici semplici.

S’estende il territorio di Andria in alcuni luoghi fino in nove miglia, in alcuni, tre, et altri manco, e pochissimi habitano fuori ma tutti del continuo nella Città, ò vi tornano la sera.
Il Clero è di 230 persone, cioè. 100. Sacerdoti in circa, gli altri in Sacris, ò d’ordini minori.

Tre conventi di frati mendicanti sono nella Città, cioè Domenicani, Agostiniani, e Minori Conventuali, et ne’ due primi è lo Studio [Generale di Sacra Teologia].
Tre altri luoghi di Regolari sono fuori della Città, cioè un’abbazia di Monaci Cassinensi, il Convento de’ Minori Osservanti e quello de’ Cappuccini, et in tutti i detti sei Conventi vi stanno raguagliatamente da venti religiosi in circa per ciascuno Convento.

Vi è uno Spedale per gl’Infermi, e per i Getatelli, e’ l Monte della Pietà, quali si visitano dall’ordinario conforme alla disposizione del Sacro Concilio di Trento.
Dieci Fraternite.

Tutte le dette Chiese sono bene offiziate a’ debiti tempi.
Un Monastero di cinquanta monache in circa dell’ordine di S. Benedetto, soggette assolutamente all’Ordinario.

Nella quadragesima si predica continuamente nella Cattedrale, e nella Collegiata di S. Niccolò, il primo Pred. re l’elegge, e paga l’Università, l’altro è eletto, e pagato dal Capitolo di d.a Collegiata.
Nell’Avvento si predica solamente i giorni festivi nella Cattedrale, e’l Predicatore l’elegge il Vesc. o, e lo paga.
La gente è assai devota.

C’era un Conservatorio d’Orfanelle, del quale essendo stati in contesa il Vescovo, e le Duchesse, pretendendo il Vesc. o di visitarlo et anco farsi rendere il conto dell’amministrazione da Deputati di esso, et all’incontro pretendendo le Duchesse che il Vesc. o non vi havesse sopra minima giurisdizione; sì è nel decreto della Sacra Congr.ne omninamente a favore del Vescovo sotto li 9. del passato mese di sett.bre. ma essendo andato il Vesc. o per visitarlo, lo trovò distrutto, havendo le Duchesse, alcuni giorni innanzi, fattone uscire tutte le Zitelle, e mandatele parte alle proprie loro case, parte havendole mandate ad una città vicina tutte insieme in una casa particolare; et il Vescovo nondimeno entrando nell’habitazione del d.o Conservatorio descritto in atto di Visita, fece in atti annotare la distruzione di esso, e prese [parola illegibile] della Cattedrale il possesso di d.a habitazione come il luogo più derelitto, fino a che gli fosse ordinato quello doveva fare; ma s’intende che i Deputati del Monte della Pietà, et i Confratri della Compagnia di Giesù pretendono che il luogo fosse comperato de’ danari di d.o Monte, e fraternità, ma però ancora non hanno mostrato cosa alcuna.

Al.[essand]ro Strozzi Vesc.[ov]o d’Andria

NOTE

[1] Le riproduzioni delle Visitae ad Limina (visita dei sepolchi [limina→soglie all'ultraterreno] degli apostoli Pietro e Paolo) sono tratte da "Microfilm DOM - N-5228, ARCHIVIO VATICANO, Cong. Conc. Andria, P. IA".
Le Visitae ad Limina (Apostolorum Petri et Pauli) qui documentate sono quelle nuovamente istituite nel 1585, dopo il Concilio di Trento.
La data qui scritta si riferisce a quella apposta in calce alla RELAZIONE sullo STATO DELLA CHIESA inviata dal vescovo alla Santa Sede.
[2] La relazione è stesa in italiano nell'originale; questa quindi non è una traduzione ma soltanto una traslitterazione in caratteri stampati.