altare Annunciazione

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studiare da vicino il dipinto dell'Annunciazione

Altare dell'Annunciazione

Questa č una ricostruzione virtuale e parziale dell'altare dell'Annunciazione, in quanto esso fu eliminato in uno dei restauri, il dipinto (su tavola) fu abbandonato in un deposito, poi recuperato dall'attento Mons. Lanave e conservato nell'Episcopio. Nella cripta rimane ora (2010) soltanto la lapide commemorativa con gli stemmi del Carafa. e una copia del dipinto sulla tomba del su citato vescovo Lanave, devotissimo della Madonna e gran cultore d'arte.
"... l'altro [altare] che aveva balaustrina di marmo bianco, e stemmi di casa Carafa, č sacro all'Annunziata, grande e pregiatissimo dipinto in tavola, in cui č sommamente rimarchevole il volto della Vergine di una bellezza angelica, che t'innamora, ed il ritratto di D. Vincenzo Carafa, Priore d'Ungheria, dell'Ordine Gerosolimitano, e figlio di Fabrizio IV, Conte di Ruvo, ed utile signore d'Andria.
... Questi ammalatosi nella Spagna, ove trovavasi per taluni affari presso Re Filippo, fe' voto alla Beatissima Vergine dei Miracoli, e per tale voto impetrņ la guarigione, l'anno 1590. Tutto ciņ rilevasi dalla seguente iscrizione, incisa in marmo sull'altare, e scopertasi nell'anno 1885.
"

" Vincentius Carafa Hungarię Prior. Ordinis Hierosolimitani. Fabritii IIII Ruborum
Comitis. Et primi Andrię Ducis filius. Olim Ductor Italorum peditum trium mille
in expugnatione provinciarum Lusitanię. In bello autem FIandrię Equitibus ducentis
pręfectus et in Regno Neapolitano peditum sex millibus. Atq
[ue] in presenti Centum Equi
tum dux. Et a Regis status et belli consiliis. Egrotans in Iberia ubi apud Philippum His
panię regem nonnullis impediebatur negotiis vovens huic Andriensi Beatissimę
Virgini de Miraculis. Pro voto salutem impetravit M.D.XC
"

[testo tratto da "Monografie Andriesi" di E. Merra, Tip. Pontificia Mareggiani, Bologna, 1906, Vol.II, pagg. 327, 462]

Il diacono Michele Melillo a pag. 202 del suo libro "Il 10 Marzo 1576 e le vicende del Santuario di Andria" (Ed. Grafiche Guglielmi, Andria, 2011) cosģ traduce l'epigrafe:

"VINCENZO CARAFA, PRIORE DELL'ORDINE GEROSOLIMITANO, IN UNGHERIA FIGLIO DI FABRIZIO IIII CONTE DI RUVO
E PRIMO DUCA DI ANDRIA. FU UN TEMPO CONDOTTIERO DI TREMILA FANTI ITALIANI
NELL'ESPUGNAZIONE DELLE PROVINCIE DELLA LUSITANIA E QUINDI NELLA GUERRRA DI FIANDRA
COMANDANTE DI DUECENTO CAVALIERI E NEL REGNO DI NAPOLI DI SEIMILA FANTI, E AL PRESENTE
CAPO DI CENTO CAVALIERI, E MEMBRO DEI CONSIGLI DI STATO E DI GUERRA AMMALATO IN SPAGNA DOVE
PRESSO FILIPPO RE DI SPAGNA VENIVA CONSULTATO IN OGNI AFFARE, FACENDO VOTO IN QUESTO (SANTUARIO)
DELLA BEATISSIMA VERGINE DEI MIRACOLI DI ANDRIA, PER VOTO OTTENNE LA SALUTE   1590"