Riapertura al culto del 29 Set 2016: intervento Don F. Santovito

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Solenne riapertura al culto della Chiesa - 29 Settembre 2016
Intervento del parroco     don Franco Santovito



Sorelle e fratelli carissimi,

in questo giorno speciale in cui la Chiesa celebra la festa dei Santi Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele e la nostra comunità, per antica tradizione, venera in S. Michele Arcangelo il suo Patrono affiancandolo alla paterna figura di S. Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria, il Signore ci dà la grazia di riaprire al culto la nostra chiesa parrocchiale, riportata all’antico splendore, dopo l’Opera di accurato Restauro e Risanamento conservativo, durata appena due anni,
       alla presenza

  • del Vescovo Mons. Luigi Mansi, Padre e Pastore della nostra Chiesa Diocesana, che con entusiasmo ha incoraggiato la riapertura di questa chiesa parrocchiale,
  • dell’ill.mo Sindaco Avv. Nicola Giorgino e delle Pubbliche Autorità,
  • di noi Sacerdoti (alcuni hanno esercitato il loro ministero proprio qui, in questa parrocchia),
  • dei membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale e del Comitato per il Restauro,
  • dell’egregio e carissimo Arch. Mario Loconte, dell’Impresa per il Restauro Ieva Cagnetti
  • e di tutti i fedeli che affollano questo tempio riportato all’antico splendore,
    sento doveroso esprimere il senso della mia più profonda gratitudine, ringraziando tutti e ciascuno in particolare, perché quest’opera tanto desiderata e fortemente voluta ha visto finalmente il suo coronamento.

Il mio primo pensiero va decisamente a Dio, “Padre di misericordia” e “Dio di ogni consolazione” “in cui viviamo, ci muoviamo e esistiamo” (Atti 17,28).
Con il cuore gonfio di gratitudine lo ringraziamo perché ha ispirato e guidato i nostri passi, ha accompagnato il nostro cammino dando un’intesa di fondo e una cordiale collaborazione che ha permesso il realizzarsi di quest’opera e in tempi relativamente brevi.
È lui che ha benedetto l’opera delle nostre mani.
È lui che ha benedetto l’intenso, assiduo, articolato lavoro nel compimento di quest’opera a servizio di questa comunità.

Sento il dovere di esprimere non solo la mia personale soddisfazione, ma anche la mia riconoscenza al carissimo Arch. Mario Loconte e insieme all’Impresa Ieva Cagnetti, perché alla competenza e al lavoro assiduo, preciso, nascosto, hanno unito una profonda sintonia nell’operare; questo elemento per niente trascurabile, penso sia stato il segreto alla base del mirabile risultato che è sotto gli occhi di tutti.
Alla loro opera voglio associare la competenza e la professionalità di coloro che hanno direttamente operato al loro fianco;
        ricordo:

  • l’ing. Sabino Mansi, Progettista dell’impianto idrico, termico ed elettrico;
  • i falegnami Pasquale e Giuseppe Di Teo;
  • per il restauro delle opere lignee Pasquale Cristiani (lavoro meticoloso e paziente!) per l’impianto termo-idrico la ditta Tondolo-Sgaramella;
  • per la decorazione interna la ditta Ruta-Alicino;
  • per l’opera di lucidatura: Domenico Ruta;
  • per le opere in pietra la ditta Germinario-Marmi di Canosa;
  • per il restauro dei banchi l’ebanisteria di Vincenzo e Nicola Miani;
  • infine le maestranze che, a vario titolo, hanno prestato il loro qualificato lavoro e meritano plauso e riconoscenza.

Voglio ringraziare a chiare lettere la CEI per il cospicuo finanziamento che ci ha elargito, senza del quale non avremmo neppure pensato di mettere mano.
L’opera realizzata è un bel esempio di come l’ “8 x mille” funzioni anche (non solo) per l’edilizia di culto e dà risposte concrete alle necessità della chiesa italiana.
A tal proposito ricordo e ringrazio l’Ing. Pasquale Losito che, come Presidente della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra e i Beni culturali, ha curato con scrupolosità e dedizione tutto l’iter burocratico presso la CEI.
Colgo l’occasione per ricordare e ringraziare con la Commissione per l’Arte Sacra e i Beni Culturali anche l’Ufficio liturgico Diocesano per le preziose indicazioni e suggerimenti.

Ringrazio la Diocesi di Andria nella persona del Vescovo emerito Mons. Raffaele Calabro (mi dispiace per le ultime vicende che lo hanno tristemente coinvolto) che ha approvato e sostenuto questo progetto, avendo in animo il desiderio di donare alla nostra comunità una sede più decorosa.
Ringrazio il Vescovo qui presente Mons. Luigi Mansi, che guarda alla nostra comunità con uno sguardo di particolare simpatia e, accogliendo con entusiasmo il nostro invito, ha voluto presiedere questa solenne celebrazione di apertura.

Sento vivo il dovere di ringraziare l’Amministrazione Comunale nella persona dell’ill.mo Sindaco di Andria Aw. Nicola Giorgino anche per il contributo stanziato in favore della nostra parrocchia per quest’opera, in tempi di particolare difficoltà.

Nella preghiera (e nell’Eucarestia) di questa sera voglio ricordare con gratitudine due nostre sorelle defunte, benefattrici di questa comunità, l’ins. Luciana Di Tacchio e l’ins. Angela Zaccaro De Finis, splendidi esempi di vita cristiana e di partecipazione alla vita ecclesiale, entrambe impegnate nella Scuola nell’opera educativa tra ragazzi e giovani.

Ringrazio di cuore D. Peppino Lapenna che mi ha preceduto come parroco nella guida di questa comunità per oltre un decennio. Il suo generoso e cordiale sostegno è stato un segno del profondo legame che lo unisce ancora alla nostra comunità

Ringrazio il Sig. Giuseppe Sgaramella per il contributo offerto in memoria dei parenti defunti Francesco, Rosa e Lina Mosca.

       Ricordo e ringrazio vivamente
- la Venerabile Associazione Monte di Gesù in Porta Santa;
- la Venerabile Arciconfraternita dell’Addolorata in S. Francesco;
- soprattutto la Venerabile Confraternita dell’Immacolata Concezione nella SS. Annunziata per il forte sostegno dato;
- e la benemerita Associazione Rotary Club, sempre sensibile ad opere di beneficienza.

Sono particolarmente grato e ringrazio sentitamente la famiglia Riccardo De Corato per aver messo a disposizione gratuitamente per oltre 2 anni l’intero stabile di Via S. Angelo 40-44.
È stata per noi una eccezionale, e incalcolabile “provvidenza” che ha permesso di continuare regolarmente tutte le attività pastorali e soprattutto ha permesso che la nostra comunità non si disperdesse (cosa che avrebbe reso ancora più difficile e problematica la ripresa!).
Ringrazio ancora la famiglia De Corato perché vuole donare alla nostra comunità, che non ha un Oratorio, la possibilità di continuare ad usufruire di quello stabile a tempo indeterminato per le varie attività e iniziative parrocchiali. E così la “provvidenza” passata si apre anche al futuro. Penso che questa "provvidenza" debba essere segnalata con un grande applauso.

Ringrazio le tante mani anonime di fedeli, benefattori, ammalati che con il loro piccolo o grande contributo hanno affiancato e sostenuto la realizzazione di quest’opera. Ad esempio questi banchi sono stati restaurati grazie al cuore e alle mani invisibili di qualcuno che ha amato e ama la nostra chiesa e il cui nome non comparirà in nessun elenco!

Quella che inauguriamo questa sera può essere definita un’opera “comunitaria” perché ha alle spalle una fitta rete di persone (sacerdoti e laici), di contagi e collaborazioni.
Al di là della mia riconoscenza e della mia povera considerazione che, per quanto possa essere illimitata, è sempre insufficiente a rendere merito, resta la considerazione che al Signore non sfuggono neppure i due spiccioli della vedova o il bicchiere d’acqua, fatto nel suo nome, con vero amore.

Concludo con le parole di Gesù riportate dalla seconda lettera ai Corinzi: “Dio ama chi dona con gioia” (2 Cor. 9,7).

e il suo amore che si china su di noi
        è fonte di benedizione
        come la pioggia che scende dal cielo e feconda la terra.

Ringrazio tutti voi qui presenti,
il Vescovo,
don Francesco, mio valido collaboratore, i confratelli sacerdoti,
il Sindaco, le autorità,
il Consiglio Pastorale Parrocchiale, il Comitato per il Restauro,
le suore "Piccole Operaie del Sacro Cuore",
i tecnici del Centro Audiovisivo Pugliese di Vito Palazzese,
Teledehon e gli operatori qui presenti per le riprese televisive che hanno permesso a tanti di seguire a distanza la celebrazione di questa sera.

Un grazie sentito e cordiale a Don Nicola [de Ruvo] e Don Gianni [Agresti].

Grazie a tutti voi per la partecipazione e la vostra preghiera.

Colgo l’occasione per rivolgere gli auguri a tutti coloro (fratelli e sorelle, sacerdoti e laici che oggi ricordano i SS. Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele,
nel loro ONOMASTICO.             TANTI AUGURI.
        Mi permetto scherzosamente di augurare loro di essere non solo Angeli ma addirittura Arcangeli.
Porgo (in particolare) gli auguri a Mons. Raffaele Calabro, a don Michele Massaro a don Michele Lamparelli che è stato in questa parrocchia per ben nove anni e ha vissuto pienamente tutta la fase preparatoria.