la piccola navata

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parete destra della piccola navata    all'interno della piccola navata con una scolaresca
[foto scattate durante una visita con una scolaresca di "Don Bosco Santo" nel 2006]

L'interno

Molto accogliente appare l'interno al visitatore che si appresta ad ammirarne l'elegante e austera struttura.
Due finestroni sulla parete destra, immediatamente sotto le volte, danno sufficiente luce alla chiesetta.
La parte inferiore delle pareti si presentano in pietra di Trani, quella superiore in tufo calcarenile.
Si può pensare che sul lato sinistro un tempo vi fosse un accesso all'ospedale che affiancava la chiesa, ma non emergono tracce evidenti.

Due ambienti pressoché quadrati e indivisi formano l'unica navata; la loro distinzione emerge alzando lo sguardo al soffitto.
Due volte emisferiche in cilindretti di cotto poggiano leggere su vele in tufo calcarenite innervate su eleganti archi a tutto sesto, e questi, a loro volta, scaricano il peso dell'insieme su sei pilastri di pietra locale bugnata.
Da molti anni la chiesa è sconsacrata ed è affidata alle cure dell'UNITALSI, che la utilizza per alcune sue manifestazioni umanitarie.

antico crocifisso esposto negli primi anni 2000 nel cappellone di S. Riccardo in Cattedrale

In S. Bartolomeo c'era un magnifico crocifisso cinquecentesco

"Il più bel CROCIFISSO che abbia Andria ... di legno tenero, quindi attaccato da tarli e termiti ... fu trovato nella cappella abbandonata di S. Bartolomeo, sotto l'apertura da cui pendeva la corda della campana e di dove scendeva con lo stillicidio della pioggia gran quantità di polvere. Giaceva nella muffa. I piedi e il perizoma, in particolare, erano svuotati dal tarlo."

[tratto da libro "Ho raccolto per voi" di Giuseppe Lanave, edito da Grafiche Guglielmi, Andria, 1994, pag. 4-11]

Fu restaurato ed esposto in Cattedrale, per un certo tempo nel presbiterio, poi nel Cappellone di San Riccardo (foto a sinistra), infine nella 2ª cappella di destra dove tuttora (2024) è innalzato sull'affresco della parete di fondo.

Oggi (2012) la grande croce posta sulla parete absidale è una delle storiche portate dai crociferi nella processione dei misteri del Venerdì Santo.

Probabilmente un tempo la chiesetta aveva un passaggio all'attiguo ospedale, istituito nel 1266.

Nel 1919, effettuando degli scavi sotto l'altare della chiesa nella speranza di recuperare le reliquie dei Santi Erasmo e Ponziano, che un documento citato dall'Ughelli indica ivi inumate, fu trovata una tomba contenente delle ossa senza alcuna identificazione; attualmente (2015) esiste una botola dove un tempo era l'altare, dalla quale si scende in un angusto e basso sotterraneo nel quel si trova la tomba, tra varie cianfrusaglie ivi depositate (foto sotto).

Sulla parete di sinistra della zona absidale è stampata una lunga epigrafe, in parte sbiadita, da decifrare.
(foto in basso a destra, di Vincenzo Zito).

sepolcro sconosciuto rinvenuto sotto l'altare nel 1919     epigrafe scritta sulla parete sinistra
[sepolcro sconosciuto rinvenuto sotto il pavimento dell'altare nel 1919 (elab. elettr. su foto con cellulare di. M. Guglielmi, 5/2014) - epigrafe scritta sulla parete sinistra (foto V. Zito,2016)]