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la cupola dopo l'ultimo restauro
[la cupola dopo l'ultimo restauro - foto Sabino Di Tommaso, 05/2014]

la cupola del presbiterio

La cupola, con la lanterna alta 22,65 metri, è snella ed elegante, cinquecentesca nello stile pur se edificata nel Settecento, armoniosa e ben proporzionata, molto luminosa.

Conferisce al presbiterio sensazione di maestosità e di tensione al divino. Decorata in otto spicchi da stucchi e fregi che non appesantiscono l'insieme si chiude con una lanterna cilindrica a mo' di splendente corona.

cupola del presbiterio: montaggio degli affeschi nei pennacchi
[cupola del presbiterio: montaggio degli affeschi esistenti nei pennacchi prima del restauro - fotomontaggio Sabino Di Tommaso]

La cupola poggia su quattro pennacchi a loro volta impostati su quattro archi a sesto leggermente acuto. Prima dell'ultimo restauro nei quattro pennacchi erano affrescati simboli del credo cristiano.
Nel pennacchio di Nord-Est, angolo sinistro tra presbiterio e abside,  sono raffigurati una ciotola con tre pani e il CHI RHO, o monogramma di Cristo, cioè le prime due lettere del nome greco Cristo (ΧΡΙΣΤΟC), sovrapposte: il X e il P. Sul bordo dell'affresco è scritto: "O RICORDO DELLA MORTE DEL SIGNORE / PANE VIVO CHE DÀ LA VITA ALL'UOMO".
Nel pennacchio di Sud-Est, angolo destro tra presbiterio e abside,  è raffigurato: una colomba sovrapposta ad un triangolo, simbolo della Trinità divina e dello Spirito Santo, che irradia della sua luce un giglio, simbolo della incarnazione del Cristo in Maria. Sul bordo dell'affresco è scritto: "CONCEPÌ DI / SPIRITO SANTO."
Nel pennacchio di Sud-Ovest, angolo destro tra presbiterio e navata,  è raffigurato: un calice sormontato da un agnello con una croce, sotto di esso il trigramma ΙΗΣ, abbreviazione del nome di Gesù in greco, ΙΗΣΟΥΣ; ai lati del calice le lettere greche Α Ω, indicanti Cristo inizio e fine di tutto. Sul bordo dell'affresco è scritto: "AGNELLO DI DIO CHE TOGLI / I PECCATI DEL MONDO".
Nel pennacchio di Nord-Ovest, angolo sinistro tra presbiterio e navata,  è raffigurato: un agnello su un libro, simboli del sacrificio e dell'evangelo di Cristo, sormontato dalla Trinità, rappresentata da un triangolo con occhio, croce e colomba. Sul bordo dell'affresco è scritto: "L'AMORE IMMOLÒ / SE STESSO PER AMORE".

la cupola del presbiterio  la cupola del presbiterio
[la cupola del presbiterio, esterno (settembre 2011)]

La cupola è rivestita con i classici coppi; ha una elegante lanterna, arricchita da volute con una scritta nella circonferenza superiore riportante in quattro archi l'antichissima acclamazione delle "Laudes regiae" "CHRISTUS VINCIT [oppure VIVIT] REGNAT IMPERAT" ed impreziosita nella cupoletta terminale da una splendida copertura "di lastrine color verde", come scriveva il Borsella.