Canzone a San Riccardo

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Canzone a San Riccardo

In questa edizione il canto è eseguito da due gruppi artistici:
Il coro della Scuola Secondaria di 1° grado "A. Manzoni" tratto dal disco "Strada facendo ..."
Canzone a San Riccardo
(lo si ascolta in automatico all'apertura della pagina;
ma attendere qualche secondo per ascoltare il canto!)

oppure
da "I Milords" (gruppo folk andriese degli anni "70)
(ma lo si ascolta solo su DVD)

Formella del Cappellone di San Riccardo in Cattedrale

Canzàunę a Sandę Riccardę

canto in dialetto andriese
Sando Riccardę, vennę da l'Inghiltèrrę,
arręvæię au chiangàunę i s'assędòię ndèrrę,
arrevæię au chiangàunę i s'assędòię
akkęmęnzè a prędęché la leggę dę Ddòeię.
Da nandę lę passéię nu cekoeitę:
«Dimmę, la Cattędroeilę addià sté chiandoeitę?»
«ccichę so nnoeitę i cciche mę so cresceutę,
la Cattedroeilę d'Andrę na la so mé sapeutę».
I stoeivę nu zappatàurę bręttę dę faccę
Ka pę dęsgrazię perdòeię u mastę du cœccę,
la grazię ka lę faciòię sandę Karlœccę
acchié u mastę i pęrdòię u cęccę.
I stoeivę nu scarparìddę paverìddę paverìddę
ka pę dęsgrazię pęrdoeię u dìscętę męnìddę,
la grazię ka lę faciòię sandę Gaitoeinę
tręvèię u dìscętę męnìddę i pęrdoeię la moeinę.
I stoeivę na lavannoeira pavęrèddę
ka pę dęsgrazię pęrdoeię u fazzęlèttę,
la grazię ka lę faciòię sanda Nęcòulę
acchièię u fazzęlèttę i pęrdoeię u lęnzòulę.
I stoeivę nu męlęnoeirę pavęrìddę pavęrìddę
ka pę dęsgrazię pęrdoeię u cęcciarìddę,
la grazię ka lę faciòię sandę Savoeinę
acchièię u cęcciarìddę i pęrdoeię la faroeinę.

Canzone a San Riccardo

(traduzione in italiano)
San Riccardo venne dall'Inghilterra,
arrivò presso un masso e si sedette per terra,
arrivò èresso un masso e si sedette
incominciò a predicare la legge di Dio.
Davanti gli passò un cieco,
«Dimmi, la cattedrale dove si trova?»
«Cieco sono nato e cieco sono cresciuto,
la cattedrale di Andria non l'ho mai vista».
C'era un contadino brutto in viso
che per disgrazia perdette il basto dell'asino.
La grazia che gli fece san Carlo
trovò il basto ma perdette l'asino.
C'era un calzolaio molto povero
che per disgrazia perdette il mignolo,
la grazia che gli fece san Gaetano
trovò il mignolo ma perdette la mano.
C'era una lavandaia poverina
che per disgrazia perdette il fazzoletto,
la grazia che le fece san Nicola
trovò il fazzoletto ma perdette un lenzuolo.
C'era un mugnaio povero
che per disgrazia perdette l'asinello,
la grazia che gli fece san Savino
trovò l'asinello ma perdette la farina.

[su testo letto in "Letteratura popolare andriese" di Antonia Musaico Guglielmi, tip. Guglielmi, Andria, 1981, pag. 51-52]