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Largo Fravina, oggi Toniolo

Largo Fravina. oggi Piazza Toniolo

Giungendo da Porta Sant'Andrea per via Giannotti che vi si immette a sinistra o dalla Piazzetta antistante San Domenico per via Santa Chiara, ci si avviava di fronte per Muro San Francesco al Convento (ora Palazzo di Città) e alla chiesa del Santo d'Assisi o si saliva a destra per Via De Anellis alla Catuma o al largo Cattedrale e Monache.
Le abitazioni sulla sinistra sono in parte addossate alle antiche mura o costruite sulle loro macerie.

Il Prevosto Pastore, storico locale del Settecento, nel foglio 19 del suo manoscritto sull' "Origine, erezione e stato della Colleggiata Parrocchial Chiesa di S. Nicola ...", a proposito del nome "Fravina" dato a questo luogo, scrive:
"[Nell'assedio di Andria del 1460 ad opera dell'esercito del Principe Gianantonio Orsini] ... vedendo il nimico, che quei della città si difendevano in maniera, che quella non poteva esser presa senza gran stragge di soldati, diede principio a fare una cava, o sia mina, sperando per tal via prenderla: Del che accortosi il Duca [Francesco II del Balzo], ordinò una tal contro cava, che tutti li nimici, li quali erano entrati, avrebbe facilmente potuto far morire: Faciendo cunicolo, quo intra Urbem noctu irrumperetur magna cura operam dari iussit; Re autem ab Andro cognita, nihil ab eo ommittitur, quo frustrari hostium conatus possit. Itaque dum irrumpere hostis intra muros parat, Dux Andriæ, patefacto cuniculo suo ... in hostē fertur & [tratto dal "De Bello Neapolitano" di Giovanni Gioviano Pontano]. (Questa contromina fatta dal Duca Francesco appunto è dessa quel cavo, esotterraneo, che dal Volgo si appella Fravina, che vale, Fra mina, o Tra mina): ma come Signor gentiliss.o, e d'innocente vita volle piu tosto farli prigioni, e quelli poi divise per le case de' Cittadini, ordinando, che fossero ben trattati, ed il seguente mattino li fè chiamare tutti, e dando loro libertà, disse, che lo raccommandassero al Principe suo zio. ... "