rione S.Domenico→ il "Katacana", vicoli tra Via S. Chiara e Via Giannotti

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Il "Katacana", vie e vicoli tra Via S. Chiara e Via Giannotti

Alcuni storici locali dell'Ottocento e primo Novecento [1] tramandano il toponimo "Katacana" per la contrada dei vicoli che da via Santa Chiara scendono fino a via Giannotti e piazza Melillo.
Katacana potrebbe avere una etimologia medievale greco-bizantina e l'accezione di territorio che declivia "giù verso il canale" (la lama, il fossato ...). Si tenga a tal proposito presente che nel 1743, nel Catasto Onciario di Andria, via Lucrezia Cipriani, che è un prolungamento di via S. Chiara donde discendono i vicoli "Katacana", è indicata come "strada detta il Canale di Tudino" [2].

Vicolo Manfredi: slargo-grotte "Katacana"
[Vicolo Manfredi: slargo-grotte "Katacana" - panoramica

Il "Katacana" comprenderebbe quindi, vicolo Manfredi, i varii vicoli Melillo, Giannotti e S. Chiara, fino a Via Quarti.

Vico Lagarone poi vico S. Domenico, oggi Vicolo Manfredi
e 2° vicolo Melillo

      
[Vicolo Manfredi in una foto di Enzo e Angela Di Nanni, 2016 - quella di destra è una vecchia foto di Schiavone]

Anche questo vicolo, che s'incontra per primo sulla sinistra risalendo via Santa Chiara, è di un incanto unico; le immagini, riprese da sotto l'arco che accoglie le edicole, mettono in risalto l'archetto tra le case e l'eleganza dell'insieme nella sua essenzialità. Lastricato con spessi basoli di pietra di Trani,  stretto, a gomito, con due leggiadri archetti tra le case, il vicolo ti conduce ad un ampio arco a tutto sesto sotto una antica casa, oltre il quale si biforca  in due ulteriori stradine.

Nel sott'arco sono ospitate due edicole sotto vetro del secolo XIX raffiguranti il SS. Salvatore e la Madonna dell'Altomare.

L' inquadratura a destra (foto Schiavone) originale della stradina scattata negli anni "90, è stata ripresa da pag. 28 dell'agenda "Vivi la città", edizione 1994 a cura della Banca Popolare Andriese e rielaborata elettronicamente; l'altra è stata scattata da Enzo e Angela Di Nanni nel 2016.

Vicoli Melillo

vicolo Melillo vicolo Melillo vicolo Melillo vicolo Melillo
[da sinistra, 1 e 2: foto antica dello studio Malgherini-Attimonelli e corrispondente del 2004 - 3 e 4 : foto di Enzo e Angela di Nanni, 2016]

La foto della metà del '900 e quella notturna del 2004 (le prime due a sinistra) mostrano la stradina a scendere da Via Santa Chiara per il largo antistante il palazzo che un tempo fu dei Melillo, poi dei Porro.

Molto suggestivo il ciabattino all'opera presso la sua casa-laboratorio [ foto dello studio Malgherini - Attimonelli, rielaborata elettronicamente].
Le altre due belle foto (di Enzo e Angela Di Nanni, pubblicate nel 2016) riprendono invece altri vicoli paralleli che presentano anch'essi alcuni gradoni per alleviarne la salita.

Vicoli Giannotti

vicolo Giannotti   vicolo Giannotti   vicolo Giannotti
[da sinistra,  1 e 2: antiche foto dei vicoli - 3: foto di Enzo e Angela Di Nanni]

Queste viuzze, che han fine  presso il tratto di mura di Nord-Ovest, da Via Giannotti risalgono con varie gradinate e chiassi, anche ripidi, verso via Santa Chiara.

Vicoli Santa Chiara

vicolo S.Chiara
[foto del 20.09.2003]

Le finestre e i balconi che, timidi, s'affacciavano sulla via a prender fiato, sembravano ritrovarsi in sul far del giorno ad ascoltare le prime impressioni sul tempo, ad accogliere il quotidiano piccolo bucato; e intanto invitavano gli abitanti d'ogni fuoco a splancar le imposte al sole e il cuore al rimpettaio e convicino, con breve scambio di saluti, scherzosi motti e il primo segno di croce svolazzante sul viso.

Mirava la stradina al convento e alla Chiesetta, a quei tempi (sec. XIV) punto di riferimento per ogni aiuto o sostegno dell'intero vico.

NOTA

[1] Si legga, ad esempio, il Morgigni in "L’antichità di Andria e La valle di S. Margherita", pubblicato nel 1906 su “La Vergine dei Miracoli”.

[2] Archivio di Stato di Napoli [A.S.N.], Catasto Onciario di Andria (1743), vol. II; A.S.N., Rivele del Catasto Onciario di Andria (1743), vol. XI. - annotazione tratta da "Palazzi storici di Andria tra il XVI e il XVIII secolo" di Carmela Centrone, a cura della Regione Puglia, Grafiche Guglielmi, Andria, 2004, pag. 54.