di Mons. Gioan Giuseppe Longobardi (vescovo di Andria dal 1852 al 1870)
Portę inferi non pręvalebunt adversus eam.
Matth. Cap. XVI. v. 18.
Le son prove oramai ineluttabili, che contrassegnano scolpitamente le opere del Signore, quando lor si avventano contro le persecuzioni e le lotte, e queste pił frementi e progressive, se tornan quelle di maggior sussieguo di utilitą e d’importanza. Sarą fermamente l’inferno, che prevedendone il suo scapito e la disfatta, vi scatena a piena mano le sue ire; o sarą provvidenza di Divino giudizio, affinché ne sortisca pił clamoroso e pił bello dopo la tempesta e la guerra il trionfo.
Chi dubita d’andarne dilaniata e dispersa senza l’industria del vigile Pastore la greggia? Andria malauguratamente errava da secoli per balze e dirupi, e non v’era chi dirigevale i passi, o la riducesse amorosamente all’ ovile. Ei suoi provvidi Prelati per la correntia de tempi ne fremeano di costernazione nell’animo, e doveano con raccapriccio sorbirne sino al fondo tutto il calice dell’amarezza. I documenti riportali nel fine, spersi gli altri dalle ingiurie del tempo, o degli uomini, parlano assai eloquentemente il dolore della sciaugurata condizione spirituale di questo buon popolo Andriese.
Siane laude a ribocco all’Augusto Supremo Gerarca di nostra S. Madre Chiesa Cattolica Pio IX., che scortane di slancio la rovinosa voragine, ne ordinava senza indugio la cotanto essenziale disciplina: e mercč senza termine al pientissimo Nostro Re Ferdinando II., che alla magnanimitą del suo Sovrano Beneplacito largheggiava eziandio di spontanei annuali sussidi su gli Stati Finanzieri di questo Municipio.
Non prevarranno no per lo stromento, e per la nequizia degli uomini le porte dell’Abisso contro la casta e privilegiata Sposa di Gesł Cristo.
Andria 21 Giugno 1858.
[Tratto da: “Atti relativi alla Erezione delle sei Parrocchie della Cittą di Andria, Fatta dall’Ill.mo e Rev.mo Mons. D. Gioan Giuseppe Longobardi Vescovo della medesima Cittą, in conformitą del Decreto Pontificio del 23 APRILE 1857, e del Sovrano Beneplacito del 31 agosto 1857, seguiti da taluni documenti anteriori, propri ad argomentare della estrema necessitą di tale erezione”, Napoli, Tipografia di Gaetano Gardamone, 1858.]