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[manoscritto - foglio 6, verso]
[traslitterazione in caratteri stampati]






I.  Canon
Porro. Cau‗
sa ib. quest.
3a

 





















(a) Questo Ve
scovo (è da ri=
riferirsi) che fos=
se stato eletto
dal clero, ed ac=
clamato dal Po=
polo, giusta la
disciplina di quei
secoli, che durò
sino al principio
del XIII° e per=
cio non regis=
trato nel libro
delle obbligazio=
ni de' Vescovi
    [↓]
rimettersi e restituirsi a quelle città, e luoghi, li quali si ritrovassero esser stati
anticam.e sedi Vescovili, ma indi mancati, e dismessi per gli accidenti o di per=
secuzioni d'infedeli, ed eretici, o per guerre, e devastazioni de' Barbari: tale era
il canone di Giovanni VIII° Ubi Paganorum, et Incredulorum furor in cau=
sa est ..., quantalibet prætereant tempora Juri non præiudicant ecclesiarum.  I.
Dovendo.si adunque far la provista di tali Vescovi per dare a Trani li competen=
ti suffraganj, cominciossi a far le ricerche de' luoghi convicini sulla regola de'
canoni predetti, e mantener illesa, e costante l'osservanza della Chiesa.  La prima
ricerca fu fatta sulla chiesa di Biseglie (dove in questi tempi si ritrova un Vesco=
sin da che il conte Pietro le diè compimento
vo già introdotto, chiamato Mercurio) ed essendosi manifestam.e provato, che
in essa citta aveva riseduto il Vescovo S. Mauro sin dall'anno del Sig.e 718, ove
aveva rimasto il suo Deposito, per il martirio sofferto sotto Traiano: ed un altro
ancora, chiamato Sergio nell'anno 787 assistente al general Concilio II° di Nicea
o'l suo successore
sotto Adriano P.°, perciò vien confirmato questo Mercurio, e si destina suffraga=
neo di Trani in po luogo. Si passa a ricercar in Barletta, (ora gia ridotta in cit=
ta grande, e ben popolata da Boamondo) e trovandosi, ch'ivi non mai in al=
cun tēpo riseduto aveva verun Vescovo, percio vien rimasta soltanto in Dio=
cesi di Trani. Corato fu contato sulla stessa riga di Barletta. Si esplora la città
di Salpi: e qui trovandosi, che sin dal secolo V. riseduto aveva il suo p.o Vesco=
vo S. Palladio, il cui corpo ancora in essa esisteva, e si venerava, quindi fu
giusto, che se le ristituisse il Vescovado; e fu il secondo suffraganeo di Trani.
Questo titolo di suffraganeo durò in Salpi sino all'anno 1418, quando questa
città ridotta agli estremi della sua desolaz.e; ed abbandonato il luogo da tutti li
suoi abitatori, il Vescovo, ch'ivi per allora, chiamato Francesco de Nigris si ritro=
vava in residenza, fu trasferito alla sede d'Andria da Martino V. nel 13 agost. 1418.
e dall'ora l'Arcivescovo di Trani fu nominato ancora Vescovo di Salpi. Da Salpi si
prosieguono le ricerche in Canne, dove esistendo li monumenti chiari del corpo
di S. Ruggiero suo p.o Vescovo sin dal secolo V., si determinò reintegrarla con un
nuovo Vescovo, e questo fu rimesso in essa nell'anno 1102.ed ecco il terzo suffra=
ganeo di Trani:  quale durò sin atanto che questa citta, sebben distrutta, fu ag=
giudicata all'Arcivescovo di Nazet, che in Barletta, dalla Siria fuggendo, si rifugiò.
L'ultima perquisizione di tal genere si riserbò per Andria. Qui li documenti per
tal pruova erano ovvj e manifesti. Il corpo di S. Riccardo, che si osservava
nella sua Chiesa in una Tomba con gli ornamenti delle sagre vescovili spo=
glie, il suo cuore, e la pelle del suo cranio serbati in disparte con scritture, che
lo attestavano Vescovo dal tempo di Gelasio P.o. l'odore, che tramandava dalle
sue ossa. Un'antica Pittura, che lo rappresentava in abiti pontificali, sostenē=
do
nella mano sinistra un libro, su cui stava delineata la città di Andria colla
Torre Longobarda senza apice accãto al Tempio (come oggi ancora appa=
risce nella Sagrestia, ove si conserva) Il bacolo pastorale, di cui tien armata
la mano. Di piu li monumenti, e la tradizione dell'esistenza d'un'altro Vescovo
d'Andria nel 787. chiamato Cristoforo assistente al II° Concilio Niceno in Bitinia:
monumenti, dissi, ovvj e manifesti, onde fu stabilito, che a questa città se le rein=
tegra l'antico Vescovado, e provveduta venga d'un nuovo Vescovo, che suppli=
sca al numero de' suffraganei alla nuova metropolita Tranese.(a)
Non è da riferirsi

in Roma, dal qual libro l'Ughelli raccolse la serie de' Vescovi di
Andria, raggione per cui egli non lo registra.