Contenuto

[manoscritto - foglio 20, recto]
[traslitterazione in caratteri stampati]
20
te colla promessa della successione nel Principato di Taranto: e maritò medesi=
mamente esso Francesco la sua Figlia unica, ma terzogenita a Gian Paolo Can=
telmo Duca di Sora, e conte di Popolo e di Alvito: così avendo posto in stato tut=
ti li suoi Figlj, si pose medesimam.e in un riposo, situandosi in Andria, senza
mai più di là uscire. Pochi mesi trascorsi dopo questi contratti matrimonj,
trovandosi il Re Ferdinando in Barletta, succedè, che il Principe di Taran=
to Giantonio se ne morì improviso (non senza sospetto dell'opra del Re)
e perche finì la sua vita senza legitima Prole, tutto lo stato venne a decadere
al Re Ferdinando, con tutti li suoi arnesi che fra danaio, e gioie oltrepassaro=
no la valuta d'un miglione d'oro (al riferir del Pontano, ed altri). Era egli
ancora Gran Comestabile del Regno; ma giunta al Re tal notizia, presto egli
di tal Uffizio ne investì Francesco Duca d'Andria suo cognato e fedeliss.o amico:
e per vieppiu decorallo, smembrando dal vastiss.o stato del defunto Principe
la città di Biseglie, donolla al Duca Francesco con tutte quelle raggioni, e pre=
rogative con le quali posseduta l'aveva il suo antecessore. Ed in quest'anno
1461 Francesco comincia a darsi il titolo di Conte di Biseglie; e d'altro & ap=
plicandosi, da buon Cristiano all'opere di pietà, e di Religione. Il Vescovo d'
Andria Fra Antonio Giannotto non durò a lungo in questa chiesa, nell'an=
no 1463 egli compiè li giorni di sua vita, e nel suo tumulo fu inciso il pre=
sente epitafio. Hic iacet Frater Antonius de Iannotto nobilis civis Andri=
ensis eiusdem episcopus, et montis Pelusii, cuius industria hæc ecclesia
refecta est MCCCCLXIII.  (a).  Dal Pontefice Sisto IV  a questo fu dato per
successore nel medes.o anno un tale Roggiero di Atella  .b.  chi, nientemeno,
che l'antecessore, mantenne in pace il clero, da che niente di torbido si rinvi=
ene esser'accaduto in esso in questi tempi. Pirro Figlio del Duca Francesco rice=
ve dalla sua moglie Maria Donata Orsino un Figlio, chiamato Federico nell'
anno antecedente, in questo corrente, un'altra Figlia cui fu dato il no=
me di Maria: e nell'anno 1465 nacque la terza chiamata Isabella, che
la vedremo Regina di Napoli, ma troppo infelice. Sei anni gia erano scor=
si, che'l Vescovo Roggiero governava la Cattedra di questa Citta, ma arriva=
to quello del 1469 egli cedè al suo fato, e fù sepolto nel pavimento presso all'
Altar maggiore con questo eloggio: Hac tua sub Tumulo defuncta Rogerius
ossa duxit Atellana, qui genus Urbe trahit Pontificis titulum, cui græca salu=
bria quondam tradidit, et tanto dignus honore fuit: A questo succede per
concessione del Pontefice Paolo II° Martino de Soto, Grande di Spagna, chi
venendo in residenza, seco portò delle molte autentiche Reliquie di Santi,
di cui ne arrichì la Cattedrale: Martinus de Soto Maior Æspanus olim in
hoc Templo plurima transtulit ossa.  così Ughelli nel luogo citato,  c.
   Francesco Duca d'Andria, vedendosi gravato dagli anni, rinuncia in ma=
no del Re Ferdinando il titolo di Gran Comestabile, ed ottenne, che di questo
ne venisse decorato il suo Figlio Pirro: ed in fatti si legge negli archivj Reali
Pirro del Balzo per rinunzia del Padre creato Gran Comestabile del Regno
dal Re Ferdinando d'Aragona nell'anno 1472. Molte cose e fatti rimarche=
voli






















a.  Ferdinand.
Ughell. t. 7°

b.  Idem ibidem.












c.  Ferdin.
Ughell. t. 7°
Ital. Sacr.