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[manoscritto - foglio 21, verso]
[traslitterazione in caratteri stampati]
 

processo, dichiarati vennero rei di ribellione, e sentenziati a morte, e sen=
za dar induggio all'esecuzione, fecero morire il Conte di Sarno Francesco Cop=
pola, il Segretario Antonello Petrucci con due suoi Figli, il Conte di Morcone,
il Conte di Melito, il Conte di Noia, il Principe di Bisignano con molti altri
Cavallieri, ed insiem ad essi Pirro Principe d'Altamura, e Duca d'Andria, e
di Venosa, Engelberto suo Fratello Duca di Nardo, e Gian Paolo Figlio di costui,
tutti soffocati per man di Boia, e gittati in mare. Si procedè alla confiscazione
de' di loro beni, e delli stati, che accrebbero il Reggio erario di strabocchevole
tesoro. Confiscato gia il Principato d'Altamura, il Ducato d'Andria, e di Venosa,
di Biseglie, di Montescaggioso, e d'altre Terre appartenenti a Pirro, incontu=
nente furono assignate a Federico Figlio di esso Re, come dote d'Isabella figlia
terzogenita di Pirro, e moglie di esso Federico, eccetto Biseglie, che fu data a
D. Francesco d'Aragona Figlio terzogenito di Ferdinando, come apparisce da
scritture, che si conservano nella real cancelleria, colla data in Foggia nel dì
14 Dcembre 1486.
   Da quest'anno Andria comincia ad ubbidire ad un novello Padrone, chi si
conduce in essa con la sua moglie Isabella, afflitta non poco dal funesto evento
del suo Genitore, e donde si portò in Altamura, ed in altri luoghi dello stato.
Ferdinando suo Padre avendo provveduta la succession del Regno in per=
sona del suo p°genito Alfonzo sin dall'anno 1482 con una Bolla del Papa
Innocenzo, mentre quieto si vedeva nel Regno, sopragiunto da febre leta=
le, manca di vita nel dì 25 Genn.o 1494, ed Alfonzo ascende sul Trono di Na=
poli colle solite acclamazioni. Il Ducato di Calabria fu conferito a Ferranti=
no p°genito, ed unico Figlio del nuovo Re Alfonzo, e Federico suo Fratello Prin=
cipe d'Altamura, e Duca d'Andria destinato venne Maresciallo delle armi
reali. In quest'anno noi trovamo il predetto Federico residente in Andria,
dove per il buon governo d'essa citta forma una saviissima legge circa li
capitoli matrimoniali de' suoi cittadini, contenente quindici capi, a tenore
de' quali ordina, che regolar si debbano tali contratti: Datum in civitate
nostra Andriæ ultima mensis Aprilis 1494. Federicus manu propria: e
confirmati dal Re Alfonzo. Questo Re sventurato nella sua fortuna
godè del suo Regno. Fu bersaglio dell'ambizion del Re di Francia Carlo VIII°
chi nel dì 14 8brē di quest'anno 1494 entrò in Italia con un poderosiss.o eser=
cito per ripelere il Regno da Alfonzo. A questo improviso accidente Alfonzo
pose argine colle sue armi, guidate da Federico suo Fratello; ma furono
troppo deboli a fronte de' Francesi, guidati da Monsig.r Obegni, che dielli
una notabiliss.a rotta presso di Bertinori nella Romagna. Da tal rotta il
cuor d'Alfonzo rimasto oppresso, pensò subito mettere in esecuz.e il con=
seglio scrittoli dal Papa, che fu quello di rinunciare il Regno a Feran=
tino suo Figlio, e partirsi per la Sicilia. tanto eseguì: nel dì 23 Gennaro
1495 fà la rinuncia del Regno al suo Figlio, e parte nel dì 3 Febraro, ritirã=
dosi
in Mazzara in un convento di Frati. Ferrantino rimasto in Napoli col
suo Zio Federico prende il possesso coll'acclamaz.e del Popolo, ed attende l'esito
della sua sorte col prepararsi alla difesa, ma in ultim.o ritirandosi in Ischia
conciosiache Carlo nel 20 del medesimo mese di Febraro giunto era in Aver=
sa col