Mamma, nella mia sera

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Mamma, nella mia sera

Copiose emergono
ora più sovente
della mia mamma le indelebili tracce
mentre la mia sera i suoi rai va affiocando;
nella foschia dei ricordi
esse appaion nitide stagliate dal lume dell’amore,
in primo piano sempre
qual gioie esposte
in speculare scarabattola accortamente invetriate.

pelargonie sul balcone di casa

Se, a volte, nei passi incerti, incespicavo,
bimbo, oh, sì ricordo!,
alle sue premure nel mio cuor vibravo
qual corda di violino dai crini carezzata
e una melica soave per ogni vena
repente in me fluiva
di ogni apprensione l'incubo
rasserenando.

pelargonie sul balcone di casa

Imberbe impertinente?
Nei pacati suoi richiami,
severi,
dai tratti fermi dell’amabil viso
un tremito d’ansia traspariva,
attenta
acché vuoti d’affetto io non soffrissi,
che non perdessi quota
nella reciproca affezione,
qual rondone nei cieli senz’aria,
nello scoramento non piombassi,
in amara depressione.

pelargonie sul balcone di casa

Come dimenticar le coccole
senza remore elargite in ogni stagione!
Tenerezze doppiamente care:
ché il mio papà,
per sempre assente,
a lei, dal cielo, le sue di certo delegava,
e il dì giammai imbruniva
senza un abbraccio, una carezza, un dolce sguardo.

Amore di mamma senza tempo,
che al presente riemerge mai sopito.

Ed ecco l’Amor Supremo
non sol memoria mi ha elargito della mamma;
fuoco di perpetuo amore generando
mi affiancò la sposa:
anch’ella dei miei figli è mamma radiosa,
dei miei sogni ineffabile compagna.

Nella festa della mamma, 10 maggio 2020

Sabino Di Tommaso
da "I pensieri del Folletto" sdt