Braccianti all'imbrunire

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Braccianti all'imbrunire

Tra la Corte, la Catuma e’l Duomo dell’Assunta
braccianti all’imbrunire in crocchi vocianti
ristanno            nei larghi del borgo
sagrati del centro antico
segnati dall’alida immite stagione
dagli adusti raccolti
nell’inedia attendono l’arruolatore
precario ingaggio nei campi o in cantiere
per non tener a lungo l’anima coi denti
e veder grillare gli occhi dei loro cari.
Qual stinti chiatti licheni in rocchi dormienti
sulle calcaree lunole dei chianchi del selciato
nella vetusta piazza immoti accolgono
la rugiada a bolle di un’alba ottobrina
e s’ornano vividi d’effimera iride di chiocciole in scia.

Sabino Di Tommaso
da "I pensieri del Folletto" sdt

Largo La Corte, ai primi del 1900