documenti dell'organo acquistato nel 1935

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L'organo del 1935
[L'elegante organo realizzato nel 1935 - foto di Sabino Di Tommaso, 05/2018]

L'organo installato nel coro della Cattedrale
nel 1935 – cronaca e documenti

Premessa

L'organo della Cattedrale di Andria, installato nel coro absidale, fu commissionato alla ditta "MASCIONI" di Cuvio (VA) da mons. Ferdinando Bernardi, già vescovo della Città e diventato Arcivescovo di Taranto, provvisoriamente Amministratore Apostolico della sede di Andria, non essendo quest'ultima ancora retta dal suo nuovo pastore Mons. Paolo Rostagno, eletto il 5 maggio 1935. Era in quel tempo (e fin dal 1926) Don. Antonio De Fidio Delegato Diocesano per la Musica Sacra "Maestro di musica e di canto nel Seminario e negli Istituti Religiosi, compositore apprezzato ...", scriveva mons. Bernardi alla Sacra Congregazione Concistoriale Vaticana il 10 novembre del 1933.

Si trascrivono qui di seguito i documenti di progetto, acquisto e collaudo dell'Organo, inserendoli in annotazioni storiche e critiche tratte dal sotto citato libro di Michele Carretta e Benedetta Lomuscio "La divina arte dei suoni".


Nei mesi estivi [del 1935] iniziano i lavori per dotare la Cattedrale andriese di un Organo a canne. La costruzione dello strumento viene affidata alla Ditta Mascioni di Cuvio.
In una lettera inviata al Sig. Mascioni il 17 maggio, De Fidio raccomanda "precisione assoluta nel funzionamento della consolle" e la "consegna dello strumento pronto per il collaudo, per la terza domenica di Settembre".

Accanto alle raccomandazioni di natura tecnico-organarie, De Fidio aggiunge quelle artistiche inerenti alla visibilità dello strumento.
Presentato il disegno "all'esame dell'Ispettore dei monumenti, nonché alla Commissione Diocesana di arte sacra", questi ultimi ritengono l'organo "troppo basso e non in rapporto all'altezza della volta del Coro"; si richiede pertanto che lo strumento sia "più slanciato e che le canne più alte centrali dei due scomparti della facciata, vadano a cadere al centro dei due vani laterali della grande finestra centrale".
Leggendo queste indicazioni si rimane stupefatti per la grande attenzione ai dettagli artistici dello strumento in rapporto alla chiesa; segno questo di una assoluta dedizione al senso del Bello, da parte del vescovo mons. Bernardi e del De Fidio.

Questo che segue è il progetto dell'organo nella sua composizione strumentale.

Progetto
del nuovo Grande Organo per la Cattedrale
di ANDRIA (Bari)

GRANDE ORGANO
(1ª Tastiera, da 61 tasti C – C ;     12 Registri)
Registri piedi
 1 Principale 16’
 2 Principale 8’
 3 Principale II  8’
 4 Flauto a camino  8’
 5 Dulciana  8’
 6 Flauto traverso  4’
 7 Ottava  4’
 8 Decimaquinta  2’
 9 Ripieno 3 file  2 ⅔’
10 Ripieno 4 file 1’
11 Voce Umana 8’
12 Tromba dolce 8’
ESPRESSIVO (73 note)
(2ª Tastiera, da 61 tasti C – C ;      13 Registri)
Registri piedi
 1 Bordone 16’
 2 Principale 8’
 3 Viola d'amore  8’
 4 Bordone  8’
 5 Flauto armonico  4’
 6 Corno di camoscio  4’
 7 Nazardo  2 ⅔’
 8 Flagioletto  2’
 9 Decimino  1 ⅗’
10 Ripieno 5 file 2’
11 Coro Viole 4 file 8’
12 Clarinetto 8’
13 Voci Corali 8’
     Cornetto combinato -  
      Tremolo 
PEDALIERA
(di 32 tasti C – G)
Registri piedi
 1 Contrabasso  16’
 2 Subbasso  16’
 3 Basso  8’
 4 Bordone  8’
 5 Cello  8’
 6 Quinta  5 ⅓’
 7 Ottava  4’

Cuvio, lì 25 Aprile 1935

le tastiere dell'organo
[particolare delle due tastiere e della pedaliera dell'organo - foto di Sabino Di Tommaso, 05/2018]

Dopo la visita del "sovrintendente dei monumenti per il sopraluogo", il 21 maggio viene stipulata la Convenzione per il nuovo organo.

[vi sono Bolli di L. 5  e di L.1]

Cuvio, lì 21 Maggio 1935,     XIII

CONVENZIONE

Fra S. Ecc. Rev.ma Mons. FERDINANDO BERNARDI, Arcivescovo di Taranto e Amministratore della Diocesi di Andria, e il Sig. Comm. VINCENZO MASCIONI, titolare della ditta omonima costruttrice d’Organi in CUVIO (Prov. Varese) si conviene quanto appresso.

La Ditta V. Mascioni fornirà per la Cattedrale di Andria un nuovo Organo a due tastiere di 61 tasti, pedaliera di 32 tasti e 32 registri sonori, come da progetto della stessa Ditta in data 25 Aprile 1935.

L’opera completa eseguita con materiale scelto e secondo i più moderni perfezionamenti, viene data collaudabile per la somma globale di Lire 68.000 (sessantottomila).

Il pagamento verrà effettuato per un terzo all’ordine, un terzo al collaudo da farsi ad opera compiuta e la rimanenza a un anno dopo.

La consegna, salvo casi di forza maggiore, verrà fatta per la 3ª domenica del prossimo Settembre.

Garanzia del lavoro per anni 10 da qualsiasi difetto di costruzione e di regolare funzionamento subordinato alla clausola manutenzione ordinaria.

Trasporto di tutto il materiale dalla fabbrica alla Cattedrale a carico della Ditta costruttrice d’effettuarsi a mezzo autotreno, rispondendo la Ditta per eventuale rischio e pericolo.

Le spese di soggiorno per gli operai montatori saranno pure a carico della Ditta.

Letto e confermato

convenzione dell'organo, firme

Il nuovo organo viene inaugurato il 6 ottobre, alle ore 17.30. Collaudatore dello strumento è il prof. M°. Cav. Federico Caudana.
… …
Conosciuto ed apprezzato per le sue qualità di organista compositore ed interprete, oltre ad essere compaesano ed amico di mons. Bernardi, il grande Maestro raggiunge Andria per eseguire un Concerto per l'inaugurazione del nuovo grande Organo elettrico.

Nell'  Atto di collaudo   Caudana scrive:

[Logo della Ditta MASCIONI]

Cattedrale di Andria

Andria, 6 Ottobre 1935 – XIII.

Invitati da S. E. Mons. Ferdinando Bernardi a collaudare il nuovo grande Organo della Cattedrale di Andria, costruito dalla Ditta Vincenzo Mascioni di Cuvio (Varese), siamo lieti di poter dichiarare, dopo attento esame, che l’Organo è riuscito, in tutti i particolari, di piena soddisfazione.

Lo strumento è a sistema puramente elettrico, a due tastiere di 61 note, con 12 Registri reali alla prima tastiera, 13 alla seconda, 7 al pedale, 11 registri meccanici, con un totale di 43 registri che raggiungono il N. di 2597 canne.

Tutti i registri sono degni del più alto elogio, per la giustezza del carattere, per la pastosità e l’eguaglianza del suono. Siccome sono tutti veramente eccellenti, scendere ai particolari, menzionando i singoli strumenti, è lo stesso che diminuire, sia pure in parte, il valore di questa dichiarazione.

Per quanto riguarda la parte meccanica, il sistema elettrico «Mascioni» ha raggiunto il massimo di perfezione, prontezza non solo negli strumenti di 2, 4 e 8 piedi, ma anche nei ripieni e negli strumenti di 16 piedi dei Manuali e della Pedaliera; in modo che è possibile realizzare sullo strumento tutti i passi più veloci, come trilli, note ribattute, ecc., con grande soddisfazione dell’esecutore.

Degno di nota è il tocco dolce, quasi pianistico delle tastiere, specialità della Ditta Mascioni, tanto utile all’organista, che sente la necessità di sentire sotto il dito una leggiera resistenza.

La costruzione dello strumento è solida. curata nei minimi particolari.

La «Consolle» è sobria ed elegante, la disposizione dei registri e delle molteplici combinazioni è comoda e molto pratica. La tonica dello strumento è proporzionata all’ambiente.

Felicissima la scelta dell’ubicazione, poiché l’organo è situato in Coro, donde la voce proporzionatamente viene distribuita nelle tre grandi navate del Tempio.

Vada il nostro plauso di tecnici a S. E. Mons. Ferdinando Bernardi, che volle questa magnifica opera e alla nobile Famiglia Ceci-Ginistrelli, che con tatto munifico andò incontro al desiderio di S. E. elargendo quanto era necessario per il compimento di questa opera grandiosa, e alla rinomata Ditta Mascioni che ha saputo costruire per la Cattedrale di Andria uno strumento veramente perfetto.

Firmato: M.° Federico Caudana
» M.° P. Antonio De Fidio

[Atto di collaudo estratto dal vecchio catalogo Mascioni]

[Nel Concerto per l'inaugurazione] vengono eseguiti i brani:
G. S. Bach – Toccata e fuga in Re minore
Moussorgsky – Il vecchio castello
Bossi – Canzoncina a M. V.
Caudana – Scherzo in Do Minore e Marcia nuziale.

Dopo questa prima parte del concerto ha luogo un discorso d'occasione pronunciato dal Can. D. Adolfo Barberis di Torino.

Nella seconda parte del concerto vengono eseguiti:
Mendelssohn – Sonata n. 2
Guilmant – Pastorale
Caudana – Mater amabilis
Dubois – In paradisum e Fiat lux.

[Quanto è scritto su sottofondo giallo è tratto dal libro "La Divina Arte dei Suoni, Vita e opere di Mons. Antonio De Fidio" di Michele Carretta e Benedetta Lomuscio, Di Bari lab, Andria, 2015, pp 45-49;
La copia dei documenti qui trascritti mi è stata gentilmente fornita da Michele Carretta, coautore del libro.]


Alcune targhe sulla struttura lignea dell'organo ricordano la sua realizzazione e i vari restauri avvenuti nel tempo; ecco quanto è scritto in esse:

MUNIFICENTIA
NOB. FAM. CECI GINISTRELLI
IN MEMORIAM
N. V. NICOLAI
CONIUGIS ET PATRIS
DILECTISSIMI
PROMOVENTE ET ENIXE ADLABORANTE
EPISCOPO FERDINANDO BERNARDI
MCMXXXV

ORGANUM HOC
UT DEI CULTUS SOLEMNIOR FIERET
IUXTA COSTITUTIONEM APOSTOLICAM
DE RE LITURGICA A PAULO VI
AUSPICE CONCILIO VATICANO SECUNDO
EDITAM
EXCELL.MUS EP. FRANCISCUS BRUSTIA
IN EGREGIAM FORMAM REDACTUM
ANNO MCMLXV RESTAURAVIT

TERTIO MILLENNIO ADVENIENTE
ORGANUM HOC
ARTE MIRA CONTEXTUM
TEMPORE TAMEN USUQUE CONFECTUM
REV.MI D.NI RAPHAËLIS CALABRO
ANDRIAE EPISCOPI
ANNO ORDINATIONIS EPISCOPALIS DECIMO
CATHEDRALIS CAPITULI SUMPTU
INTEGRUM RESTITUTUM EST
UT ORGANI CONCENTUS
ECCLESIAE LITURGIAE SOLEMNIA AUGEAT
MENTES AUTEM DEO
ELEVARE VALEAT
IN JESU CHRISTI EPIPHANIA
A.D. MCMIC
________

QUESTO ORGANO A CANNE
È STATO RESTAURATO CON IL CONTRIBUTO DEL
CAPITOLO CATTEDRALE DI ANDRIA
BANCO AMBROSIANO VENETO
E IN MEMORIA DI FELICE VERDE
ANNO MCMIC