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San Micheluzzo

Scricciolo di chiesetta più volte edificata
a ridosso delle mura a gomito della Porta di Federico
ed altrettante tristemente demolita
per incuria abbandono degrado
Sant'Andrea alle Grotte
perché non ci han serbato memoria alcuna
delle sue prime austere sembianze ...
e San Ciriaco tra Casalino e la Chiavara
chiesuola dei chiassi di Belvedere
che raccoglieva in preghiera e rinfrancava
viandanti rivenienti da Sant'Angelo al lago?

Negli stretti e ritorti vichi
tra l'erta Gelso e la spianata del Vaglio
sorge tuttora la duecentesca San Bartolomeo
donde per la stradina a fronte del mercato alimentare
riposte in capienti silos le riserve cittadine
il popolino del quartiere a casa riportava dal Palazzo
la quota di granaglie di spettanza dai raccolti
su muli e carri trainati per le ripide chiancate.

Da piazza Duomo incedendo per via Quarti
là dove il selciato si slarga di qualche planca
con una porticina in arco a sesto acuto
aperta nello sdrucciolo di traverso
è San Micheluzzo che si appropria dei tuoi sensi
l'affascinante imperscrutabile Deesis
affrescata nella lunetta absidale annulla
ogni altra attenzione alle presenze e al luogo.

E se viaggerai col fascino di quel tempietto nel trecento
vedrai uscendo il chiostro delle chiariste il convento
e Santa Chiara allineata alle altre case
un campaniletto a vela poggiato sul frontone
privi d'ogni apparenza e sfarzo suorine
operare tra gli umili e i sofferenti alla pari
in ospizio accogliere l'indigente e l'ammalato
curar nell'anime e nei corpi ansie ed afflizioni.

Percorrerai così quei vicoli con pindarica mente
e tra chiesa e chiesa le scalette negli archi dei sottani
ti offriranno umanità afflitta da travagli e da miseria
acculattata sui gradini a mondar mandorle
nettar capelli l'un l'altra dai pidocchi
ogni briciola dal desco a piluccare
vuotare all'alba i vasi nel comune
in bacinelle detergersi sul ciglio della porta
far concento all'Ave nelle sacre mura
sempre e nonostante scoprirai
un'umanità fiera delle origini della tempra
e delle sue chiesette.

"I pensieri del Folletto", SDT

San Micheluzzo

Scricciolo di chiesetta più volte edificata
a ridosso delle mura a gomito della Porta di Federico
ed altrettante tristemente demolita
per incuria abbandono degrado
Sant'Andrea alle Grotte
perché non ci han serbato memoria alcuna
delle sue prime austere sembianze ...
e San Ciriaco tra Casalino e la Chiavara
chiesuola dei chiassi di Belvedere
che raccoglieva in preghiera e rinfrancava
viandanti rivenienti da Sant'Angelo al lago?

Negli stretti e ritorti vichi
tra l'erta Gelso e la spianata del Vaglio
sorge tuttora la duecentesca San Bartolomeo
donde per la stradina a fronte del mercato alimentare
riposte in capienti silos le riserve cittadine
il popolino del quartiere a casa riportava dal Palazzo
la quota di granaglie di spettanza dai raccolti
su muli e carri trainati per le ripide chiancate.

Da piazza Duomo incedendo per via Quarti
là dove il selciato si slarga di qualche planca
con una porticina in arco a sesto acuto
aperta nello sdrucciolo di traverso
è San Micheluzzo che si appropria dei tuoi sensi
l'affascinante imperscrutabile Deesis
affrescata nella lunetta absidale annulla
ogni altra attenzione alle presenze e al luogo.

E se viaggerai col fascino di quel tempietto nel trecento
vedrai uscendo il chiostro delle chiariste il convento
e Santa Chiara allineata alle altre case
un campaniletto a vela poggiato sul frontone
privi d'ogni apparenza e sfarzo suorine
operare tra gli umili e i sofferenti alla pari
in ospizio accogliere l'indigente e l'ammalato
curar nell'anime e nei corpi ansie ed afflizioni.

Percorrerai così quei vicoli con pindarica mente
e tra chiesa e chiesa le scalette negli archi dei sottani
ti offriranno umanità afflitta da travagli e da miseria
acculattata sui gradini a mondar mandorle
nettar capelli l'un l'altra dai pidocchi
ogni briciola dal desco a piluccare
vuotare all'alba i vasi nel comune
in bacinelle detergersi sul ciglio della porta
far concento all'Ave nelle sacre mura
sempre e nonostante scoprirai
un'umanità fiera delle origini della tempra
e delle sue chiesette.
da "I pensieri del Folletto"     sdt
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