N. Adinolfi, Visita ad limina del 10 Nov 1714

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(stralcio da ...)

“ Visita ad limina” del 10 novembre 1714 [1]

di Nicola Adinolfi (vescovo eletto il 6/12/1706, ad Andria dal 28/12/1706 al 17/08/1715)


[ Precedono alcune note della Sacra Congregazione del Concilio sulla richiesta del vescovo di Andria di inviare per la visita al suo posto D. Gennaro d’Anelli. ]

Alla Santitą di N.ro Sig.re
PP. Clemente XI

1714

Per
Il Vescovo di Andria

     Beatissimo Padre

Il Vescovo d’Andria umil.[issi]ma creatura di V[ostr]Ŗ S[anti] non potendo essere di persona ą visitare i Sagri Limini p[er] il corrente scadente triennio 43: supp[li]ca umilm[en]te la S[anti] V[ostr]Ŗ degnarsi di ammettere d[ett]Ŗ visita p[er] mezzo di D. Gennaro D’Anelli Sacerdote di d[ett]Ŗ Cittą d’Andria.

[ Precede la procura notarile datata 10 novembre 1714 in favore di D. Gennaro Anelli e sottoscritta dal notaio D. Cesare de Tesse “ … Datum Andrię ex Nostro Episcopali Palatio sub die decima Mensis Novembris 1714 … Pręsens procurationis mandatum fuisse de voluntate supradicti Ill.mi, et R.mi Dni D. Nicolai Adinolfi E[pisco]pi Andrien p[er] mč scriptum necnon solito sigillo eiusdem Ill.mi, et R.mi Dni munitum atque propria eius manu subscriptum in mea pręsentia, et coram supradictis testibus, fateor Ego D. Cęsar dč Tesse publicus ubique Ap[osto]lica Auth[oritat]e Not[ariu]s, qui requisitus signavi die, Mense, et Anno quibus supra &..” . ]

[trascrizione del testo originale in latino] [2]

E.mi, et R.mi Dni.

Quę prņ statu huius meę Ecclesię Andriensis distinctč retuli EE. VV. Idibus Februarij 1712. occasione visitat[io]nis Sacrorũ Limunum prņ quadrad[esi]mo secundo triennio, et quę fuerunt quoque relata per f[elici]s Me[mori]ę D: Andream Ariani meum immediatum Prędecessorem in duabus suis relationibus statum pręfatę Ecclesię continentibus EE. VV. transmissis sub datum Andrię quart_ Kalendas Februarij 1700. et sub datum Andrię die 8. Augusti 1705. eadem repeto, et in memoriam EE. VV. revoco in pręsenti occas[sio]ne Visitat[io]nis eorumdem Sacrorũ Liminum prņ quadragesimo tertio triennio iąm iąm proximé futuro, et instanti.

Id quod toto corde cupio est Deputatio Vicariorum prņ exercenda Animarum cura ad formam, et tenorem Sac[ri] Concilij Trid[enti]ni decretorum cłm assignat[io]ne congruę iuxtą numquam satģs commendatam dispositionem Constitut[io]nis S. Pij V incipiens = ad exequendũ = latę, et emanatę sub die 15 Novembris 1567. nec sonant amplius EE. VV. ut in hac Civit[at]e cura Animarum anted[ic]ta vagé exerceat[ur] per Capitulũ Cathedralis tamquam principalis, et per Capitulum Colleg[ia] Sancti Nicolai tamquam coadiutricis;
cłm defectus (pręsertim in necessaria assistentia, et auxilio morimundis pręstando) sint quotidiani, reversus quęruli qui nobis fiunt pčr personas moribundis coniunctas sint continui, nčc sine Animi nostri summo dolore, et lacrimis ponderamus opus tąm pium, tąm necessariũ, et salutare quotidič emitti, et id intolerabilius est, quod singuli sua excusat[io]ne saltčm apparentčr probabili immunes ą tanta pręgiudiciali omiss[io]ne se tueri totis viribus conantur,
cui male, utģ experientia tot annorum me docuit, non alitčr occurri potent[ur], quąm per deputat[io]ne prędictorum Vicariorum, qui instar Parochorum propriorũ earumdem vices supplere, ac gerere possint et debeant ea sedulitate, ac vigilantia, prout rei gravitas exigit;
supčr quo unicč meas pręces humillimas EE. VV. nunc iterum pongo, earumdem oraculum exposcendo, et expectando, prout per dictum meum Prędecessorem, et meipsum, alias occas[io]nes etiam visitat[io]nis Sacrorum Liminum EE. VV. fuit instantiss[i] supplicatum, et profundiss[i] inclinatus sacras vestas purpurea somni venerat[io]ne deosculor.

Andrię die decima Ms Novembris 1714.

E.E. V.V.

Hum[illim[us,dev.[otissim]us et oblig.[atissi]mus Ser[vu]s verus
        D. Nic[olau]s Adinolfi E[pisco]pus Andrien[sis]

  

[traduzione]

Emin.mi e Rev.mi Signori

Ciņ che sullo stato di questa mia Chiesa ho comunicato alle Eminenze Vostre il 13 febbraio 1712 in occasione della visita dei “Sacri Limini” [cosģ in italiano a quel tempo] per il 42° triennio, e che era stato anche comunicato da D. Andrea Ariano, mio immediato predecessore di felice memoria, in due sue relazioni, contenenti lo stato della predetta Chiesa, alle Eminenze Vostre trasmesse da Andria in data 29 gennaio 1700 ed 8 agosto 1705, esse riprendo e richiamo alla memoria delle Eminenze Vostre nella presente occasione di visita ai “Sacri Limini” per il quarantatreesimo triennio che sta lģ lģ per compiersi.

Ciņ che con tutto il cuore desidero č l’incarico dei Vicari per l’esercizio della cura delle Anime secondo le regole e le disposizioni dei decreti del Sacro Concilio Tridentino con l’assegnazione della congrua in base alla mai abbastanza raccomandata disposizione della Costituzione di S. Pio V iniziante “ad Exequendum” data ed emanata il 15 novembre 1567, per non ancor pił indicare alle Eminenze Vostre che in questa Cittą la suddetta cura delle Anime č esercitata disordinatamente dal Capitolo della Cattedrale, come principale e dal Capitolo della Collegiata di S. Nicola come coadiutrice;
poiché le carenze (soprattutto nella necessaria assistenza e aiuto ai moribondi) sono quotidiane, e di ritorno le rimostranze verso di noi dei congiunti dei moribondi sono continue, non senza grandissimo dolore e lacrime dell’animo nostro, consideriamo che un’opera cosģ pia, necessaria e salutare sia eseguita quotidianamente, e quel che č pił intollerabile č che i singoli [Capitolari], a propria giustificazione nemmeno apparentemente immuni da tanta pregiudiziale mancanza, tentino di proteggersi con tutte le forze;
a questo male, come m’insegna l’esperienza di tanti anni, non si puņ rimediare diversamente che attraverso l’incarico dei predetti Vicari, i quali, come i Parroci, svolgano le funzioni loro proprie, e possano e debbano gestire con quella sollecitudine e cura che la gravitą della cosa richiede;
unicamente su ciņ ora nuovamente volgo le mie umilissime preghiere alle Eminenze Vostre, sollecitando la vostra decisione, come č stato urgentissimamente supplicato alle Eminenze Vostre dal detto mio Predecessore e da me stesso nelle altre circostanze anche di visita ai Sacri Limini; quindi profondissimamente inchinato con somma venerazione bacio le sacre purpuree vesti.

Andria, 10 novembre 1714.

delle Eminenze Reverendissime

Umilissimo, devotissimo e obbligatissimo vero servo
D. Nicola Adinolfi Vescovo di Andria


NOTE

[1] Le riproduzioni delle Visitae ad Limina (visita dei sepolchi [limina→soglie all'ultraterreno] degli apostoli Pietro e Paolo) sono tratte da "Microfilm DOM - N-5228, ARCHIVIO VATICANO, Cong. Conc. Andria, P. IA".
Le Visitae ad Limina (Apostolorum Petri et Pauli) qui documentate sono quelle nuovamente istituite nel 1585, dopo il Concilio di Trento.
La data qui scritta si riferisce a quella apposta in calce alla RELAZIONE sullo STATO DELLA CHIESA inviata dal vescovo alla Santa Sede.
[2] Le parentesi quadre indicano lettere non presenti per abbreviazione.
I puntini di sospensione (…) o ___ indicano lettere, parole o gruppi di parole di difficile lettura sul manoscritto, non solo molto antico ma anche non perfettamente riprodotto.
Il grassetto ed il corsivo non sono presenti nel testo originale.