Santa Visita del vescovo Triveri del 24-11-1694

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Santa Visita del vescovo Triveri del 24 novembre 1694 [1]
alla Chiesa di S. Maria Madre delle Grazie

[trascrizione del testo originale in latino] [2]] [traduzione]

Visitatio eccl.[esi]æ S. M.[ari]æ [Mater] gratiarum

Die 24 9.mbris [1694] hora 21 circ.ter

Ill.mus cũ suis assumptis accessit ad eccl.[esi]ã S. Mariæ gra.[tia]rũ posita in loco dicto [spazio vuoto , forse “Plancole”, come in un documento del 1201] intus Civitate, ubi cũ pervenisset, et aň[te] alt.[ar]e maius deo ad honorē eius Sant. Matris dicatũ, orasset, illud p.[rim]° loco visitavit.
Pro tabula deservit in hoc altari Imago B.[eatissim]æ M.[ari]æ in pariete depicta, quæ vitro, et velo coope[ri].tur. Caput ipsius Imaginis est sicut et illud pueri Iesus, semi corona argentea redimitũ a lateribus verò tabulis sectis inauratis, et picturis ornat.s.
Estq.[ue] totũ Altare sub tribuniã collocatũ, et inferius balaustrata lignea cingitur. Tribus tobaleis operitur estq.[ue] in omnibus decenter ornatũ.
In eo celebratur sanctæ missæ sacrificium singulis diebus festivis elemosinã praebentibus, ex eccl.[esi]æ eiusdem Redditibus, duobus sacerdotibus ad ipsius administrationẽ ab Ep.[isco]po singulis annis deputatis.

Altare S. Io[ann]is Baptistæ

A latere evangeli adest aliud Altare sub titulo S. Io[ann]is Bap[tis]tæ, in quo erectum est beneficiũ, quod possidetur P. Leonardo Calcagno, qui ut d.[ict]ũ fuit, illud possidere asseritur sine ullo onere, quod melius examinabitur in Visitat.[io]ne Beneficiatorũ.
In hoc Altari adest tabula in qua depicta cernitur Imago S. Precursoris Domini, et est suff.[iciente]r ornatũ.

Sacra suppellettilis

In quodã Armario in eodẽ lat.[er]e et propé finẽ eccl[esi]æ posita adest Sacra Suppellettilis ad usũ, et orna[men]tũ Altaris deserviens.
In ipso itaq.[ue] inventa fuerunt quæ seq.[uuntu]r Duo Calices Argentei et alij duo cū cuppa et patena de Argento reliquũ de aurĭchalco inaurato. [spazio vuoto] paucæ lampades de Argento, Planities cuiuscumq.[ue] coloris, ñ quidem pretiosæ, sed pensata eccl[esi]æ qualitate suff.[iciente]r decorosæ, eo magis, quod Administrationem deputati iã scripserunt Neapoli ut fiat Alt.[ar]e de damasco cũ purtis, et velis cuiuscumq.[ue] coloris.
Adest, et Campanula qua populus ad sacrum vocatur.

Adsunt duæ portæ suff[icie]nter tutæ, sed hoc ñ obstante ad maiorẽ securitatẽ de.[cre]tum fuit.
Quod Mobilia Argentea tenentur apud R. D. Ioseph Cesi Eccl.[esi]æ Cath[edra]lis Archid[iaco], et unum, et duobus deputatis ad ipsius Eccl.[esi]æ administrationẽ, facta prius notula eorundem tam quoad num.[er]ũ tã quoad pondus ab eodem subscribenda, et in loco apto conservanda.

Extra d.[ict]a Eccl.[esi]a a p[ar]te evangelij adest viridariũ ad eandem spectans, ex eo autem p[er] scalã lapideam ad quoddam parvũ cubiculũ ascenditur, at inde sup[er] parvã quandã Cantoriã, in qua parvũ organũ ad decorẽ eccl.[esi]æ reperitur, ingreditur.
Adest etiam in dicta eccl.[esi]a parva Sacristia cũ genuflexorio aliisque Sacerdoti celebranti necess.[ari]is.

Visita alla Chiesa di S. Maria Madre delle Grazie

24 novembre 1694, ore 21 circa

L’Illustrissimo con i suoi co-assunti si recò alla chiesa di Mater Gratiæ, eretta nella contrada cittadina detta [spazio vuoto, forse “Plancole”, come in un documento del 1201]; ivi giunto, dopo aver pregato Dio davanti all’altare maggiore dedicato della sua SS. Madre, lo visitò per primo.

In questo altare come pala c’è l’Immagine della Beatissima Maria affrescata sulla parete, protetta da un velo ed un vetro. Il capo della stessa Immagine, come anche quello di Gesù bambino sono cinti da una semi corona, e inoltre ornati ai lati da incisioni in legno dorato e dipinti.

L’intero altare è collocato sotto un baldacchino e cinto, sotto la gradinata, da una balaustra di legno; lo coprono tre tovaglie ed è tutto decorosamente addobbato.

Su di esso si celebra il sacrificio della santa messa nei soli giorni festivi, che si procurano l’elemosina dai redditi della stessa chiesa, con due sacerdoti, ogni anno dal vescovo incaricati della sua amministrazione.

L’Altare di S. Giovanni Battista

Sul lato dell’evangelo c’è un altro altare dedicato a S. Giovanni Battista, nel quale è eretto un beneficio, posseduto da P. Leonardo Calcagno, il quale, si disse, asserisce di possederlo senza alcun obbligo; ciò dovrà essere meglio controllato nella visita dei benefici.

In questo altare c’è un quadro nel quale appare dipinta l’immagine del Santo Precursore del Signore, ed è ornato sufficientemente.

Le sacre suppellettili

In un armadio, posto sullo stesso lato in fondo alla chiesa, è conservata la sacra suppellettile che serve per il servizio e l’ornamento dell’altare.

In esso infatti fu trovato quanto segue: due calici argentati ed altri due con coppa e patena d’argento ed il resto di ottone dorato. [spazio vuoto] poche lampade d’argento, pianete di vari colori tuttavia non preziose, ma ritenute per qualità sufficientemente decorose alla chiesa, soprattutto perché gli incaricati dell’Amministrazione hanno già scritto a Napoli, perché si faccia per l’altare un completo di damasco con parti e veli di tutti i colori.

C’è la campanella con la quale si invita il popolo alle cerimonie sacre.

La Chiesa ha due porte sufficientemente protette; ciò non ostante, per una maggiore sicurezza, fu deciso:
Le suppellettili d’argento si conservino presso il Rev. D. Giuseppe Cesi, arcidiacono della Chiesa Cattedrale, e presso uno o ambedue i deputati all’amministrazione della Chiesa, dopo che sia stata da loro redatta e sottoscritta una nota indicante sia il numero che la qualità degli oggetti, e si conservino in un luogo idoneo.

Fuori di detta chiesa, sul lato dell’evangelo c’è un giardinetto di sua spettanza, dal quale per mezzo di una scala di pietra si sale in una stanzetta, e, da questa, si accede nella superiore piccola Cantoria, dove esiste un piccolo organo per il decoro della Chiesa.

In detta Chiesa esiste pure una piccola sacrestia con un inginocchiatoio e quant’altro è necessario al sacerdote celebrante.



NOTE

[*] Questa Visita Pastorale è stata letta e trascritta, dall'originale "Acta Sanctae Visitationis Episcoporum Andriensium" (ASVEA), presso la Biblioteca Diocesana "S. Tommaso d'Aquino" di Andria.
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