Contenuto

Menù delle pagine principali

Chiesetta di San Bartolomeo

recarsi a visitare la chiesa di San Bartolomeo
La chiesa di San Bartolomeo è tra le più antiche del vecchio Borgo, insieme alla Chiesa inferiore della Cattedrale detta del Redentore o di San Pietro, la scomparsa chiesetta di Sant'Andrea nei pressi dell'omonima Porta della Città, San Simeone, San Giovanni Battista (poi Mater Gratiae), San Micheluzzo e San Nicola (non l'attuale, ma quella precedente).

Sorge all'incrocio tra la via omonima e via Stefano Jannuzzi che ad essa conduce provenendo da Via Vaglio; quivi il percorso si slarga leggermente, quasi a voler dotare il luogo di un piccolo sagrato.

Questa chiesetta, che alcuni storici affermano essere sorta su un antico tempio di Mercurio (?), è citata in un documento ormai irreperibile dell'Archivio Vescovile (trascritto dall'Ughelli nella sua Italia Sacra, col. 926) come già esistente nel 1196 quando il vescovo di Andria, Riccardo, "trasferì le reliquie dei Santi Erasmo e Ponziano nella Chiesa di San Bartolomeo".

[cfr. P. Barbangelo, Andria nel Medioevo, tip. Guglielmi, Andria, 1985, pag 122]

Presso la chiesetta sorse nel XIII secolo uno dei quattro ospedali della città. Racconta il D'Urso

"Anni 1266 ... Si distinse allora la pietà del magnifico Jacopo Gammarota, il quale ... cedé il suo palazzo, sito dove oggi è la clausura delle Benedettine, e lo dichiarò spedale di S. Riccardo. ...

Ma con ciò neppure si era dato un riparo sufficiente; mentre la città contava oltre a ventimila individui; e lo spedale della Misericordia [a destra della chiesa di Santa Maria in Porta Santa] era molto angusto, e povero. Fu allora che, ad esempio del Gammarota, unite insieme quattro illustri, e nobili famiglie anche Andriesi, cioè Quarti, Marulli, Fanelli Madia e Superbo, le quali col proprio denaro fondarono altri due spedali, quello della Trinità [presso la Cattedrale], e quello di S. Bartolomeo: riparando così al bisogno degli Andriesi infermi, e feriti, ed anche agli esposti."

[R. D'Urso in Storia della Città di Andria, tip. Varana, Napoli, 1842, Libro IV, Cap.XII, pp.80].

L'edicola a sinistra dell'ingresso alla chiesetta contiene un dipinto raffigurante San Bartolomeo (dall'evangelista Giovanni chiamato Natanaele), non molti anni or sono restaurato dal pittore andriese Carmine Conversano.
Il Santo mostra con la destra (come nella cappella Sistina) la pelle di cui lo hanno “svestito” gli aguzzini; è immobilizzato nel braccio sinistro ed evidenzia nei contratti lineamenti del viso un'acuta sofferenza.

Piccolo sagrato di San Bartolomeo      l'edicola di San Bartolomeo