altare maggiore

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Altare maggiore

Questo pregevole altare in marmi policromi proviene dalla demolita chiesa della SS. Trinità (detta un tempo anche "delle Monache"): era l'altare laterale destro.   Fu realizzato dallo scultore Marino Palmieri di Napoli, commissionatogli nel 1775 dal monastero dell'annesso convento di Benedettine (come risulta da un documento trovato dall'architetto Gabriella Di Gennaro e citato nella sua tesi di laurea).

Eccone parte della commissione, tratta dal documento, in cui si descrivono i marmi da utilizzare:

"Il primo grado, e predella secondo apparisce nel disegno, siano col sotto grado in bardiglio fiorito, come parimenti siano le due zoccolature. Il paliotto col suo intaglio, e festone, che abbia tutto l’intaglio ben scartocciato, l’ovato d’immezzo colla Croce abbia nel fondo il lapislatis fittizio colla Croce rilevato di pietra gialla, cioè i soli raggi, ed il giratonno, ed il fondo del detto pagliotto commesso di Borolea di Francia.  Il fondo, che attacca al modiglione della mensa sia di giallo di Siena.  Il modiglione sia ben intagliato, e scartocciato, ed il fondo sotto del medesimo con Saravezza. La cartella a canto al detto pezzo sia con giallo di Siena con i suoi listelli. Il piedistallo sia ben rilevato nel suo intaglio, e nel fondo di mezzo di verde e nei laterali di broccatello di Spagna. La cartella a cantone sia fatta asconciglio, e che abbia il suo ornato secondo apparisce.
La mensa sia otto palmi di lunghezza, e larga palmi due, e mezzo. Il gradino piccolo tutto liscio ingrastato di giallo di Siena con i suoi listelli neri, e le rosette come appariscono al disegno siano di pietra rossa di Venezia. Il gradino grande nelle sue ciappe abbia un ottimo rilievo, ed il fondo di mezzo sia di lapis lazari fittizio con i listelli gialli. Li due pezzi di detto gradino corrispondenti sopra detto piedistallo abbiano nel fondo di mezzo giallo simile a quello fondo del pagliotto, ed il fondo di verde chiaro.
Li due capi altari siano ben rilevato e scorticciato come apparisce nel disegno. Il fregio, che gira per tutto sopra detto gradino sia di boroleo oscuro, e la tavoletta scartocciata, secondo apparisce nel disegno. La ciappa di mezzo al detto gradino oncie trè.
Nel fondo della cappella debba girare a torno a torno dai piedi sino sopra alla cima un regolo bardiglio chiaro di larghezza corrispondente all’altezza di tutta la cappella, tutto il fondo di essa cappella in quelle parti che appariscono, sia vestito di Saravezza.
La cornice del quadro secondo le misure esatte, che si mandaranno anco se nella parte superiore della cornice fusse centinata, debba essere un pradettone rilevato a perfezione, e che abbiano le sue foglie secondo apparisce nel disegno, ed il fondo delle foglie di broccatello, di Spagna, e le ciappe di essa cornice siano di giallo di Verona coll’istesso commesso di broccato di Spagna.
L’ovato o sia occhio dell’ovato secondo la misura sarà mandata, e tutto l’ornato sia ben rilevato, e scartocciato come apparisce nel disegno.
Si è eletta la parte destra del disegno, che rappresenta un panno attaccato ad uso di padiglione, tutto il marmo del medesimo marmo sia bianco, eccetto la rovesciatura, attaccamento sia di broccato di Spagna, e colla francia d’intorno di giallo.Tutte le stelle siano lavorate di giallo di Verona, ed ingrastato dentro al marmo dell’istesso panno.
Tutti li marmi a torno del disegno disposti siano di marmo statuario ben lustrati a specchio, e ben lavorati, secondo il disegno
".