Chiesa di S. Bartolomeo

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Facciata di San Bartolomeo

da "Il Capitolo Cattedrale di Andria ed i suoi tempi"

capitolo IV "Chiese figliali della Cattedrale di Andria"

di Michele Agresti (1852-1916)

Chiesa di S. Bartolomeo

La Chiesa di S. Bartolomeo, secondo lo Storico D'Urso, par che fosse stata in origine una Chiesa pagana, dedicata al Dio Mercurio, e poscia, dai primitivi cristiani, all'Apostolo S. Bartolomeo.
Anticamente [e forse prima del 1000] questa Chiesa, come le altre due di S. Simeone e di S. Martino, che ora più non esistono, par che fosse stata Chiesa parrocchiale, giacché, in essa, esisteva un fonte battesimale; ed il fonte battesimale, come tutti sanno, est signum univocum Parochialitalis [1].
Dell'esistenza di queste fonti battesimali nelle suddette chiese se ne fa larga menzione nel libro delle cause fra il Capitolo della Cattedrale ed il Vescovo Ferrante, che pretendeva avocare a se tutti i diritti parrocchiali [2].
Per quel che riguarda la Chiesa di S. Bartolomeo, ci basta citare un'istrumento del Notar Sebastiano Cristiano del 10 Luglio 1763, nel quale i fratelli Giuseppe e Stefano Iannuzzi attestano, come nel sottano della lor casa palazziata, sito nella strada di S. Bartolomeo. ... sta un Fonte di pietra di figura rotonda e mezza sferica, la quale dal loro padre li fu detto molte volte averlo egli comprato dalla suddetta Chiesa di S. Bartolomeo, ove detto Fonte anticamente era stato … .
Questa Chiesa, anticamente, era molto più ampia della presente. Difatti, nella medesima relazione dei Signori fratelli Iannuzzi é detto: dippiù attestano qualmente in occasione che anni addietro essi attestanti fecero alcuni edificii ed uno scavo in un sottano a detta loro palazziata, e propriamente in un sottano contiguo a detta Chiesa di S. Bartolomeo, in quello scavo trovarono molte frantume di osse mezze tarlate ed antiche di cadaveri umani, e stimarono, conforme stimano e giudicano che la fossero seppelliti in detta Chiesa, la quale si estendeva in detto sottano anticamente, conforme lo dimostrano le chiamate delli edificii antichi di essa Chiesa. ... (Forse, fra quelle ossa, dovettero andare confusi i corpi dei Santi Martiri Erasmo e Ponziano, chè l'Ughelli ci dice esser stati depositati in questa Chiesa di S. Bartolomeo, sotto il Vescovado di Riccardo II, nel decimo secondo secolo).
Da un altro istrumento del medesimo Notar Cristiano del 16 Giugno 1763 risulta, come in questa Chiesa di S. Bartolomeo anticamente vi era un ricco beneficio sotto il titolo del medesimo santo, con l'obbligo di molte messe e delle annuali riparazioni e suppellettili sacre. Ciò viene attestato, in quell'istrumento, dal Canonico della Cattedrale D. Leonardo Frisardi, allora Rettore di questa Chiesa.
Nel 1266 a questa Chiesa fu annesso l'Ospedale sotto il titolo di S. Bartolomeo, del quale abbiamo fatto parola nel I. volume di questa opera. Tutto quel comprensorio di case, appartenenti ai Signori Iannuzzi, ed ora al Sig. Vaccarella, facevan parte di detto ospedale.
Nulla di rimarchevole oggi presenta questa Chiesa, ridotta ad una piccola Cappella, della quale prese gran cura il benemerito Cappellano D. Riccardo Avantario, zelante e pio Canonico della Cattedrale, morto il dì 19 Dicembre 1909. A lui successe il Canonico D. Michele Campanile, che ne tiene attualmente la Rettoria di questa Chiesa.

[1] Ciò fa supporre che, in origine, la cura delle anime non era solamente presso la Cattedrale, come lo fu in seguito sino al 1853, ma era suddivisa in altre Chiese. Difatti, nelle relazioni ad S. limita dei Vescovi Resta (1590) e Strozza (1629), troviamo che il Resta riferiva: Adsunt intra et extra dictam civitatem [andriae] nonnullae Ecclesiae, quae conferuntur tamquam beneficia simplicia, illas vero intus Civitatem parochiales olim fuisse ferunt. (Dall'archivio delle visitazioni ad S. Limina della S. Cong. del Concilio: Lib. litt: A: fol. 200 e 201). II Vescovo Strozza riferiva: In Andria sono dodici mila anime in circa... Ci sono. dieci Chiese dentro la città, alcune delle quali molti anni addietro erano Curate, oggi non v'è nè alcuna, ma tutta la Cura risiede presso la Cattedrale e la Collegiata di S, Nicola... (Archivio del Concilio Litt. A, fol, 228).
[2] Archivio capitolare.
[tratto da "Il Capitolo Cattedrale di Andria ed i suoi tempi", di Michele Agresti, tip. F. Rossignoli, Andria, 1912, vol.II, pagg. 74-75].