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[manoscritto - foglio 2, recto]
[traslitterazione in caratteri stampati]
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L'esito felice della costruzzione di Andria in forma di Citta ampia e
ben munita, ridotta a termine fra'l corso di circa anni otto, non picciol
fomento somministrò all'ambizione del conte Petrone, che vago di
nuova gloria, ed acquisto, si applicò a mettere in miglior prospetto l'al=
tro villaggio nel continente, chiamato Coreto, oppur Quadrato. Intor=
no a quelle quattro Torri, ed antichi edifizj, che lo componevano, egli
raccolse moltiss.ē Genti da Vichi, e Borghi, che gli andavano eretti d'ap=
presso in varie distanze, fè che unite si fossero in un corpo, ed ivi fabri=
cate avessero le loro abitazioni, in modo che fra pochi anni, quel
Villaggio si vide ridotto a termine d'un'abitaz.e di piu migliaia di Gē=
ti, si che anch'egli cominciò ad esser ben conto nello Stato; ma non lo
cinse di mura al pari di Andria. E proseguendo Petrone il conceputo
disegno di dare un compiuto lustro a tutta la sua Contea, voltò le sue
mire agli altri due Villaggi, che ergevãsi sulle sponde del mare; ed
estendendo nuove abitazioni, casamenti, e strade accanto di quelle vec=
chie, che formavano il Villaggio di Biseglie, e di Barolo, circondando=
li di mura, e d'antemurali, a somiglianza di Andria, indi altre due
ben popolate Città ne sursero. Quindi è, che l'appulo Poeta di lui cantò:
Ædidit hic Andrum: Fabricavit inde Coretum.= Byxilias. Barulum ma=
gis ædificavit in oris.   I. Andria quantunque apparisca compita nel=
l'esterior sua forma, al di dentro però molto spazio conteneva
ancora ingombrato di edifizj e popolazione: molti anni in appres=
so v'abbisognarono per renderla ripiena, e compita, talche Petrone suo
Conte non godè del piacere, che nutriva nel suo cuore.  Conciosiache
mancati di vivere Guiglielmo braccio di ferro, ed il suo successore, nel=
ed Unfredo ancora suo germano
la Contea di Puglia Osmondo Dragone, cui successe Roberto Guiscardi fra=
tello minore di essi, nell'anno 1053. e 1057. non molto lungi da questo
tempo, ancor Petrone nel 1061 cedé al suo Fato, ed erede de' suoi tesori,
della contea di Trani, e delle nuove erette cittadi rimase Petrillo suo
Figlio: giovin d'un indole boriosa ed altiera, cagione della sua futu=
ra rovina, e che non tollerava subbordinazione a maggiori.
Roberto Guiscardi ambizioso di maggior gloria, ed acquisto, mutando
il titolo di Conte in quello di Duca, dallora in poi  appellarsi fece Duca
di Puglia: e mal soffrendo le angustie di questa, e'l rimanente de' Greci,
che nelle città littorali presidiavano, e sopratutte in Bari, ivi s'incami=
na con un poderoso esercito, l'assedia, e la scuote, ma non l'acquista;
dura in questo assedio per anni quattro, alla perfine viene a capo del
suo disegno, e nell'anno 1070 se l'arrende, e se ne impossessa, esterminã=
do
di là ogni reliquia greca; sul cui esempio temendo le altre citta di
non restar vittima de' Normandi, come dopo Bari restò Egnazia,
Otranto, Brindisi, e Canosa volentieri si arrendono, e si assoggettano
al suo dominio, ed ecco l'intiera Puglia normanica addiviene.
Spedito da

 

 

 

 

 

 

 





1   Guilielm.
appul: lib.[II  30
]
de Normand.