Rapporto con la tradizione ... La benedizione delle campane

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Rapporto con la tradizione filtrato dalla modernità
I simboli con la forza della semplicità

Riccardo Ruotolo
Ingegnere e progettista del nuovo complesso

11 – La benedizione delle campane.

Nel Complesso parrocchiale “Madonna della Grazia” ci sono altre due realtà esterne che vanno considerate come essenziali: il campanile e il portone principale d’ingresso.

 
[11 marzo 2018: Intitolazione strada a Mons. Giuseppe Ruotolo e posa prima pietra d'angolo della Chiesa (foto sx: "Savio il Fotografo" di Andria)]

Il campanile completa il volto della facciata e la sua forma slanciata verso il cielo ci induce ad alzare lo sguardo, verso l’infinito celeste della grandezza di Dio; anche il suono delle campane s’innesta nell’armonia delle linee esterne del Tempio a completamento di un’armonia di linguaggi figurati: architettonici, strutturali, acustici.

Il giorno 11 marzo 2018, in occasione dell’intitolazione della strada di accesso al nuovo complesso parrocchiale a Mons. Giuseppe Ruotolo Vescovo di Ugento ed alla posa della Pietra nell’angolo dell’ingresso all’Aula liturgica, sono state benedette le quattro campane di bronzo fuse nella Pontificia Fonderia Marinelli e donate alla Parrocchia dalla famiglia Sanguedolce di Andria in memoria del Cav. Leonardo Sanguedolce.

       
[1 marzo 2018: La benedizione delle quattro campane e  il Campanile (foto sx, "Samele Fotografia"; foto centro: "Savio il Fotografo")]

La porta principale d’ingresso al Tempio è l’elemento più importante per iniziare un percorso di fede che culminerà nel sacrificio che si celebrerà sull’altare. Una porta, un ingresso di una Chiesa induce il fedele ad andare oltre, per scoprire che cosa c’è dentro, quali assonanze ci sono con l’esterno, con quale spiritualità il contesto spaziale architettonico interno lo potrà coinvolgere; la porta che si apre per scoprire il mistero che è dietro è un eloquente segno di accoglienza, un invito quasi pressante ad entrare. Il cristiano sa che oltre la Porta c’è lo spazio della riconciliazione, della penitenza, della comunione fraterna, della misericordia e del sentirsi protetti dalla divinità.

La Chiesa è intitolata alla Madonna, ma per noi la Porta doveva avere il segno del Cristo. Volevamo una porta in bronzo ma i costi erano eccessivi, pertanto, abbiamo optato per il legno, il rovere a massello con cui sono state fatte tutte le porte del nuovo complesso parrocchiale. La porta principale è costituita da due ante e al centro è disegnata una croce con il lato verticale realizzato in ottone mentre quello orizzontale è in legno rovere traforato con lo sfondo in legno noce; questa croce simbolica è distaccata dal legno del resto della porta da quattro vetri, anch’essi a forma di croce, pellicolati con l’immagine del cielo stellato: sono tutti simboli che il fedele ritroverà all’interno.

      l'aula
[La porta principale della Chiesa - il tappeto di marmo "Emperador" che porta all'altare, alla "Mater Gratiæ", ... (foto dx: "Samele Fotografia" di Andria)]

Appena entrati nel Tempio, ci si ritrova su di un tappeto largo 140 cm fatto di marmo “Emperador”, di colore caldo che ci invita a camminare verso l’altare; appena giunti al presbiterio, la guida marmorea si divide in due rami: uno porta ai piedi del dipinto della Madonna della Grazia, che è una riproduzione dell’affresco esistente nell’antica Chiesa di Mater Gratiæ, l’altro conduce a mezzo di una tenda ed una porta allo spazio ottagonale centrale di tutto il nuovo complesso parrocchiale.
In questo spazio il tappeto di marmo s’incrocia con un altro della stessa natura e grandezza che proviene dall’ingresso esterno per accedere alla Chiesa feriale. Quindi, dall’interno della zona centrale ottagonale il tappeto porta a quattro direzioni principali: l’ingresso alla Chiesa feriale, l’uscita sul portico tre alberi, l’ingresso all’Aula liturgica e quello che conduce alle opere parrocchiali dove termina sotto la porta che si apre sul chiostro. È una simbolica guida per tutto il complesso parrocchiale.