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[manoscritto - foglio 60, verso]
[traslitterazione in caratteri stampati]




























canonicale derelitto da tutti, fu nella dura necessita di condursi solo ad associar
il Defunto, per sepellirlo nella di lor chiesa. Colpo piu amaro di questo provato
non aveva ancora per il passato, stimandosi deriso, e non tenuto in conto: quin=
di dispettoso, stimolò gli eredi a fare un ricorso alla Maestà del Re contro il
Colleggio di S. Nicola, con una rappresentanza esagerata del fatto, quasi tumul=
tuoso. Dalla Maestà del Re venne spedito ordine all'Udiaenza di Trani d'infor=
marsi dell'occorso, e riferire. Fu eseguito il real comando, e presa dal ministro
l'informaz.e; rilevò esser sempre stato tale il solito, e niente essersi innovato.
Si attendeva con ansia il risultato, ma non vi fu chi ne dasse il menomo rag=
guaglio, e restò seppellito nell'obblio tutto il successo, come di niun conto, e ridicolo.
  Ora dal Collegg.o di S. Nicola stimasi opportuno di dar principio alla Risolu=
zione de' due Dubbj sopra enunciati, già decisi nel Tribunale dell'A.C., e per
richiamo portati in quello della Sagra Ruota, e si dà moto alla facenda
circa il mese di 7brē del corrente anno 1752; ove si consumò il tempo
di anni circa tre, per averne la finale sentenza. Ciò, e quanto in questo
spazio si oprò, quel che si produsse, e si scrisse dagli Avvocati, tutto va registra=
to nel libro delle allegazioni, e sommarj, che si conservano in Archivio, d'
onde si rileva la Relazione dello Stato della Chiesa di S. Nicola, mandata
ad sacra limina dal Vescovo Anelli nell'anno 1750, non dissimile da quel=
l'altra, che trasmise nell'anno 1746. Fra questo tempo in Andria la Fratellã=
za
del SS.o Sagramento, eretta nella Collegg.a di S. Nicola, la quale tiene obbligo
per sua Istituz.e d'intervenire alla processione del SS.o Corpo di Cristo nel lune=
dì infraottava, che si sollenniza dal pred.o Colleggio, come per concessione,
e decreto della Sag.a Congreg.e & e qual Fratellanza tiene obbligo, e peso di
somministrare le ceri necessarie per tal funzione, mal soffrendo di veder ri=
stretta questa processione nel termine angusto di poche strade della città, e
vedendo, che dalla Maestà del Sovrano erasi data libertà a' laici di esercitare
tali funzioni per ovunque loro fosse grado, senza limitaz.e di confini, e vie,
risolve, con previo Consiglio de' Giusperiti, uscir da tali prescritti cancelli, e
portarsi per ogni strada, che l'aggradisse: Sicche sopragiunto l'anno 1754, e
venuto al punto di quel giorno, che sollennizzar dovevasi la solita Processio=
ne dal Colleggio coll'intervento de' predetti Confratelli, questi si posero in
stato d'avvalersi della libertà loro concessa. Venuta a notizia del Vesco=
vo tal risoluz.e, questo manda fuori un'ordine, e lo fà intimare al Col=
legg.o
per il suo cursore, minacciando pena d'Interd.e alla chiesa, e di so=
spensione alli Prefetti di lei, quallora attentassero d'innovare cosa alcuna.
A tall'ordine dal Collegg.o fu risposto con appello al Metropolitano, e dalla
Confraternita col ricorso alla Sagra Udienza di Trani, e giunta l'ora prefis=
sa di ordinarsi la Processione, ognuno si andava disponendo, e preparan=
do alla funzione. Il Vescovo, a vista di una tal risposta, mentre che gia
erasi esposto il Venerabile Sagramēto sull'altare, e si cantavano le Vespri
con sollenne Rito, manda ad affiggere li cedoloni dell'Interd.e alla Por=
ta maggiore della chiesa, e compita la process.e dichiara sospesi a divinis il
Preposito, il Maestro delle Cerimonie, ed altri Uffiziali. Trattanto la Proces=
sione s'avvia, e s'incamina per le strade maggiori, e cospicue della città
a genio, e voglia de' Fratelli della Congregazione, seguendoli il Capitolo di
S. Nicola per o