il campanile

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[elaborazione elettr. su immagine di Google-maps 2020 del lato sud-est della chiesa; - l'uscita laterale, su foto di Sabino Di Tommaso 2020]

L'uscita laterale e il Campanile

Sul lato Est la Chiesa dell'Annunziata presenta:
- l'antica uscita minore, dal presbiterio nello slargo di Porta la Barra;
- una delle due finestre ad occhio del presbiterio, quella in cornu Evangeli, e otto delle sedici finestrelle rettangolari della navata;
- il campanile a vela, quasi centrale rispetto alla parete laterale sinistra della Chiesa.

   
[l'atrio che dall'uscita laterale immette in via S. Maria Vetere; la nuova edicola della Madonna della Pietà - elab. elettr. su foto Sabino Di Tommaso, 03/05/2022]

Stemma dichiarato dall'ing. Giovanni Civita della famiglia Camerota

Almeno sino a fine Settecento sul Presbiterio, presso il fornice in cui c'era l'altare dell'Incoronata, ed oggi invece il battistero, si trovava l'uscita minore e laterale dalla Chiesa, che immetteva (attualmente attraverso ambienti di servizio) direttamente nel largo tra le mura di Porta La Barra e Sant'Onofrio (San Sebastiano-Purgatorio)
L'uscita avveniva quasi certamente attraverso un vestibolo con elegante volta a crociera gotica che immetteva sia in chiesa che nella laterale sacrestia. Fino ai restauri avvenuti nei primi anni Sessanta del Novecento sulla parete sopra la porta murata esistente nel suddetto vestibolo era affisso uno stemma datato 1497 (foto a lato), stemma che sembra della famiglia Campanile e che l'ing. Giovanni Fuzio (con foto più sotto riprodotta) dichiara riferirsi alla famiglia Camerota, forse perché a metà Ottocento il Borsella vede tale stemma in presbiterio non lontano dalla lapide sepolcrale dei Camerota. [1].

Inoltre i due stemmi (foto sotto) incisi sulla porta che dal quattrocentesco vestibolo introducono nel presbiterio inducono a sostenere che una ricostruzione di detto presbiterio e di questa sua uscita laterale alla piazza sia avvenuta a spese dell'Università di Andria, a quel tempo retta da un Duca della famiglia Del Balzo - D'Aragona [Federico d'Aragona (sposato con Isabella Del Balzo) duca dal 1487 al 1501], come è anche indicato dagli stemmi presenti sull'arco trionfale di accesso al presbiterio e sull'acquasantiera un tempo presente presso questo ingresso.

        
[I due stemmi sulla porta murata del vestibolo di accesso al presbiterio; il lavabo e l'acquasantiera dell'adiacente sacrestia - elab. elettr. su foto Sabino Di Tommaso, 2020]

Si consideri poi un particolare: nell'atrio, "scoperto", antistante questa uscita (molto probabilmente in base alla descrizione del D'Urso di seguito riportata) c'era l'edicola della Madonna della Pietà e qui sarebbe avvenuto il miracolo del 1495 narrato dagli storici, vale a dire, pochi anni dopo il 1490, data della ricostruzione del presbiterio, e solo due anni prima della data dello stemma attribuito ai Camerota o ai Campanile. Inoltre, poiché anticamente il sepolcreto del presbiterio era riservato ai presbiteri della Chiesa, mentre quelli presso le cappelle erano per i nobili aventi giuspatronato delle medesime ed infine quello sotto la navata era per tutti gli altri fedeli, il Camerota (o il Campanile) dovrebbe essere stato un importante presbitero (priore?) della collegiata dell'Annunziata.

Scrive infatti Mons. Palica nella sua "Visita Pastorale" effettuata nel 1780:

[trascrizione del testo originale in latino] [traduzione]

Visitavit Cappellam cum Altare sub imvocatione S.mae Virg.ae Incoronatae positam prope ianuam parvam d.ae Eccl.ae in Cornu Evang.i Altaris maioris ex opere plastico ornatum, et renovatum in anno 1721 ex devotione G.m M.ri Francisci Pauli Antolino. …

Visitò la cappella con l’altare intitolato alla Santissima Vergine Incoronata, esistente presso la porta piccola di detta Chiesa, sul lato dell’Evangelo dell’Altare maggiore, formato da materiale scolpito, e restaurato nel 1721 dalla devozione del Maestro Francesco Paolo Antolino. …

capitello sx del vestibolo    volta a crociera del probabile vestibolo   porta murata nel vestibolo  a sinitra del presbiterio  stemma sulla porta murata nel vestibolo a sx del presbiterio.
[volta, capitello e porta murata di accesso al presbiterio in uno dei due ambienti del vestibolo ( foto Sabino Di Tommaso, 2012 / 202o); foto anni ''60 con lo stemma dichiarato dei Camerota e datato 1497 (foto da relazione citata di G.Fuzio) ]

Che questa porta laterale e minore desse direttamente nel largo tra l'Annunziata e Sant'Onofrio, (largo allora decliviante dalle due Chiese al sottostante "rivo") è affermato anche dal D'Urso a pagina 115 della citata Storia della città di Andria, dove dice: "La Madre di Dio era dipinta al di fuori della parete della Chiesa della Nunziata [e in nota] Propriamente nello scoperto dell’antica Sagrestia, dove sono ancora osservabili le reliquie della Nicchia. Dappoi la fabbrica di Calvi tolse l’uscita alla via pubblica." Infatti le costruzioni che da Est affiancano l'Annunziata furono edificate probabilmente a partire dai primi del Settecento, come ancora oggi dimostra lo stemma con la data (ACP 1701) posto sullo spigolo basso del palazzo ad angolo tra la piazza e via Annunziata.

Nel Settecento sia presso questa porta laterale che presso quella maggiore c'erano due cisterne, dei cui benefici economici godeva la Collegiata dell'Annunziata; tali "piscine" raccoglievano l'acqua piovana che abbondante scendeva in questa parte bassa presso la Città, zona nella quale inoltre scorreva il ruscello (o forse meglio chiamarlo canale) di raccolta di tali acque provenienti fin dalle non lontane Murge.

Scrive infatti Mons. Palica in quella stessa relazione di Visita Pastorale:

Visitavit Altare sub invocatione SS.æ Mariæ Pietatis, in quo est adnexa Rectoria, seu Cappellaria, quæ est adnexa Prioratui d.[ict]æ Colleggiatæ, et ad præsens est Rector Re.dus PP. Dominicus Nicolaus Farinis Prior d.[ict]æ Colleg.[iat]æ, et unica Dignitas, quæ Rectoria habet reditus circa ducatos noven circiter proveniens ex prediu duarorum piscinium ex aqua pluviæ, que sunt pariter propé, et ante januam maiorem d.[ict]æ Ecc.[lesi]æ, et proprie ante d.[ict]am portam a parte altera viæ publicæ, quæ locantur quolibet anno Ducati quinque circiter. …

Visitò l’altare dedicato a Santa Maria della Pietà, al quale è annessa una Rettoria o Cappellania facente capo al Priore della Collegiata. Attualmente è rettore il Rev. Don Domenico Nicola Farina, Priore di detta Collegiata ed unica Dignità; la quale rettoria ha un reddito di circa duecento nove ducati provenienti dal fitto di due piscine di acqua piovana, esistenti ambedue davanti alla porta principale della Chiesa e propriamente di fronte alla porta sul lato opposto della via pubblica; tali piscine sono locate a circa cinque ducati l’anno.…

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Il Campanile

La campana del 1939 il 03/05/2022  Il campanile a vela il 03/05/2022  La campana del 1935
[La campana del 1939, il campanile a vela e la campana del 1935 con a rilievo l'Annunciazione - foto Sabino Di Tommaso 03/05/2022]

La prima notizia storica disponibile sul campanile dell'Annunziata si rileva dalla relazione sulla Stato della Chiesa Andriese inviata da Mons. Antonio Franco nel 1608 alla Sacra Congregazione del Concilio, nella cosiddetta Visita ad Limina. Il vescovo scrive che ha un campanile con due campane:

Est etiam extra mœnia Civitatis altera Ecc.[lesi]a Colleggiata sub titulo S. Annuntiatæ, satis antiqua, tres habens naves columnis divisas, fornicem lapideu’, et tectu’ pluvijs obnoxium. et tectu’ navis dexteræ adeo collabit.[ur], ut illuc accedentibus ruina animaru’ videatur. …
Habet sachristiam angustissima’ et incomoda’, indigens paramentis ad divinu’ cultu’ necessarijs;
Habet turrim sacrã du[a]bus campanis; …

Fuori delle mura della Città c’è l’altra Chiesa Collegiata dedicata alla SS. Annunziata, molto antica, con tre navate separate da colonne, [l'arco della] volta in pietra, il soffitto deteriorato dalla pioggia, e quello della navata destra quasi crolla, così che ivi si teme sciagura per chi vi accede. …
Ha una sagrestia strettissima e scomoda, è carente dei paramenti necessari al culto divino;
Ha il campanile con due campane; …

Mons. Alessandro Egizio nella Visita Pastorale del 1659 indica il tipo di accesso al Campanile, una scala in pietra, e la differente grandezza delle due campane allora montate:

Die 16 m.[ensi]s sept.[emb]ris 1659

Visitavit etiam Campanile in quo sunt Nolae duae quarum altera maior minus altera, ad quod ascendit.ur per scalam lapideã et quia omnia sunt bene accumudata Ill.[ustrissi]mus D.[omi]nus dictum plano ore laudavit,    et in fidem &.

16 settembre 1659

Visitò anche il Campanile nel quale stanno due campane, delle quali una è grande un’altra piccola; ed esso si sale tramite una scala di pietra e, poiché tutto è ben messo, l’Ill.mo Signore ampiamente lo lodò. In fede &

Nella prima metà dell'Ottocento il Borsella, a pagina 270 del libro "Andria sacra" citato, scrive:

Per ultimo il lettore alzerà lo sguardo al campanile composto di dura pietra ruvida, formato da tre archi a sesto acuto, due dei quali paralleli, il terzo messo a cavalcione. Manca la terza campana che i preti fecero togliere per allogarla nella nuova chiesa [Sant'Agostino], che occuparono. E' veramente bizzarra la costruzione dello stesso, ed è ben solida, mentre i pilastri son ben riquadrati e forti.
Oggi, come appare dalla foto, il campanile a vela s'innalza in due registri: in quello inferiore pendono le due campane maggiori, nel superiore la più piccola.
Tuttavia, stando a quanto scrive il Cafaro, una sola di queste campane potrebbe essere antica; a pagina 16 del suo opuscolo "Campane e Campanili", edito nel 1943 si legge:

… Del 1939 è la [campana] maggiore (cm. 67 x 62), con l'immagine dell'Annunziata, il nome del Parroco Giorgio Sebastiano e l'indicazione della fonderia Giustozzi, Trani.

Del 1935 è la minore (56 x 49), con la dedica: «Le associazioni Cattoliche» ed il motto:

VOX MEA VOX DOMINI
AUDITE ME QUONIAM DE MAGNIS REBUS LOCUTURA SUM

La piccolissima (cm. 30 x 29), con l'immagine della Vergine del Rosario, non porta data ma è anch'essa recente.

[da P. Cafaro "Campane e campanili di Andria", Tip. F. Rossignoli, Andria, 1943, pag. 16]

NOTE
[1] Fuzio Giovanni, La Chiesa dell’Annunziata «di fuori» in Andria - estratto dalla Rivista dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, n. 3 del 1964, pag.12;

[il testo e le immagini della pagina sono di Sabino Di Tommaso (se non diversamente indicato)]