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La presente carta  è copia elettronica  di una ricerca e pubblicazione dell'ing. R. Ruotolo
[elaborazione elettronica del colore su di una ricerca e pubblicazione dell'ing. R. Ruotolo]

Da una pianta del 1856 l'elenco delle STRADE del BORGO ANTICO

Elenco completo delle STRADE del BORGO ANTICO nel 1856
I - Strade della Cattedrale
denominazione nell'Ottocento / attuale
II - Strade di S. Nicola
denominazione nell'Ottocento / attuale
III - Strade di S. Agostino
denominazione nell'Ottocento / attuale
1.  Largo Cattedrale e Monache / Piazza Duomo
2.  Strada del Campanile
/ Via Mons. Di Donna
3.  Vico dietro le Monache / Via Gammarota
4.  Strada S.Francesco verso la Catuma / Via De Anellis (iniziale)
5.  Vico Monterisi / Via Riccardo Ottavio Spagnoletti
6.  Vico Catalano / Via Riccardo San Germano
7.  Vico Montenegro / Via Montenegro
8.  Arco di Monsignore / Via Riccardo D'Urso
9.  Largo Catuma / P.za Vittorio Emanuele II
10. Str.a Muro S.Francesco dalla Catuma al Vico Monterisi / Via Carlo Troya
11. Porta del Castello /
12. Str.a de' Cappuccini / Corso Cavour
13. Cittadella di Mita / Via Cittadella
14. Str.a Chiavara co' due vichi / Via Alcide De Gasperi
15. Borgo della Spina (già orto Spina, proprietà della Cattedrale) / traverse di Via O. Jannuzzi
16. Str.a Nuova fino al lamione di Attimonelli e fabb.a Cannone / Via O. Jannuzzi
17. Str.a e largo de' Molini con i due vichi / Via Pietro Micca
18. Str.a dietro Ceci / Via Angelo Massaro
19. Vico Civitanova / Via Valletta
20. Vico Tota / Via Tota
21. Largo del Vaglio /
22. Str.a S.Bartolomeo / Via S. Jannuzzi
23. Vico Fabiani / Via Civitanova
24.Da dietro Jannuzzi sino alla salita del Muro e str.a del Celso / Via Gelso
25. Vico Scamarcio e dietro Grif.o / San Bartolomeo
26. Largo la Corte all'Arco Marchese /
27. Str.a dell'Orologio all' Arco d'Aiello / Via Corrado IV di Svevia
28. Largo Mater Gratiae
/
29. Vico S.Licandro - 3a ruga lunga, delli Rubertis  / Via Pier delle Vigne
30. Largo e Vico Pincerna / Largo Pincerna
31. Vico Serpentino / Via Serpentina
32. Vico Arcamone / Via Arcamone
33. Vico Cannone / Via Beatrice D'Angiò
34. Largo San Nicola / Piazza San Nicola
35. Vico Fatone / Via Curtopassi (verso Via Federico II)
36. Str.a Vorticello / Via Jolanda di Brienne
37. Grotte di S. Andrea / quartiere demolito nel 1953-54
38. Muro di S.Andrea a Porta nuova / Via Domenico Gentile
39. Str.a Nuova da Porta S.Andrea a Portanuova / V.Porta nuova
40. Vico Centrullo / Via F. Magellano
41. Str.a del Carmine con i Vichi a destra sino Str.a Nuova di Canosa / Via Carmine
42. Str.a Porta Nuova / Via C. Colombo
43. Pantana / Via Fellecchia
44. Str.a Giudea / Via Giudea
45. Muro Porta Nuova / Via Giovanni Nicotera
46. Da Portanuova a Porta la Barra, sino all'angolo della casa De Feo escluso / Via Manthoné
47. Muro della Scaletta / Via Palestro
48. Str.a Calderisi sino all'angolo di Agresti e Ferrigno / Via Calderisi
49. Vico Stretto / Vico S. Nicola
___                  / Cortile S. Nicola (in Via Bonghi)
50. Str.a dietro S. Nicola / Via Ruggiero Bonghi (già G. Bruno)
51. Chiancone / Vicolo R. Bonghi
52. Vico Renza / Vicolo Bonghi (già G. Bruno)
53. Largo della Piazza / Piazza S. Agostino
54. Str.a della Porta della Barra / Via Porta La Barra
55. Vico Tutino / Vicolo Tutino
56. Salita Pendio a Ponte Giulio / Via Tommaso De Liso (1^parte)
57. Primo Vico S.Agostino o Camaggio /
58. Salita Mater Gratiae /
59. Arco d'Ajello / Via Arco D'Aiello
60. Str.a Sassi / Via Ponte Giulio (dopo l'arco)
61. 2° e 3° Vico S. Agostino /
62. Arco d'Andria / Via Ponte Giulio (all'arco)
63. Salita dietro Mater Gratiae e dietro la Corte /
64. Vico dietro il Conservatorio / Via Ponte Giulio (da F. De Excelsis)
65. Str.a Chiancata / Via Flavio De Excelsis
66. Dietro Viscio / Via Porta Santa (verso Ponte Giulio)
67. Arco Marchese /
68. Str.a Paradies / Via Paradies
69. Arco e largo Porta Santa /
70. Da Porta Santa a S. Agostino / Via Flavio Giugno
71. Vico Friuli / Via Abignente da Sarno
72. Muri e largo S. Ceriaco / Piazza San Ciriaco
73. Vico e largo Casalino / Piazza Casalino e vicoli
74. Salita del Celso sino alla str.a che riesce al Muro / Via Gelso
75. Str.a S. Angelo sino al lamione d'Attimonelli e Cannone / Via S. Angelo
76. Muro d'Infante / Via Belvedere
77. Str.a nuova di Corato / Via Poli
78. Da S. Angelo al Camposanto / V. S. Angelo, V. Don Minzoni e V. Fleming
79. Str.a nuova fuori Porta la Barra sino all'ang. di Leonetti e palm.to CristianiVia Felice Orsini
80. Borghello e Vico S. Agostino / Via Castromonte e ...
IV - Strade dell'Annunziata
denominazione nell'Ottocento / attuale
V - Strade di S. Domenico
denominazione nell'Ottocento / attuale
VI - Strade di S. Francesco
denominazione nell'Ottocento / attuale
81. Str.a dell'Annunziata con tutti i Vichi sporgenti alla strada del Carmine sino     alla casa de Feo compresa / Via Annunziata,Via Eritrea
82. Largo Purgatorio / P.za Porta la Barra
83. Str.a Santa Maria Vetere /
84. Borgo Santa Maria delle Grazie /
85. Strada Nuova di Canosa /
86. Borgo Madonna di Caprar.a /
 
87. Piazzetta / Piazza San Domenico
88. Str.a S. Andrea / Via Federico II di Svevia
89.  Vico Lagarone / Vicoli Manfredi
90.  Fuori Porta S.Andrea sino alla Col.na Mastrorillo / Pendio S. Lorenzo
91.  Borgo delle Croci con i Vichi delle Cererie /
92.  Largo e Vichi Melillo / P.za Melillo, Vicoli Melillo
93.  Largo Fravina sino alla Colonna angolo del Vico Zingaro e Palazzo Leccisi / Piazza Toniolo
94.  Dietro Leccisi / Piazza Mons di Donna
95.  Str.a S. Chiara con tutti i Vichi sporgenti a Fravina ed al Largo Melillo / Via S. Chiara, Vicoli Giannotti, Vicoli S.Chiara, ..., Via Giannotti
96.  Arco Sarcinelli / Via Quarti
97.  S. Angelo de' Meli e Montarone / Via S.Angelo de' Meli
98.   Vico dei Carbutti, poi dei Cristiani - 1a ruga lunga / Via Tupputi
99.  Vico Tamburieri fino al largo Pincerna escluso, 2a ruga lunga, delli Sala poi delli Gualanelli / Via Marulli
100. Str.a S. Domenico sino all'Arco d'Ajello / Via Corrado IV di Svevia
101. Vico Chio / Via Chio
102. Pendio a Ponte Giulio / Via T. De Liso (parte alta sino a Ponte Giulio)
103. Vico S. Ant.o al largo Calderisi escluso / Via Lupicini
104. Str.a Sig.a Lucrezia / Via Lucrezia Cipriani
105. Vico Oliva / Via Domenico Oliva
106. Vico Campane di S. Nicola /  Via Curtopassi (verso via L. Cipriani)
107. Largo S. Francesco /
108. Str.a S. Francesco a Leccisi / Via De Anellis fino a P.za mons. Di Donna
109. Vico S.Francesco ed Arco adjacente / 5° vicolo De Anellis
110. Vico Zingari / Via Tesorieri
111. Salita S. Francesco /
112. Largo Muro S.Francesco sino alla Colonna di Fravina / P.za Umberto I
113. Fuori le Mura di S.Francesco e Calata S.Lorenzo fino alla Colonna di Mastrorillo / Via Attimonelli, Pendio S.Lorenzo
114. Borgo Fornaci /
115. Borgo del Crocifisso / Via De Nicola,  ..., Via Crocifisso
116. Str.a nuova di Barletta / Via Ferrucci
117. Borgo S. Mauro /
118. Str.a a Porta Castello al Vico Vespa incluso / Via G. Bovio
119. Vico dietro la Madonna del Carmine / Via U. Bassi
120. Sulle Mura di S.Francesco al Vico Monterisi escluso / Muro S. Francesco
121. Arco Piciocco / Via Arco Piciocco
122. Dall'Arco detto [Piciocco] verso S. Francesco / Via De Anellis

Il nome delle strade è stato rilevato dalla tabella allegata alla su riportata pianta topografica della città di Andria, redatta nel 1856-57 per conto del vescovo Longobardi, al fine di assegnare le zone della Città alle sei Parrocchie appena istituite.


Alcune traverse strette, tortuose e lunghe tra via Corrado IV di Svevia e le vie Arcamone e Quarti, cioè le attuali Via Tupputi, Via Marulli e Via Pier delle Vigne, anticamente nel latino curiale (dei documenti ufficiali, come, ad esempio nelle "Rivele del Catasto Onciario di Andria del 1743") erano chiamate "Rughae longhae".
Precisamente (come anche l'annota il Merra a pag. 71 del II volume delle sue "Monografie Andriesi" descrivendo i beni dei Domenicani):
Via Tupputi era la 1a ruga lunga, detta volgarmente anche "dei Carbutti" e successivamente "dei Cristiani", dal nome dei nobili ivi residenti;
Via Marulli era la 2a ruga lunga, detta volgarmente anche "delli Sala" e successivamente "delli Gualanelli";
Via Pier delle Vigne era la 3a ruga lunga, detta volgarmente anche "delli Rubertis"

Scrive a tal proposito Giuseppe Ceci a pag, X dei suoi "Cenni sulla topografia e la popolazione di Andria" nel volumetto sotto indicato:
"Verso ponente si inizia la via che è stata la principale di Andria fino al 1799 e che va a terminare alla Porta di S. Andrea. Era detta dell’orologio dalla torretta coll’orologio ... Il nome, se non nella intitolazione ufficiale dove è stato sostituito da quello di Corrado IV di Svevia, si conserva nell’uso del popolo, che continua anche a chiamare larghe longhe (rues longues del francese e rugae longae del latino curialesco) alcune delle stradette a destra, serbando così memoria delle sistemazioni operate in questo punto della città nel Trecento."

 [testo tratto da "ANDRIA le sue VIE e i suoi MONUMENTI a volo d'uccello" di Nicolò Vaccina Lamartora, tip. F. Rossignoli, Andria, 1911, pag. X]


Anticamente non erano solo le strade ad avere nomi diversi dagli attuali, ad esse allora assegnati in base alla tipologia del luogo o, più spesso, considerando l'illustre famiglia che vi risiedeva; anche interi rioni erano denominati in base alla morfologia del territorio, all'etnia o lavoro dei residenti, ad eventi lieti o funesti ivi accaduti, a famiglie nobili dimoranti.

Qui sotto si riportano le antiche denominazioni dei rioni nel locale dialetto, finora trovate e rilevate in gran parte dalle pagine 363-365 del testo di Antonia Musaico Guglielmi "Lessico ... Andriese / Italiano", edito da Grafiche Guglielmi di Andria nel 2002.
A fianco di ciascuna antica denominazione dialettale viene indicata la relativa zona attuale e, finché è conosciuta o reperita, la motivazione.

Si precisa che, per una agevole lettura, nella trascrizione del dialetto non sono adoperati segni fonetici specifici. Sono utilizzati soltanto i seguenti grafemi:
- la e capovolta "ә", che rappresenta una vocale atona e muta.

RIONI del CENTRO STORICO
toponimo - denominazione antica zona attuale motivazione - significato
Rә strèitә larghә i longhә Via Tupputi, Via Marulli e via Pier delle Vigne, traverse di via Corrado IV di Svevia perché, ovviamente, strette, tortuose e lunghe
La strèitә dә rә zìngrә zona Via Tesoriere, tra largo Fravina e sagrato di S. Francesco Un tempo era Via Zingari, così chiamata ... per l'etnia dei residenti
La strèitә dә r'aloivә zona Via Lucrezia Cipriani - Via Oliva Così chiamata perché vi risiedeva la famiglia Oliva
La chiazzoddә [dә Sandә Minghә] Piazza Manfredi, davanti a San Domenico Era la 2a piazza più importante del centro storico, chiamata "La Piazzetta", senza altra aggiunta
Mèzzә a la canәsèirә Slargo presso via Lucrezia Cipriani ...
U catachèinә Vicoli Manfredi, Melillo, Giannotti Katacana potrebbe avere una etimologia medievale greco-bizantina e l'accezione di territorio che declivia "giù verso il canale"
Abbascә a "la chiazzә" [dә Sand'Aghәstòinә] Piazza Sant'Agostino Era la piazza più importante del centro storico, chiamata "La Piazza", senza altra aggiunta
Abbascә a "la chianghèitә" sia la discesa a via Flavio Giugno (da Via La Corte "strada delle chianche" per via De Excelsis), che la stessa Via Flavio Giugno Già in un un documento del 1201 il quartiere declinante verso mezzogiorno, nel quale sorgeva la Chiesa di S. Giovanni Battista (poi Mater Gratiae) è chiamato "in loco Plancole"; scendere alla zona sottostante era quindi recarsi "Abbascә a la chianghèitә", cioè, giù da quel territorio scosceso cosparso o rivestito di lastre di pietra.
Abbascә a pandàinә zona depressa presso S. Nicola - Via Fellecchia, già Pantana zona di facile allagamento, a Sud e Ovest di San Nicola
Abbascә a rә cambèinә Via e vicolo Curtopassi, detto anticamente "vico campane di S. Nicola" forse perché presso la Chiesa siano state parcheggiate le campane di S. Nicola, nel periodo della sua ricostruzione, dai primi '800 e per molto tempo oltre.
Abbascә a rә grәttә grotte Sant'Andrea (demolite nel 1953) giù alle grotte
Abbascә a Fravoinә Piazza Toniolo, già largo Fravina, e parte di via Giannotti dall'etimo "mina", tunnel realizzato sotto le mura nel 1460, per difesa durante l'assedio dell'Orsini, principe di Taranto.
Saupә au cèlsә Via Gelso nel punto più alto c'era un gelso che dominava il rione
RIONI fuori MURA
toponimo - denominazione antica zona attuale motivazione - significato
A Cristә senza chèipә presso l'edicola tra via Pietro Normanno e via De Deo toponimo dovuto al Cristo col capo abbandonato sul grembo della madre, dipinto nell'edicola d'angolo; altri scrivono: per un crocifisso decapitato ivi affisso
Abbascә a u mbirnә zona depressa a Sud-Ovest di Santa Croce, verso Via Canosa abbasso all'inferno, perché la lama, ricca di grotte, era un tempo rifugio di malviventi e quindi pericolosa
Rèitә a rә parchә declivio a Nord della chiesa delle Croci tra la stessa e canale Camaggio dietro gli orti-cortili delle case
Indә a pәpuә zona presso via Cirillo dove abitava la famiglia "Pomo"; per altri: luogo (dove a sera canta) l'upupa.
Abbascә a cәndrәddә zona verso il canale (allora ancora non coperto) sotto Porta Nuova: presso via Magellano c'era un ciabattino che faceva i chiodi per le scarpe dei contadini.
La strèitә dә re puttanèddә, o  (più correttamente) ... dә Pantanèddә strada tra via Annunziata e la chiesa dell'Altomare, via Libia Secondo alcuni: strada frequentata da "donne di facili costumi"; per altri, (penso più correttamente, come sostiene Giuseppe D'Ambrosio): strada dove abitava il famoso medico dott. Pantanelli.
La strèitә dә le mbәciatiurә Via Orsini strada della pece, per i laboratori di pece ivi esistenti
U vәrdiddә Il Borghello, tutte le strade a Sud di Via Orsini così chiamato per i vari orti ivi coltivati
Saupә au chiangàunә rilievo sopra S.Vito,in via Imp.Augusto; altri lo individuano sopra Sosta S. Riccardo dolce rilievo sassoso, dove secondo la leggenda si riposò il Santo Patrono quando giunse in Andria
U zavarèisә strade intorno a palazzo Savarese: P.za Imbriani, Via Pisani, Via Rossetti, ... dal cognome "Savarese" della famiglia che vi costrui il palazzo
Abbascә a la chiavèirә Piazza Ruggero VII (già largo Sant'Angelo), scendendo per via O. Jannuzzi giù, scendendo da "la Chiavara", che era l'attuale Via A. De Gasperi, dove c'erano dei fabbri di chiavi
Abbascә a Ciappèttә attuale Rondò Martiri di Nassirya - via Murge dove risiedeva la famiglia Ciappetta.
Abbascә au iazzә Piazza sorelle Agazzi punto di sosta (dal latino: iăcēre; restare, fermarsi, ...) del corteo funebre che ivi si scioglieva.
U pondәciddә l'iniziale salita di via Poli a partire da P.za Ruggero VII; per Nicolò Vaccina (a pag. 45 in "Andria le sue vie e i suoi monumenti" del 1911) era invece presso Ponte Giulio. il ponticello, passaggio pedonale sul deflusso delle acque meteoriche ivi confluenti verso il canale;
Nandә a Dom Bìddә il quadrivio quasi slargo, dove in Via Pisani confluiscono via Salvator Rosa e via Duca D'Aosta c'è il palazzo che a fine '800 Pietro (in dialetto Dom Biddә) Ceci fece ivi costruire.
U kascìrrә la parte alta di Via T. Tasso e via Gozzi c'era un cassiere di una confraternita della Cattedrale
La torrә dә rә monәchә all'incirca sull'incrocio tra via A. Volta e via A. Meucci caseggiato rurale delle monache
U stakkèitә Largo Torneo - Villa Comunale lo steccato, zona chiusa da una palizzata per recintare le pecore in sosta nella transumanza
U lazzarèttә zona tra via Corato e via Bisceglie c'era un lazzaretto per malattie infettive
U pәpiddә traverse di via Ferrucci c'era un'ostetrica che per prima consigliò per i neonati un succhiotto fatto con zucchero dentro una pezzolina bagnata.
Mәndәngiddә Rione Monticelli così denominato per i vari mucchi di terra che ivi sorgevano
Abbascә a rә grәttә dә Cәcagghiә contrada Cicaglia, che comprende la lama Santa Margherita e l'ipogeo della Madonna d'Andria Cicaglia era uno degli antichi pagi-villaggi un tempo esistenti nel territorio di Andria, citato già in un documento dell' 843.
A la pèzzә dә la Chièsiә contrada Quadrone, dove ancor oggi c'è un rudere di chiesa, proprietà della Cattedrale. zona così chiamata perché proprietà della Chiesa (vedi Morgigni, "Pagine Sparse ...", 1919, pag.129).
NOTA

Per illustrare le VIE del BORGO ANTICO si è preferito utilizzare, finché è stato possibile, foto non attuali, rilevate dai testi sulla città, molte di Malgherini - Attimonelli altre di Sabino Guglielmi, altre di rinomati andriesi; ove l'autore era riportato è stato fedelmente riferito nel commento all'immagine.

Inoltre ulteriori approfondimenti sulle varie piante della Città di Andria è possibile leggerli
- in uno studio dell'arch. Vincenzo Zito, "Le antiche piante topografiche di Andria", in "appunti storici di resistenza", fasc. 6, agosto 2021, pubblicato sul sito andriantica.altervista.org (consultato il 12/12/2021).
- in una ricerca dell'ing. Riccardo Ruotolo "La forma della Città", in “ANDRIA – Escursione nella città dall’anno Mille al Milleseicento ...”, Grafiche Guglielmi, 2023.

Panorama di Andria, pubblicato nel 1911
[elaborazione elettr. su foto pubblicata il 1911 nel citato volumetto "Andria le sue vie e i suoi monumenti"]